Le 5 Leggi della Nuova Medicina Germanica (Hamer)

mandala-8Intro – Anticorpi.info
In passato abbiamo pubblicato articoli che stigmatizzavano la cultura medica vigente nei paesi del blocco globalizzato, la quale risulta strettamente connessa alle logiche del profitto economico.
Si è discusso della diffusa pratica di dedicarsi alla rimozione degli effetti piuttosto che delle cause. Si è discusso della tendenza denotata dallo scientismo a trattare l’essere umano alla stregua di un macchinario. Riscontri un malfunzionamento, vai dal meccanico, e quest’ultimo risolve il malfunzionamento sulla base delle sue nozioni di meccanica. Il che è estremamente giusto dal punto di vista medico tradizionale, dato che ancora oggi gli esponenti più influenti dell’approccio allopatico negano l’esistenza di un’anima, e tendono a minimizzare l’influenza che la psiche esercita sull’organismo. Il che a nostro avviso non denota grande credibilità, specie dopo che nel campo medico tradizionale si sono riscontrati elementi oggettivi a conferma dell’effetto placebo e delle somatizzazioni di origine psichica.corpo, mente, spirito

Proponiamo di seguito uno stralcio testuale del documentario ‘Sulla Servitù Moderna’ (v. correlati) in cui si parla delle condizioni di vita moderne e delle cause ‘politico-economiche’ che ostacolano la reale evoluzione della medicina.

“Il degrado generalizzato del suo ambiente, dell’aria che respira e del cibo che consuma; lo stress delle sue condizioni lavorative e dell’insieme della sua vita sociale, sono all’origine delle nuove malattie dello schiavo moderno. E’ malato della sua condizione servile, e nessuna medicina potrà mai curarlo da questo male. Soltanto la liberazione più completa dalla condizione in cui si trova prigioniero può liberare lo schiavo moderno dalle proprie sofferenze. La medicina occidentale conosce un solo rimedio di fronte ai mali di cui soffrono gli schiavi moderni: la mutilazione. E’ con la chirurgia, gli antibiotici e la chemioterapia che sono trattati i pazienti della medicina mercantile. Ci si accanisce contro le conseguenze del male, senza mai cercarne la causa. Le ragioni di questo accanimento sono ovvie: cercare la vera causa ci condurrebbe inevitabilmente a condannare senza appello l’organizzazione sociale nel suo complesso.”Naturalmente nessuno qui intende negare che la scienza medica convenzionale abbia ottenuto una serie di successi in numerosi campi, tuttavia oggi più che mai risulta evidente che esistano patologie delle quali essa non riesce (o non intende) a venire a capo. Prima tra tutte: il cancro. Sono trascorsi molti decenni da quando la medicina mercantile dichiarò ‘guerra’ al cancro, ampiamente supportata da organizzazioni e fondi pubblici e privati, eppure la gente continua ad ammalarsi e morire di cancro, molto spesso all’interno di strutture sanitarie che dovrebbero essere deputate alla cura di tale patologia.

Ciò considerato, risulta difficile non sospettare che – dopo decenni e decenni di studi – i proclami in merito al decremento della mortalità per alcune forme tumorali sia più che altro una forma di propaganda con cui ci si attribuisce il merito di processi di auto-guarigione da patologie cellulari che in passato non venivano neanche diagnosticate, e convivevano con l’organismo fino alla morte di vecchiaia del paziente (v. correlati). E magari anche per giustificare l’enorme mole di risorse umane e finanziarie spese per combattere una ‘patologia’ che non è mai stata presente quanto nell’epoca attuale.

A proposito, risale a pochi giorni fa la notizia che in occasione del World Cancer Day, il rapporto annuale dell’Iarc, l’agenzia della Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che si occupa di tumori, ha previsto con nonchalance che in meno di vent’anni i casi passeranno dai 14 milioni del 2012 ai 22 milioni nel 2030. (fonte)
Ebbene, come commentare? Si aspettano forse delle congratulazioni?

