Gli Insegnamenti esoterici …..

Elementi di Esoterismo.


L’uomo deve capire e ricordare che la verità non può mai venire scoperta tutta, ma si rivela piano piano alla gente e si rivela soltanto a coloro che la cercano e non credono a tutto ciò che gli dicono intermediari falsamente “santi”, i quali pensano di possederla. Perciò l’uomo non deve considerare nessuno come un maestro infallibile, ma deve cercare la verità dovunque in tutte le tradizioni umane e controllare poi con la sua ragione (tratto da La vera Vita, di L. Tolstoj).


 

Cosa significa esoterismo?

Esoterico significa interno, riservato. In tutte le religioni esiste un insegnamento pubblico (exoterico) ed uno riservato (esoterico). Le informazioni fornite dall’insegnamento esoterico permettono di dare un profondo significato alla sofferenza, alla morte ed al destino dell’uomo. Quanto proponiamo proviene dalla Sapienza Antica che i Saggi hanno custodito e proposto nel corso dei secoli.

Esistono molte più cose in questo mondo… (1)

(premessa del Mons. C.W. Leadbeater).

A fronte dei nostri studi e della nostra esperienza possiamo affermare che esistono molte più cose in questo mondo, e nel sistema solare a cui appartiene, di quelle che gli scienziati suppongono, e non si tratta di qualcosa di esterno, ma interno.

Noi conosciamo che esiste un mondo non visto, presente qui ed ora, non lontano da noi, che resta invisibile solamente perché la maggior parte di noi non ha ancora sviluppato i sensi necessari per poterlo percepire. Per coloro che hanno sviluppato questi sensi, questo mondo non è invisibile e tantomeno sconosciuto, ma è alla loro portata, e può essere esplorato, investigato e controllato, precisamente come si potrebbe esplorare qualsiasi area del nostro pianeta.

Con le nostre investigazioni abbiamo scoperto che, oltre alle condizioni sottili della materia conosciute dalla scienza (ad es. i gas), esiste un tipo di materia ancor più sottile che può essere vista e investigato solo per mezzo di questi sensi più sensibili.

Noi desideriamo proporre queste informazioni come delle ipotesi, che possono essere valutate e considerate. È comunque doveroso precisare che per noi queste cose sono molto più di un ipotesi; sono delle certezze basate sulle nostre osservazioni individuali.

Vi sono ricercatori che spendono molti anni della loro vita per fare questo tipo di investigazioni; io stesso studio queste cose da quarantacinque anni e, quando una persona ha praticamente dedicato tutto questo tempo per approfondire un argomento determinato, dovrebbe essere logico pensare che ne sappia qualcosa e le sue idee al proposito siano chiare e specifiche.

Risulta ovvio che, al riguardo di molti di questi soggetti che al lettore sembreranno nuovi e strani, io sono in una posizione alquanto differente perché per me rappresentano un dato di fatto e fanno parte della mia esperienza quotidiana. Anche se per molti ricercatori queste cose fanno parte della realtà, non chiediamo di crederle perché noi le crediamo, chiediamo solo che esse vengano prese in considerazione, accettando la nostra testimonianza, e valutate inserendole come momento di verifica nel bagaglio di conoscenze già acquisite personalmente.

Noi non stiamo assolutamente cercando di convertire i lettori, o fare delle pressioni affinché credano a ciò che diciamo; stiamo semplicemente proponendo una traccia di studio, nella speranza che possa suscitare un certo interesse e motivare uno studio personale di questi argomenti quanto importanti, tanto affascinati. Esiste una vastissima letteratura su questo soggetto, e chi vuole approfondire l’argomento lo può fare con la massima facilità.

Studiando queste cose si arriverà a conoscere che esistono mondi interi di materia sempre più sottile, che noi chiamiamo i “piani alti della natura” Va sottolineato che sto parlando della stessa sostanza che tutti conosciamo, ne esiste infatti una sola, sebbene possa sussistere in condizioni alquanto diverse.

È risaputo che è possibile avere l’idrogeno nella sua condizione gassosa e normale, però, utilizzando una pressione sufficiente ed una temperatura corretta, è anche possibile renderlo liquido o solidificarlo. Così come esistono questi opposti stati di esistenza della materia esiste pure una condizione assai sottile che viene definita “eterica”

Nella materia eterica possiamo trovare gli “elementi”che rappresentano il livello creduto indivisibile di quelle sostanze che prendono il nome di oro, argento, litio e cosi via. I ricercatori nei mondi sottili non considerano questi elementi come stati ultimi della materia perché conoscono che essi possono essere ulteriormente suddivisi.

