L’IMPEGNO DI CITTADINI RESPONSABILI SPACCIATO PER COMPLOTTISMO

di Gianni Tirelli

Nel mondo tecnologico e globale, dove tutto può essere contraffatto, manipolato e alterato, e dove tutto, del resto, è contraffatto, manipolato e sistematicamente, alterato, il dubbio e la negazione dei fatti, rappresentano un atto dovuto, ineludibile, civile e giuridico e di necessaria trasparenza.

Per quale motivo e con quale animo, dovremmo credere alla morte di Bin Laden o all’attentato delle torri gemelle di matrice islamica? Che valore ha la parola di questa gente, se comparata e confrontata con la realtà dei nostri giorni, con la qualità della nostra vita e la vacuità dei nostri diritti civili?
Perché mai dovremmo credere allo sbarco sulla luna quando, da quel giorno in poi (dopo oltre 40 anni), tutto è rimasto lettera morta?
Per questi millantatori senza scrupoli avulsi da ogni concetto di onore e di timor di Dio, la pratica della menzogna è solo un affare; l’affare degli affari!
Che fiducia possiamo riporre in questa gente e quali vantaggi pratici ne avremmo in cambio?

Il dubbio o la fiducia che abbiamo nel prossimo, sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che abbiamo in noi stessi. E’ questo il vero enigma!
La totale mancanza di consapevolezza, l’assenza di parametri e di una buona capacità critica, sono i nervi scoperti dell’uomo “monco” di questo secolo, immobile e senza radici, che alla mancanza di certezze ha sostituito la paura e il dubbio. Una vera pacchia per il Sistema, che sulla paura ha investito ogni sua risorsa e, in seguito, brandita come la sua arma più potente e micidiale per sottometterci al suo volere, rendendoci inoffensivi.
Ma la prova del nove che sbaraglia il campo da ogni supposto o presunto dubbio sull’autenticità di certe affermazioni e conclusioni, la possiamo ricavare dall’assoluta mancanza di reali vantaggi per la comunità, che una presunta fiducia precedentemente accordata, produrrebbe.
In un processo, civile o penale che sia, gli avvocati delle due parti, si opporranno l’uno all’altro per dimostrare l’attendibilità e la veridicità delle loro prove e dei testimoni, in un confronto civile e regolato da leggi dello stato. Entrambi non possono, in alcun caso, essere definiti dei complottisti, ma strumenti di giustizia relativa, volti al restauro della verità.

Se questo nostro mondo, la cui immagine raccapricciante è sotto gli occhi di noi tutti, nutre ancora la speranza di risvegliarsi da un coma, che agli occhi di molti sembra oramai irreversibile, lo dobbiamo, in primis, ai famigerati complottisti e al loro caparbio desiderio di giustizia e di verità.
Essere contro le guerre, la fame nel mondo, l’inquinamento del territorio, dell’aria e delle acque, prendere consapevolezza dei danni causati dall’effetto serra, dalla privatizzazione dell’acqua; l’indignarsi per la degenerazione della politica in affari con imprenditori e criminalità organizzata, tutto questo ed altro, non è un complotto. E’ l’impegno responsabile di cittadini pensanti e con gli occhi bene aperti; individui liberi che con la forza delle loro idee e la perseveranza dei loro atti, tengono viva la speranza per un mondo migliore e più giusto.

Oggi siamo in tanti ad essere complottisti.
Basta girare in rete, su face book e dentro gli infiniti siti impegnati in un’opera di sensibilizzazione unica nel suo genere. Dobbiamo risvegliare le coscienze, dalla letargia indotta dal Sistema Liberista Relativista, che in virtù di una propaganda mediatica a “tambur battente”, attua il suo perverso piano di omologazione degli individui.

E oggi, la storia si ripete! La nostra, è una moderna resistenza ma priva di connotazioni politiche che, come allora, lotta per la libertà, la verità, il diritto ad esistere e l’autodeterminazione.
Ma quali diritti, quali doveri, quale informazione e progresso, quale scienza e conoscenza, se poi, tutto questo bailamme di suggestioni non si è tradotto in fatti concreti, bene comune, stato di diritto, qualità della vita e felicità?
Ci hanno sottratto ogni motivo di gioia e di speranza, e quel giorno, quando i nostri figli avranno bisogno di aiuto, noi non ci saremo!

Siamo stanchi di essere additati a facinorosi, dagli stessi che si sono resi responsabili e complici di quella tragedia umana, morale e ambientale che volteggia sinistra sopra le nostre teste.
Stanchi di indignarci a vuoto, e denunciare quella colossale opera, di smantellamento sistematico di ogni valore e principio etico, quando tutto, da tempo, era già chiaro, evidente e inconfutabile.
Era sufficiente, solo qualche decennio fa, dare un’occhiata sommaria alla qualità delle nostre acque e annusare l’aria delle nostre civili metropoli. Era evidente, anche ai più recalcitranti detrattori, il degrado ambientale prodotto dagli appetiti funesti del capitalismo liberticida, sui quali, lo stesso, aveva investito ogni sforzo e risorsa pur di attuare e soddisfare il suo piano mefistofelico di omologazione e di schiavitù psicologica.
Bastava guardare la sempre più becera televisione commerciale di allora, alla quale, in seguito, si sono poi allineate (per concorrere al peggio), le tre reti nazionali; pubblicità ingannevole, mistificazione, contraffazione della realtà, e la menzogna assurta a regola relazionale.

La nostra condizione è talmente miserabile, precaria e folle, che ogni barlume di dignità si è spento per sempre, lasciando così al Sistema Bestia ogni potere di vita e di morte. Quello stesso Sistema che attraverso la voce dei suoi servi e colonnelli, predica la non violenza e ci ammazza come mosche! Ci ammazza nelle fabbriche, ci ammazza togliendoci il lavoro, ci ammazza avvelenando l’aria, l’acqua e il territorio – ci ammazza con il cibo contaminato, con le scie chimiche, con i campi elettromagnetici, le radiazioni cellulari, i vaccini, e alla fine, derubandoci della libertà e della stima di se.
Siamo in un mare di merda così grande da non scorgerne i confini. Una merda con la quale ci alimentiamo ogni santo giorno senza batter ciglio, ma che partecipiamo a produrre come vermi aggrovigliati l’un l’altro dentro questa fogna in cui è trasfigurata la nostra vita moderna.
Non bastava forse tutto questo scempio, per innescare un moto di collera generale e una autorevole alzata di scudi della cosiddetta “intellighentia”? Tutto è scivolato via, sopra tutto e tutti, e la nostra opera di denuncia, miseramente cestinata fra i rifiuti pericolosi del complottismo catastrofista.

Siamo in fine stanchi, tristi, avviliti e frustrati di fronte all’orrore e alla crudeltà che quotidianamente si consuma sulla pelle degli innocenti – disarmati di fronte all’ottusità generale – noi, incapaci di darci delle regole e di rinunciare alle più insulse dipendenze e debolezze.
Non ci sono più scusanti per nessuno, e ogni attenuante addotta non fa che compattare e rendere più agguerrita la Bestia Liberista, e noi tutti, complici del suo piano dissoluto.

Fonte: oltrelacoltre.com

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