In altre parole, benché la medicina tradizionale si dia da fare per affermare il contrario, la realtà dei fatti dimostra che la battaglia contro il cancro è ben lungi dall’essere vinta da questa medicina. Quanto bisognerebbe aspettare ancora per usufruire di misure preventive e/o terapeutiche efficaci contro tumori e degenerazioni neurologiche? Altri 50 anni? Un secolo? Bisogna portare pazienza? E come la chiamano i signori scienziati quella che si è avuta negli ultimi 50 anni? Arriva un momento in cui è necessario che chi fallisce ammetta il fallimento e cambi approccio, o cambi mestiere. E’ mostruoso dover prendere atto di come in molti ambiti culturali e informativi oggi ci si domandi se in effetti le attuali costosissime terapie oncologiche siano reali cure oppure sistemi velenosi, a loro volta cancerogeni, con cui si rastrellano risorse economiche. Chi sopravvive, lo fa per merito della chemioterapia, o nonostante la chemioterapia?

E quanto ancora bisognerà attendere per non assistere più all’opera di demonizzazione e calunnia con cui il sistema perseguita chiunque studi, adotti, applichi terapie non omologate dall’establishment per contrastare malattie che la scienza convenzionale non sa curare? La verità sotto gli occhi di tutti è che i vari Gerson, Simoncini, Di Bella, Hamer (secondo cui il cancro addirittura non sarebbe una malattia) ed ultimamente Vannoni sono fatti oggetto di stalking sempre più brutale e plateale da parte dello stesso sistema che fornisce quotidianamente prova di infischiarsi della salute delle persone che vivono in esso, perché – come asserisce Brient – “cercare le vere cause vorrebbe dire condannare senza appello l’organizzazione sociale nel suo complesso.” Qualcuno qui ha mai udito un comitato di medici condannare l’organizzazione sociale nel suo complesso? Ha mai visto un movimento di protesta formato da medici, che condanni l’organizzazione sociale nel suo complesso?

Con ciò non abbiamo certo la presunzione di affermare che tutti i metodi facenti capo ai personaggi appena citati siano certamente efficaci, né che in tutte le patologie tumorali le cure convenzionali siano inefficaci. In primo luogo perché crediamo che – come in qualsiasi altro ambito – anche in campo medico l’approccio monistico sia del tutto fuorviante. Ognuno di noi è unico, non solo da un punto di vista organico, ma anche e soprattutto da quello esperienziale, psichico e spirituale. Peccato che simili concetti siano incompatibili con la catena di montaggio della medicina mercantile. Stesso discorso vale per gli agenti patogeni; è possibile che esista il tumore postulato da Hamer, derivante da particolari stati esistenziali, ma è pericoloso ignorare gli effetti di agenti patogeni quali inquinamento, radiazioni e elementi tossici, gran parte dei quali prodotti dalla stessa scienza che si da tanto da fare per guarire i mali del mondo.
In secondo luogo, perché sarebbe da sprovveduti revocare la cieca fiducia riposta fin’oggi nella medicina mercantile per consegnarla a qualche altro tipo di approccio terapeutico, senza prima ottenere riscontri chiari ed inequivocabili.

Prima di lasciarvi all’articolo, vorremmo rivolgere una rispettosa domanda ai sostenitori della nuova medicina germanica. Come si concilia la dottrina di Hamer con lo studio effettuato anni fa dalla Manchester University, in cui fu provata la sostanziale assenza di patologie tumorali nella antichità? (v. correlati) Attendiamo con interesse una risposta da chiunque sia in grado di fornircela.

Tutto ciò premesso, a questo punto crediamo sia giusto iniziare a guardarsi intorno, non solo per accrescere la nostra visione di insieme, ma anche per puro e semplice impulso di sopravvivenza. E’ ridicolo pensare di continuare ad affidare le nostre vite nelle mani di ‘professionisti sanitari’ ormai abituati a perdere decine di migliaia di vite ogni anno, mentre in tutta calma continuano a ‘studiare’ il problema.

Buona lettura.