È interessante notare che, già nel 1887, Sir Willima Crookes propose una teoria secondo cui tutti gli elementi potrebbero essere null’altro che delle variazioni di un solo elemento di base; una sostanza originale alla quale lui diede il nome di protyle. La verità, come investigata dai nostri studenti, supera questa intuizione in quanto, alla base di tutta la materia una sostanza omogenea, si trova invece una particella infinitesima chiamata “atomo fisico primo”

Un chimico che conosce i vari “elementi” non conosce che, in realtà, quando si suddivide uno di essi si trova un arrangiamento strutturale di un numero ben preciso di “atomi fisici ultimi”. Questi atomi fisici primi, ultima condizione della materia fisica, sono del tutto simili tra loro (a parte il fatto che alcuni sono positivi, ed altri negativi), e pervadono tutto lo spazio da noi conosciuto. Sono infinitamente piccoli e fuori della portata anche del più potente microscopio.

Nota di redazione. A titolo informativo diremo che uno di questi atomo fisici primi è composto di 36 miliardi di particelle di sostanza cosmica elementale primordiale; che un atomo di idrogeno è composto di 18 atomi primi, vale a dire di 648 miliardi di particelle di sostanza cosmica elementale primordiale. Pertano un protozoo arriva a contenere milioni per non dire miliardi non solo di atomi di idrogeno, ma anche di altri elementi chimici di peso atomico di parecchie volte superiore a quello dell’idrogeno.

CHI SONO GLI AUTORI DEGLI INSEGNAMENTI ESOTERICI?

Quando si parla di veri Insegnamenti di saggezza, che datano di millenni e rappresentano le fondamenta di tutte le grande religioni, troviamo autori antichi e moderni. Mentre non possiamo stabilire le caratteristiche peculiari di quelli antichi, possiamo senz’altro dividere quelli moderni in tre grandi categorie:

  • persone dotate di chiaroveggenza (Rudolf Steiner, Max Heindel, Mons. Leadbeater, ecc.),
  • persone dotate di telepatia superiore, alcune di loro sono anche dotate di chiaroveggenza, (madame Blavatsky, Annie Besant, Alice Bailey, ecc.),
  • persone normali che raccolgono le informazioni date dagli autori della categoria 1 e 2 e le elaborano a modo loro. Arthur Powell, con la sua grande opera sui mondi invisibili, ne è un classico esempio.

 

Chiaroveggenza volontaria e involontaria

Vi sono delle persone che sono dotate di una particolare sensibilità che, con un lungo e severo tirocinio, possono acquisire ciò che viene chiamata “chiaroveggenza volontaria” o il risveglio del “terzo occhio”, che gli Indù rappresentano con una gemma in mezzo alla fronte dei loro dei. Essi possono investigare esseri e cose costituite di materia diversa da quella fisica e le loro indagini sono indipendenti dal tempo. L’Uraeus, o serpente simbolico, posto sulla fronte dei Sacerdoti degli antichi Insegnamenti, indicava in questa abilità l’origine della loro saggezza.

Questa abilità è dovuta al risveglio delle cellule evolutivamente dormienti, nel senso fisiologico, delle ghiandole pituitaria e pineale, questo permette a quest’ultima di registrare quelle frequenze che la retina non è in grado di percepire: il famoso terzo occhio.

Questo fenomeno è chiamato chiaroveggenza e fa parte del paranormale; la chiaroveggenza è superiore alle fotografie all’infrarosso perché permette di seguire i movimenti distorti della circolazione energetica intorno alla zona ammalata, localizzando con precisione il punto e l’intensità del male, che va tolto, non sempre chirurgicamente.

I chiaroveggenti volontari sono rarissimi perché per acquisire tale facoltà occorre possedere delle doti particolari e fare un lungo corso di allenamento sotto la guida di un maestro qualificato. Ecco la descrizione dei due tipi di chiaroveggenti data da Max Heindel: Il chiaroveggente volontario, vede ed investiga a volontà, mentre il medium (chiaroveggente involontario, N.d.r.) è incapace di indagare per ottenere informazioni, poiché non può osservare quello che desidera.

La maggior parte della gente, non fa distinzione fra i due; tuttavia c’è una regola infallibile, alla quale ognuno può attenersi: Nessun chiaroveggente correttamente formato eserciterà la chiaroveggenza a scopo di lucro, sia esso denaro od altra cosa; non la userà per soddisfacimento di curiosità, ma unicamente per aiutare il genere umano.

