Il tofu: un intruso poco gradito in cucina?
Spesso viene guardato con sospetto, e al primo assaggio può lasciare un pò basiti. Ma se cucinato con fantasia e creatività, può diventare un grande alleato tramite il quale scoprire nuovi gusti e combinazioni alimentari.
La sua versatilità in cucina è data dal fatto di avere un sapore “neutro”, né dolce né salato, che gli permette di fare la parte del protagonista in tavola, dall’antipasto al dolce. Si può usare al posto dei formaggi, ad esempio come ricotta vegetale in una torta salata, come base per la preparazione di una maionese vegan, come soffice crema da spalmare sui crostini o per farcire bignè e tartine dolci.
Nella ricetta del tofu alle erbette con arance, rucola e lattughino i tempi di cottura e la semplicità dell’esecuzione vi permettono di avvicinarvi a questo ingrediente con molta facilità e di gustare un cibo leggero, saporito e sano; iniziare a sostituire le proteine animali con quelle vegetali e scoprire nuovi confini del sapore.
Cos’è il tofu?
Per la sua preparazione si fa cagliare il latte di soia con il nigari (cloruro di magnesio estratto dal mare); da questo procedimento si ottiene il classico panetto bianco comunemente detto “formaggio di soia”, che rispetto ai veri formaggi contiene pochissimi grassi, è ricco di calcio, fosforo e anche ferro.
La soia è ricca in amminoacidi essenziali, proteine, sali minerali e vitamine del gruppo B: alcuni studi hanno dimostrato la sua capacità di abbassare il colesterolo e di mitigare le irregolarità della menopausa , in alcuni casi anche di prevenire alcuni tumori. E’ un ottimo alimento, ma l’abuso non è concesso: va infatti usato con moderazione perché la soia contiene degli allergeni.
Andar per campi… raccogliamo ortica
E’ una pianta talmente comune che di solito, per chi vive nel verde e in campagna, per trovarla non è necessario spostarsi molto dal proprio abitato. Una “pungente” e riproduttiva infestante, in cucina diventa una preziosa amica, dal sapore unico e dai mille benefici per il nostro organismo. Per questa ricetta prendiamo le foglie più giovani e sane, che andremo a trattare con una cottura molto breve per non alterarne troppo le sue proprietà.
Perché dovrei mangiare l’ortica?
“Perché fa bene”… diceva mia nonna, e aveva proprio ragione! Scherzi a parte, brevemente vediamone insieme le proprietà e se volete provare un’altra ricetta vi propongo questa: risotto alle ortiche con foglie e fiori di boraggine.
L’ortica è una pianta molto utile per le donne che soffrono di mestruazioni abbondanti in quanto le sue foglie, ricche di clorofilla, hanno proprietà antianemiche, vasocostrittrici ed emostatiche (ferma le emorragie). Contiene molti sali minerali, fra i quali soprattutto fosforo, calcio, magnesio, manganese, silicio e potassio ed ricca delle vitamine A, C e K. Consigliata in caso di convalescenza, denutrizione, stress, ha anche una forte azione depurativa e diuretica. Garantisce un’ottima disintossicazione dell’intero organismo e viene consigliata in caso di: reumatismi, artrite, gotta, cistite, colite, calcoli renali. Ha una grande capacità di alcalinizzare il sangue e facilita l’eliminazione dei residui acidi del metabolismo.
Ricetta: Tofu alle erbette con arance, rucola e lattughino
Ingredienti:
- 300 g di tofu al naturale
- 1 arancia bio
- 1 mazzetto di lattughino e 1 di rucola
- 15 foglie di ortica
- 1 rametto di rosmarino
- 1 rametto di timo
- 2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 2 cucchiai di gomasio alle alghe
- sale marino integrale q.b.
Preparate un battuto con il rosmarino, il timo e l’ortica. Mettetelo in un wok (o in una padella antiaderente) unendo poco olio e fatelo insaporire velocemente.
Aggiungete il tofu tagliato a dadini, aggiustate di sale e fate insaporire brevemente a fiamma vivace. Spegnete e lasciate raffreddare.
Lavate il lattughino e la rucola, sciacquate bene l’arancia e tagliatela con la buccia, a fette sottili.
Prendete un piatto da portata e disponetevi uno strato d’insalata alternato a uno di fette di arancia.
Sull’ultimo strato distribuite il tofu alle erbette. Condite con l’olio rimasto e una spolverata di gomasio e servite.
(Questa ricetta è tratta dal libro “Alimentazione e Menopausa“, del medico omeopata Paolo Giordo con le mie ricette. La foto del piatto è del fotografo Giancarlo Gennaro).-
