Ci battiamo per la salvaguardia dell’ambiente piuttosto che per la sua distruzione. Siamo quelli che ancora si emozionano davanti al tramonto, che gioiscono davanti un fiore che sboccia e che si incuriosiscono davanti ad un insetto mai visto prima. Siamo quelli che vivono per scelta e non per caso. Abbiamo scelto di essere utili invece di essere utilizzati.
Usiamo la permacultura per progettare spazi ecosostenibili e coltiviamo la terra in maniera naturale, come si è fatto per millenni. Non cospargiamo i campi di veleni ma nutriamo le piante con il letame. Preferiamo le consociazioni tra le piante alle monocolture. Recuperiamo le varietà di piante antiche soppresse dai mercati globalizzati e ne custodiamo i semi.
Non coltiviamo per produrre soldi, noi coltiviamo un futuro sostenibile e nello stesso tempo otteniamo cibo biologico altamente nutriente e di prima qualità.
Per procurarci ciò di cui abbiamo bisogno, quando è possibile, preferiamo usare le monete locali, il baratto, il dono, l’intercambio di conoscenze ed esperienze piuttosto che l’euro. La natura è generosa ed abbondante e le produzioni che eccedono il nostro fabbisogno preferiamo venderle ai gruppi di acquisto solidali e nei mercatini locali, dove viene riconosciuto il giusto valore dei nostri prodotti, piuttosto che nei grandi mercati globali dove la preziosità del nostro lavoro viene sminuita a vantaggio del profitto delle grandi multinazionali.
Usiamo internet per fare rete ed organizzarci con associazioni di volontariato (WWOOF, HELPX, THE POOSH etc.). Ristrutturiamo e ripopoliamo borghi abbandonati, formiamo comunità e gruppi di acquisto terreni (GAT). Costruiamo ecovillaggi e portiamo avanti progetti di agricoltura sociale, perché sappiamo che la collaborazione e la cooperazione funzionano molto meglio della competizione.
Preferiamo raccogliere ed usare l’acqua piovana che cade sui nostri tetti, invece di canalizzarla e disperderla nella rete fognaria. Limitiamo l’uso dell’acqua dell’acquedotto piena di cloro, fluoruri e a volte anche arsenico.
Ci basiamo sulle più moderne conoscenze scientifiche e limitiamo l’uso dell’elettricità della rete. Cerchiamo di produrre l’energia di cui abbiamo bisogno con il fotovoltaico, l’eolico e la biomassa.
Siamo circondati dalle “erbacce”, noi le chiamiamo biodiversità e pensiamo che siano una preziosa risorsa e non una “porcheria” da sopprimere con il diserbante.
Non compriamo in farmacia le copie sintetiche dei principi attivi naturali ma andiamo nel bosco e nei prati a raccogliere piante medicinali che contengono i principi attivi originali e che madre natura ci offre gratuitamente.
Non possediamo una televisione, non ci interessa guardarla. Usiamo i computers e siamo aggiornati ed informati. Preferiamo passare la serata davanti a un fuoco e una chitarra piuttosto che rimbambirci davanti alla tv.
Produciamo pochissimi rifiuti, ci piace riciclare e riutilizzare. Cerchiamo di essere creativi e di trasformare i rifiuti in risorse, l’argilla e il legno in oggetti utili e funzionali.
Non abbiamo bisogno di dare un senso alle nostre vite esprimendole in termini di consumo.
Non abbiamo bisogno di fare shopping per sopprimere la noia e quel senso di vuoto comune alla maggior parte degli occidentali… la nostra vita ha un senso e basta!
“Le persone non stanno più a piedi nudi sulla terra. Le loro mani si sono allontanate dall’erba e dai fiori, non guardano il cielo e sono sordi ai canti degli uccelli, le loro narici sono diventate insensibili a causa dei fumi dei tubi di scappamento, le loro lingue e il palato hanno dimenticato i sapori semplici della natura. I cinque sensi si sono sviluppati isolati dall’ordine naturale delle cose. La gente si è allontanata due o tre scalini dall’essere davvero umani. Il vero godimento e le delizie dell’uomo erano un estasi naturale. Questo esiste solo nella natura e svanisce lontano dalla terra. Un ambiente naturale non può esistere fuori dalla natura e così l’agricoltura dovrebbe essere il fondamento della vita. Il ritorno della gente al campo per coltivare la terra e creare villaggi di esseri umani veri è il cammino da seguire per la creazione di città e nazioni ideali.” Masanobu Fukuoka.
Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, noi costruiamo mulini a vento. Siamo quelli che hanno scelto di rioccupare le campagne e rivalorizzare l’ambiente rurale. Siamo gli ultimi “alieni” arrivati su questo pianeta. Siamo quelli che stanno costruendo l’alterrnativa anche per te…
Per i tuoi figli, per i tuoi nipoti e anche per te che scendi in piazza a protestare contro il sistema ma poi non cambi nemmeno una virgola del tuo stile di vita consumista e capitalista.
Siamo quelli che hanno scelto di fare, prima di parlare…
Siamo quelli che chiamano i Neorurali.