Epilobium parviflorum per disturbi della prostata

L’ipertrofia della prostata benigna colpisce circa la metà degli uomini a partire dai 30-40 anni. Una prostata normale ha delle dimensioni poco più grandi di una noce. Siccome circonda per un tratto l’uretra, basta una leggero aumento delle sue dimensioni, soprattutto nella sua parte più interna, che subito questo si traduce in fastidiosi sintomi urinari: difficoltà ad urinare, incompleto svuotamento della vescica, frequenti minzioni notturne, ecc. Con il tempo il restringimento può portare ad una vera e propria grave occlusione.
Nelle sue fasi iniziali, è possibile rallentare la progressione dell’ipertrofia adottando una serie di contromisure: dieta, attività fisica, peso forma e farmaci. Per quanto riguarda le terapie, diverse soluzioni naturali possono risultare molto efficaci ed evitare il ricorso a farmaci di sintesi, non privi di effetti collaterali.
Onagraceae_-_Epilobium_parviflorum-3Tra i vari rimedi naturali che si possono prendere in considerazione c’è l’Epilobium parviflorum. Chi ha letto il volume “La Salute della Farmacia del Signore” della famosa guaritrice austriaca Maria Treben conosce bene questa pianta medicinale, utilizzata da secoli nella medicina popolare e “rilanciata” dalla Treben sotto forma di tisana per i disturbi della prostata. In effetti ai tempi degli scritti della Treben, agli inizi degli anni ’80, di questa pianta non si sapeva più nulla e sul mercato era praticamente irreperibile. Nella tradizione erboristica italiana l’impiego di questa pianta è praticamente sconosciuto. L’Epilobium parviflorum è diffuso ed abbondante in tutta l’Europa centrale. E’ una pianta erbacea alta 50-60 cm con piccoli fiori violetto-chiari e cresce sulle rive dei corsi d’acqua, sui suoli umidi e ricchi di sostanze nutritive. Sulle nostre Alpi si trova dall’alta pianura fino alle medie quote. Si utilizzano le foglie e i fiori.
Studi scientifici Sull’epilobio sono stati condotti diversi studi che confermano il suo impiego in campo urologico.  I principali componenti attivi dell’estratto acquoso (tisana), la oenotenina B e l’ellagitannina dimerico-macrociclica, sono in grado di indurre la Endopeptidasi Neutra (NEP), capace a sua volta di ridurre la proliferazione delle cellule prostatiche.
Oltre ad un’azione amtiproliferativa, l’epilobio ha mostrato di possedere proprietà antibatteriche, soprattutto contro l’E. Coli, antinfiammatorie e antiossidanti.
Forme farmaceutiche e dosi– Tisana (Treben) – un cucchiaino da dessert colmo per 250 ml di acqua. Portare ad ebollizione e spegnere subito. Coprire e lasciare riposare brevemente. Filtrare e assumere due tazze al giorno, al mattino a digiuno e alla sera, mezz’ora prima di cena
– Tinture – 30-40 gtt x 3 volte al giorno, in mezzo bicchiere di acqua.
Le cure vanno protratte per diversi mesi.
Bibliografia
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