Nessuno che sia capace di insegnare il metodo adatto per lo sviluppo di questa facoltà, darà una tale lezione a scopo di lucro. Coloro che chiedono denaro per esercitare la chiaroveggenza o per impartire lezioni su queste cose, non posseggono effettivamente nulla che meriti di esser pagato. La regola data è una guida sicura che può esser seguita da tutti con piena fiducia (2).

La Telepatia superiore

Si tratta di una forma di trasmissione e ricezione del pensiero tra una persona ed un’altra, che può essere uno dei Maestri (esseri particolarmente evoluti), di cui avremo modo di parlare nelle prossime lettere. Colui che riceve i messaggi, a differenza dei medium, non cade in trance ma rimane ben sveglio ad ascoltare ciò che gli viene detto, per scriverlo a beneficio di altri ricercatori. In questo stato di coscienza può anche porre domande al Maestro e farsi dare eventuali chiarimenti sull’argomento che sta trattando.

Ecco come descrive il suo modo di operare Alice Bailey: Voglio mettere in chiaro che il lavoro che faccio non ha nulla a che vedere con la scrittura automatica. Questa, salvo rari casi (e tutti pensano che il loro caso sia un’eccezione), è molto pericolosa… Colui che trasmette e colui che riceve non devono mai agire come automi (3).

Continua, inoltre, dicendo: Molte volte la negatività di chi riceve permette l’ingresso di una seconda forza … ne consegue il rischio della possessione. Sono molti i casi di possessione come conseguenza della scrittura automatica (4).

La chiaroveggenza e la diagnosi psichica 

“In relazione però agli esseri umani si apprezzerà maggiormente il valore di questa facoltà perché spesso il chiaroveggente è in grado di aiutarli assai più efficacemente quando si attiene alle informazioni in questo modo ottenute.

La sua capacità di esaminare il doppio eterico gli conferirà un considerevole vantaggio nell’identificare e classificare ogni difetto o malattia del sistema nervoso, mentre dall’aspetto del corpo astrale, si renderà conto di tutte le emozioni, passioni, desideri, come pure dei pensieri e tendenze dell’uomo che gli sta dinanzi. Guardando una persona la vedrà circondata da una nebbia luminosa dell’aura astrale che lampeggia con ogni sorta di colori brillanti e continuamente muta le sfumature e la brillantezza con ogni variazione dei pensieri e dei sentimenti.

Vedrà quest’aura inondala da un bel colore rosa di puro affetto, da un blu intenso del sentimento devozionale, dal bruno scuro dell’egoismo, dallo scarlatto scuro dell’ira, dall’orribile rosso sporco della sensualità, del grigio livido della paura, nubi nere dell’odio e della malizia e centinaia di altre indicazioni così facili a riconoscere da un occhio educato a tali osservazioni” (5).

I test cromatici usati da molti psicologi e psichiatri per quanto li aiutino a stabilire la prima grande suddivisione fra introversi ed estroversi – gamma del rosso e gamma del violetto – sono molto imprecisi. Risulta perciò chiaro quanto questa facoltà potrebbe aiutare la psichiatria.

Ma, fintanto che nessun Centro Nazionale di Ricerca vorrà stabilire se quanto sopra riferito sia realtà o fantasia l’umanità, sofferente nella sua componente psichica e invisibile, verrà a mancare del più grande ausilio che la natura offre con tanta precisione e semplicità.

L’osservazione cosciente dell’infinitamente piccolo (6)

Un altro potere della chiaroveggenza astrale è quella di poter ingrandire a volontà le particelle più minute del piano fisico o astrale fino alla dimensione voluta, come con un microscopio, quantunque nessun microscopio mai fabbricato o fabbricabile, potrebbe avere la millesima parte di questa facoltà psichica di ingrandimento.

Per suo mezzo gli ipotetici atomi e molecole, postulati dalla scienza, divengono realtà visibili e viventi allo studioso dell’occulto, e da un esame assai rigoroso si trova che sono assai più complessi nella loro struttura di quanto qualunque scienziato abbia mai pensato finora.

Tale facoltà rende capaci di seguire pure con grande attenzione e con il più vivo interesse ogni specie di azione elettrica, magnetica, eterica e, allorquando gli specialisti di questi rami della scienza saranno in grado di sviluppare la facoltà di vedere queste cose delle quali scrivono con tanta facilità, potremo aspettarci meravigliose e bellissime rivelazioni.

Ricerca occulta e fisica nucleare (7)

La differenza essenziale tra il modello atomico della chimica occulta e quello della fisica nucleare, consiste nel fatto che la descrizione soggettiva dell’atomo, osservato mediante la chiaroveggenza, consiste in un’istantanea (statica) delle forze costituenti l’atomo stesso, al livello eterico, mentre quella della Scienza consiste di un modello che esprime i rapporti matematici in base all’interpretazione oggettiva e strumentale dei fenomeni osservati.

