La Gioia è un fiore .

LA GIOIA È UN FIORE troppo delicato per sbocciare nell’atmosfera fuligginosa di menti terrene che bramano la felicità dal denaro e dagli averi. La gioia appassisce anche se è innaffiata nel modo sbagliato, ponendo delle condizioni alla felicità e dicendo a se stessi: «Non sarò veramente felice finché non avrò quell’automobile (o quel vestito, quella casa, quella vacanza al mare)!». La persona materialista, per quanto insegua freneticamente la farfalla della felicità, non riesce mai a catturarla . Anche se possedesse tutto ciò che il suo cuore desidera, la felicità continuerebbe a sfuggirle. D’altro canto, la felicità sboccia naturalmente nei cuori di coloro che sono interiormente liberi. La felicità scorre spontaneamente, come un ruscello di montagna dopo gli acquazzoni di aprile, nelle menti che si accontentano di vivere con semplicità e che rinunciano di buon grado all’accozzaglia delle cosiddette “necessità” inutili, ovvero i castelli immaginari delle menti inquiete. Quando un uomo rinuncia all’ambizione esteriore per cercare la pace dentro di sé, può provare una fugace nostalgia per le vecchie, familiari abitudini. Abituato com’era all’attività esteriore, all’inizio la semplicità può sembrargli dura e priva di attrattiva.

Gradualmente, però, se egli persevera, si abituerà al mondo interiore e scoprirà la crescente felicità che viene della capacità dell’anima di bastare a se stessa. Comincerà ad apprezzare sempre più profondamente il significato della vera felicità. Allo stesso modo, dopo aver fallito nei suoi sforzi terreni, potrà sperimentare una temporanea sensazione di perdita. La vita, allora, potrà sembrargli inizialmente priva di qualsiasi filo di speranza. Ma se, dopo aver vagato per un po’ di tempo nel deserto, egli deciderà di affrontare con coraggio le nuove circostanze, capirà che la sua vita, fondamentalmente, non è cambiata affatto; che qualsiasi cosa gli sia capitata è stata considerata un fallimento solo dalla sua immaginazione. A quel punto potrà ricordarsi di momenti più felici, come le semplici gioie vissute da bambino. All’improvviso capirà che la gioia interiore è essa stessa l’unica e sola definizione valida del successo e che, nello stesso modo meraviglioso, la contentezza è l’unica cosa nella sua vita che non sarà mai costretto a perdere! In ogni caso, è possibile far rifiorire il deserto dell’apparente perdita, del fallimento e della delusione, come una landa arida dopo una pioggia abbondante. I prati nuovamente fioriti della pace compaiono all’improvviso nelle menti che cercano il riposo interiore. L’anima conosce allora una felicità più preziosa del più grande successo che si possa mai conseguire nel mondo. Se tu, caro lettore, dovessi mai scivolare o addirittura cadere dalla scala del successo, e se ti ritrovassi abbandonato dalla ricchezza e dall’onore, costretto a vivere in umili circostanze, non addolorarti. Piuttosto, accogli con piacere la nuova avventura che la vita ti ha messo davanti.

Se i tuoi sogni giacciono in frantumi attorno a te, adattati con coraggio alle nuove circostanze. Nella semplicità troverai – anche se non l’hai mai cercata lì – la dolce felicità che il tuo cuore ha sempre bramato.

La vita ti darà molto di piu di ciò che hai mai sognato, se soltanto definirai la prosperità in un modo nuovo: non come un guadagno materiale, ma come divina contentezza interiore.

Yogananda, Paramhansa (2010-09-20). Come essere sempre felici (Italian Edition) (Kindle Locations 628-640). Ananda Edizioni. Kindle Edition. 

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