Le analisi hanno mostrato che i volontari che avevano assunto il frullato di frutto presentavano, dopo un’ora dall’assunzione, un valore doppio di acido salicilico; inoltre, anche l’interleuchina 6, ossia la sostanza che indica la presenza di un’infiammazione, era scesa o comunque non presentava rialzi. Questi valori rimangono stabili fino a tre ore dopo rispetto al momento dell’assunzione. Invece, nel gruppo che ha assunto l’acqua col fruttosio non si sono verificati risultati simili. I ricercatori hanno evidenziato che i risultati positivi sono anche influenzati dagli altri composti presenti nelle pesche, e più in generale nella frutta; ci si riferisce, in particolare, alle vitamine e agli antiossidanti. Questo significherebbe che consumare determinati alimenti, come per esempio la frutta e le spezie potrebbe aiutare a debellare il mal di testa in modo naturale, senza dover ricorrere ai farmaci. Infatti, i prodotti farmaceutici indicati per trattare questo tipo di problemi vengono assorbiti sotto forma di acido salicilico che potrebbe essere sostituito dai salicilati presenti nei prodotti della natura. L’acido salicilico, oltre a combattere il mal di testa, è un antinfiammatorio molto impiegato anche per curare alcune patologie dell’apparato cardiocircolatorio. Gli scienziati stanno studiando i salicilati anche perché potrebbe avere un ruolo nella prevenzione di alcune gravi patologie, come i tumori. Infatti, in alcune parti del mondo dove le spezie sono molto impiegate, la percentuale di persone colpite da carcinoma è nettamente inferiore, rispetto ad altri Paesi. Queste sostanze quindi avrebbero numerose virtù e potrebbero essere indicate per la cura di stati infiammatori e anche per il mal di testa. L’infiammazione è responsabile di numerose patologie ecco perché riuscire a contrastarla potrebbe una grande importanza preventiva.