È ovvio quindi che le due descrizioni devono necessariamente essere diverse perché applicano due diversi modi di osservazione a livelli distinti e con diversi coefficienti personali; tuttavia ci devono essere dei punti di contatto tra i due modelli e perciò uno studio comparato, senza prevenzioni, potrebbe risultare quanto mai interessante.

Per renderci conto di quanto importante possa essere la “chiaroveggenza” nelle ricerche scientifiche basti ricordare il sommo chimico tedesco Kekulé von Stradonovitz (1829 – 1896) il quale, in base alle sue “visioni” riuscì a formulare la teoria sulla struttura molecolare e sui radicali che permise l’immenso sviluppo della chimica organica moderna.

Egli scrisse nella sua autobiografia: “Vedevo gli atomi oscillare davanti ai miei occhi. L’occhio del mio spirito, reso più acuto da ripetute visioni di questo genere, riuscì a distinguere immagini ingrandite di forme diverse e molteplici; lunghe file riunite insieme con maggiore o minore densità; tutto si muoveva come si muovono i serpenti, strisciando ed avvinghiandosi gli uni agli altri. D’un tratto, uno di questi serpenti afferrò la propria coda e l’immagine volteggiò beffarda davanti ai miei occhi… mi risvegliai come colpito da una folgore.” e la struttura molecolare cercata fu scoperta.

Ciò dimostra che la visione chiaroveggente degli elementi chimici forse potrebbe fornire la chiave di nuove e più importanti scoperte.

Le scoperte attuali confermano che… (8)

Sarà bene tenere presente che la scienza ufficiale, nella ricerca delle particelle subatomiche, è giunta con Rubbia alla scoperta dei bosoni; pertanto è probabile che nell’avvicinamento a massa zero, le particelle parlino lo stesso linguaggio della complessa rete eterico-pranica.

E. Lester Smith (Ed. T.P.H. London. membro dell’Accademia Britannica delle Scienze, nel suo libro ‘Occult Chemistry’ Re-evaluated, fa il punto sul libro Chimica Occulta di A. Besant e Leadbeater, che si riporta al 1895, in base alle più recenti acquisizioni della fisica nucleare. Questo, in particolar modo, alla luce dell’epopea di S.M. Philips dal titolo Extransensory Perceptions of Quars.

Besant e Leadbeater, già nell’anno citato, avevano pubblicato sulla rivista Lucifer e descritto la costituzione degli atomi di idrogeno, ossigeno ed azoto, unendovi i relativi diagrammi, secondo come si presentava loro mediante la vista chiaroveggente. La descrizione urtò a quel tempo contro la scienza ufficiale che non si preoccupo di verificarne la veridicità con accertamenti sperimentali. In particolare i due scopritori affermavano che l’atomo di idrogeno è composto da 18 particelle sub-atomiche.

Soltanto nel 1963 Gell, Mann e Zweig, formularono la teoria dei quarks; ulteriori sviluppi di questa teoria portarono ad ipotizzare che ogni protone consiste in un tripleto di tre particelle Quarks e, nel doppio nucleo, di 18 subquarks.

Note.

Possessione. La possessione si riferisce all’invasione del corpo e della mente di un essere umano da parte di disincarnati, ossia dagli spiriti di coloro che sono morti e che ora sono capaci di muoversi in una dimensione nuova.
L’ossessione differisce dalla possessione in quanto la mente è tormentata da un’idea intensificata da un’emozione. Nella possessione la personalità è invasa da una personalità estranea e viene controllata da essa completamente o in parte, sempre o di quando in quando.

Riferimenti Bibliografici

  • 1. Mons. C.W. Leadbeater, The science of the sacraments, pp. 588-589.
  • 2. Max Heindel, La Cosmogonia dei Rosacroce.,
    Edizioni Il Cigno, Peschiera del Garda (VE), 1996.
  • 3. Leo e Viola Goldmen, Amore e Saggezza, p. 74.
    Edizioni Syntesis, Pinasca (TO), 1996.
  • 4. Ibid., p. 74.
  • 5. Mons. C.W. Leadbeater, La chiaroveggenza.
  • 6. Ibid., p.
  • 7. G. Jinarajadasa, Il Mistero della vita e della forma.
    Editrice Libraria Sirio, Trieste, 1977.
  • 8. Scritto di E. Bratina, 1983. Citato in Scienza e Paraspicologia – Psicologia ed Esoterismo, di Giovanni Briatore,
    Edizioni Età dell’Acquario, Bresci Editore.
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