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dal sito Nuova Medicina Germanica

La Nuova Medicina Germanica (come si chiama adesso), che ho scoperto nel 1981, è una scienza severa che contiene solo 5 leggi biologiche della natura (e nessuna ipotesi), con le quali si può riprodurre in modo severamente scientifico ogni caso clinico.
La Nuova Medicina Germanica Biologica descrive esattamente il contesto medico biologico dell’organismo vivente come unità di psiche, cervello e organo.
Tutti i processi da psiche e organo sono connessi al cervello dove vengono coordinati.
Il cervello è il ‘computer’ del nostro organismo, la psiche diventa il programmatore, corpo e psiche l’organo esecutore del computer sia nella programmazione ottimale sia nella programmazione disturbata.
Ciò naturalmente è valido anche per le cosiddette malattie, perché esse fanno parte di un programma Speciale Biologico Sensato della natura (SBS) che normalmente è bifasico.
La 1° Legge della Natura
 
La legge ferrea del cancro: i 3 criteri:
1° Criterio
Ogni programma speciale biologico sensato (SBS) nasce con una DHS (sindrome di Dirk Hamer), cioè con un singolo evento scioccante, conflittuale, che da la sensazione di isolamento psichico, molto grave, acuto e drammatico, contemporaneamente sui tre livelli:
1. nella psiche
2. nel cervello
3. nell’organo
La DHS è uno shock conflittuale, vissuto con sensazione di isolamento grave, acuto e drammatico che coglie l’individuo “sul piede sbagliato”, ma contemporaneamente è una possibilità, un’occasione della natura di eliminare l’inconveniente che permette di superare la situazione improvvisamente sopraggiunta. Perché è in questo momento che si innesca un programma speciale, praticamente in sincronia nella psiche, nel cervello e nell’organo ed è constatabile in ognuno di essi, visibile e misurabile! E’ anche sempre una esperienza fulminante conflittuale e non invece un colpo del destino ne un evento che la persona colpita può in qualche modo cambiare.
Esattamente dalla DHS il paziente si trova sotto stress permanente: questo significa che ha mani e piedi freddi, continua a pensare giorno e notte al suo conflitto e tenta di risolverlo. Non riesce più a dormire di notte, e se ci riesce, solo nella prima metà della notte e solo per mezz’ora alla volta. Non ha più appetito, perde peso.
Questa è la fase del conflitto attivo.
In conclusione, al contrario dei conflitti normali e dei problemi, vediamo che nei conflitti biologici il paziente finisce in stress permanente e manifesta sintomi ben definiti che non si possono non vedere.
Questo stato cambia di nuovo quando il paziente ha risolto il conflitto.
Allora avviene una sedazione. La psiche deve riprendersi. Il paziente si sente spossato e stanco, ma è sollevato moralmente, ha buon appetito, il corpo è caldo, spesso c’è febbre, spesso mal di testa. Dorme di nuovo bene di solito però dalle tre del mattino in poi.
Questa è la fase di soluzione del conflitto.
2° Criterio
Il conflitto biologico determina all’istante della DHS sia la localizazione della SBS nel cervello, il cosiddetto Focolaio di Hamer, sia la localizzazione sull’organo come cancro o oncoequivalente.
Questo shock inaspettato lascia delle tracce nel cervello che possiamo fotografare con la TAC cerebrale. Un tale relè si chiama Focolaio di Hamer (FH).
Alla fine della fase di guarigione, la cosiddetta glia, viene depositata come tessuto connettivo cerebrale innocuo per riparare il Focolaio di Hamer.
All’inizio della guarigione il focolaio di Hamer è una cicatrice innocua di una cosiddetta malattia pregressa con deposizione di glia, i cosiddetti anelli di glia, che purtroppo vengono ancora erroneamente interpretati come tumori cerebrali e infelicemente asportati, per la sofferenza dei pazienti.
3° Criterio
Il percorso dalla SBS su tutti e tre i livelli, dalla DHS alla soluzione del conflitto e crisi epilettica/epilettoide al culmine della fase di guarigione e ritorno alla normalità, è sincrono!
La 2° Legge della Natura
La legge della Bifasicità di tutti i programmi speciali biologici sensati della natura se si arriva alla soluzione del conflitto.
