Con la scusa di distruggere gli odiati microbi che possono contaminare il cibo e causare problemi di salute ai consumatori le industrie alimentari stanno adottando sempre di più la tecnica della sterilizzazione tramite irradiazione. Sì, credo che per lo più si tratti di una scusa. Una delle principali preoccupazioni della grande industria alimentare è quella di fare profitti e cosa trovare di meglio se non produrre alimenti che durano in eterno e poterli distribuire su tutto il pianeta ?
All’inizio fu la pastorizzazione e il trattamento ad alte temperature, poi vennero vari prodotti antimuffa e antibiotici da spennellare soprattutto sulla frutta e adesso è il tempo delle radiazioni.
Le lobby e le industrie alimentari americane spingono affinché sempre più cibo venga irradiato. Da studi condotti dalla USDA (Dipartimento Americano dell’Agricoltura) si evince che né il lavaggio con acqua, né il trattamento chimico sono in grado di eliminare completamente l’ E.coli dalla lattuga.
Almeno 40 Paesi hanno adottato questa tecnica. Negli USA i regolamenti sono molto più permissivi e la gran parte della carne congelata è stata irradiata. In Inghilterra è permessa l’irradiazione solo di spezie e ortaggi, ma al mercato del pesce sono stati trovati mitili irradiati (1).
In Italia, cinque campioni di erbe aromatiche sono risultati irradiati e non erano etichettati correttamente. Complessivamente sono stati analizzati 112 campioni.
L’irradiazione di erbe aromatiche essiccate, spezie, e condimenti vegetali e ortaggi è autorizzata nell’UE (direttiva 1999/3/CE) che stabilisce un elenco comunitario di alimenti e loro ingredienti trattati con radiazioni ionizzanti. I prodotti alimentari irradiati o gli ingredienti irradiati di un alimento composto devono recare un’etichetta con la dicitura «irradiato» o «trattato con radiazioni ionizzanti» (2).
L’impiego di radiazioni ionizzanti per la conservazione del cibo inizia negli anni 20. Il trattamento con raggi X e raggi gamma distrugge i batteri e ritarda il deperimento della frutta e della verdura. Il processo genera dei radicali liberi di breve vita che uccidono i microrganismi. Anche il calore della cottura uccide i microbi, ma le radiazioni agiscono direttamente a livello del DNA.
Nonostante le dichiarazioni dell’industria alimentari sulla efficacia della radiazioni nel combattere i micorbi, tossine come il botulino, alcuni virus come quello della epatite e i prioni responsabili della malattia della “mucca pazza” sono tutti resistenti al trattamento (3).
Secondo alcuni ricercatori dell’Università del Texas, i promotori del cibo irradiato hanno solo valutato l’effetto anitimicrobico del trattamento e non quello sulla salute dell’uomo. Secondo loro non c’è sufficiente evidenza scientifica che questo cibo sia sicuro (4).
I pochi studi che hanno preso in considerazione la sicurezza del cibo irradiato sono giunti a risultati allarmanti. Ricercatori della Friedrich Schiller University di Jena, in Germania, hanno scoperto che le radiazioni producono a livello dei grassi alimentari una nuova classe di contaminanti, i 2-alchileielobutanoni. Queste sostanze, che non sono mai state trovate nei cibi non-irradiati, sono tossiche e in grado di accelerare la crescita del tumore del colon (5). Un altro studio condotto sui ratti ha confermato questi risultati (6).
Il contenuto di vitamina E si riduce del 25% e quello di Vitamina C fino al 10% (7). Inoltre, l’irradiazione è in grado di distruggere:
– fino all’80% della Vitamina A nelle uova
– fino al 95% della vitamina A e della Luteina nei fagioli
– il 50% della Vitamina A e della Luteina nei broccoli
– il 40% del beta-carotene nel succo di arancia.
Per un motivo o per l’altro (agricoltura e allevamenti intensivi, microonde, pastorizzazione, ecc.) il nostro cibo sta perdendo nutrienti e presenta sempre di più sostanze estranee. Questo non ci aiuta a vivere in un ambiente inquinato. Abbiamo bisogno di alimenti veri, freschi, interi e il meno manipolati possibile, per trarre da questi tutti i fattori protettivi per sopravvivere. Anche l’idea di eliminare tutti microbi dagli alimenti, la gran parte buoni, non è salutare. L’equilibrio del nostro sistema immunitario, soprattutto quello dell’intestino, da cui la nostra salute in larga parte dipende, è fortemente condizionato dalla carica microbica di quello che mangiamo.
Bibliografia
8) Center for Food Safety. Food Irradiation, 2007; www.centerfoodsafety.org/food_irrad.cfm.
I raggi gamma distruggono le batterie, no i raggi X, invece questi ultimi, solo riescono a identificare talvolta contaminanti come vetri, metalli, ceramiche, gomme e plastiche dense.
Saluti!
Grazie per il tuo intervento Marco
Un saluto anche a te .
Tls