L’Ue supplica gli Usa di venderle petrolio e gas. Ma gli Usa sono importatori netti di idrocarburi e potranno cederli all’Europa solo a carissimo prezzo
Balle. Idiozia pura. Gli Usa non hanno nè petrolio nè gas da vendere. Soprattutto, se ce li venderanno lo faranno solo a caro, carissimo prezzo.
Idem per il gas. Gli Stati Uniti ne sono importatori netti. Qui sotto c’è il collage riassuntivo delle due tabelle diffuse il 30 giugno scorso dalla stessa Eia, e relative all’esportazione e all’importazione di gas negli Usa. Non c’è santo: gli Usa dipendono dall’estero anche per il gas.
Le nostre spese, consistono nel fatto che il gas americano (se e quando arriverà, e magari si tratterà di gas canadese importato e ri-esportato dagli Usa) sarà molto più caro di quello russo. Bisogna liquefarlo, portarlo via nave ad un rigassificatore europeo, trattarlo affinchè, da liquido, torni ad essere gas. Il quotidiano della P.A. ha fatto i conti:
I prezzi di esportazione del gas USA liquefatto hanno raggiunto nell’aprile 2014 (dati EIA) il valore di 0,60 dollari a metro cubo, contro il prezzo di acquisto del gas russo che si aggira intorno a 0,35 dollari a metro cubo. Al prezzo di esportazione va aggiunto però nel caso del gas statunitense il costo di trasporto sulle navi LNG e il costo di rigassificazione
Traduzione: pur di fare un piacere agli affaristi del fracking statunitense, l’Unione Europea è disposta a raddoppiare le bollette del gas pagate dai suoi cittadini.