Questa legge della natura capovolge profondamente tutto il nostro presunto sapere poiché tutte le malattie della medicina intera si evolvono in questa bifasicità. Nella nostra ignoranza dei contesti abbiamo descritto nei libri di medicina alcune centinaia di “malattie fredde” e altrettante centinaia di “malattie calde”. Le malattie fredde erano quelle nelle quali i pazienti avevano la cute fredda, le estremità fredde, si trovavano in stress permanente, perdevano peso, avevano problemi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o risvegli frequenti). Le “malattie calde” dove i pazienti mostravano le estremità calde bollenti, quasi sempre avevano febbre, avevano buon appetito, ma grande stanchezza.
Nella Nuova Medicina Germanica viene considerato un grosso errore non aver chiesto la lateralità del paziente, cioè se è destrimane o mancino, poichè la coordinazione dei conflitti con i focolai di Hamer e i tumori o le necrosi dell’organo è di grandissima importanza, in quanto non decide solamente l’evoluzione del conflitto o del cervello, ma anche quale “malattia” o SBS subisce un paziente nei vari conflitti.
La 3° Legge della Natura
Il sistema condizionato ontogeneticamente dei programmi speciali biologici sensati del cancro e degli oncoequivalenti.
La 3° Legge della Natura della Nuova Medicina Germanica riordina tutte le cosiddette malattie secondo l’appartenenza ai vari foglietti embrionali. Collocando tutti questi vari tumori, gonfiori, ulcere secondo la storia evolutiva, rispetto ai diversi foglietti embrionali, si può constatare, che le ‘malattie’ con appartenenza allo stesso foglietto embrionale dimostrano anche altre caratteristiche e peculiarità comuni (nel foglietto embrionale medio c’è ulteriormente da differenziare tra la parte diretta dal cervelletto e quella diretta dalla sostanza bianca cerebrale del mesoderma).
Ad ognuno di questi foglietti embrionali appartiene, secondo la storia evolutiva:
· una parte specifica del cervello
· un tipo specifico di contenuto conflittuale
· una localizzazione specifica nel cervello
· un’istologia ben precisa
· microbi specifici imparentati con il foglietto embrionale
e inoltre ogni cosiddetta malattia o SBS ha un senso biologico da comprendere secondo la sua storia evolutiva.
La 4° Legge biologica della natura
Il sistema onto-geneticamente determinato dei microbi.
Il momento, dal quale possono iniziare a ‘lavorare’ i microbi, non dipende, come avevamo presupposto erroneamente fino ad ora da fattori esterni, ma viene ordinato esclusivamente dal nostro computer cervello.
I microbi non sono nostri nemici ma ci aiutano, loro lavorano su nostro comando, su comando del nostro organismo, diretto dal nostro cervello, perché ad ogni gruppo di organi appartenente ad un foglietto embrionale appartengono specifici microbi tipici di quel foglietto embrionale.
Secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie, nella soluzione del conflitto tutti i microbi ‘lavorano’ – senza eccezione – esclusivamente nella seconda fase, la fase di guarigione, iniziando con la soluzione del conflitto e finendo con la fase di guarigione.
La 5° Legge biologica della natura.
La legge sulla comprensione di ogni cosiddetta malattia come parte di un programma speciale biologico sensato della natura alla luce della storia dell’evoluzione.
La quintessenza.
La 5° legge della natura è la vera quintessenza, perché ribalta l’intera medicina. Quando si guardano i singoli foglietti embrionali separatamente si può constatare che esiste evidentemente un senso biologico, che le cosiddette malattie non sono errori insensati della natura da combattere, ma che ogni malattia è un processo sensato. Da quando non intendiamo più le presunte malattie come ‘malignità’, guasti della natura o punizioni divine, ma come parti o singole fasi dei nostri programmi speciali biologici sensati della natura, da allora il senso biologico contenuto in ogni SBS acquista naturalmente un significato decisivo.

Articolo pubblicato sul sito Nuova Medicina Germanica
Link diretto:
http://www.nuovamedicinagermanica.it/content/view/5/44/

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