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Da disoccupati si ha tanto tempo per pensare …

Quando si è disoccupati si ha tanto tempo per pensare. Il cervello si attorciglia su se stesso. La mente vaga tra velleità e vane speranze. Mettere inserzioni, inviare curricula in ogni dove, passare ore sui social network, pur di non restare fermi, pur di non subire passivamente la sorte disgraziata. Penso anche che forse sia giunto il momento per fare quello che avrei voluto fare da tanto tempo:… scrivere un libro. Ho cambiato tante volte posto di lavoro, e tutte le volte sono stata fortunata a trovare il successivo. Ma adesso la storia è diversa. A 46 anni è subentrata una certa stanchezza nel cercare. Probabilmente è arrivato il momento di fare della mia vita, intensamente ricca di insidie, un’opera d’arte. Ci vorrebbe un’operazione di maieutica. Qualcuno che mi aiuti a tirare fuori il mio mondo emotivo, che se ne sta sacrificato in un luogo nascosto. Penso che molti disoccupati come me ora si trovino nella stessa situazione. Non saper che strada prendere. Forse la soluzione risiede davvero dentro ognuno di noi. Forse è vero che la crisi risveglia la fantasia e la creatività. Forse inventarsi un lavoro significa proprio questo, cioè riscoprire le attitudini e le qualità che abbiamo sempre trascurato. Un momento di difficoltà che si trasforma in opportunità. E’ bello crederci, e non come ad una favola, ma come ad un miracolo che con la nostra forza possiamo rendere possibile.

 

DI GIOVANNA GALASSO
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