Legalizzare la cannabis in Italia porterebbe 100 milioni di risorse e 10mila detenuti in meno

cannabis soldi businessCon la bocciatura della Fini-Giovanardi il peso sul sistema carcarario della repressione dei consumi e del piccolo spaccio di droghe leggere è già diminuito sensibilmente.
Lo si apprende dal “11° rapporto sulle condizioni di detenzione” pubblicato dall’associazione Antigone: nel 2014 i detenuti a causa della legislazione sulle droghe sono diminuiti di quasi 10mila unità rispetto al 2010. Ed ora Antigone rilancia con delle stime volte a calcolare l’impatto positivo di una possibile legalizzazione.

MENO SI PERSEGUONO I CONSUMATORI E PIU’ RISORSE CI SONO PER PERSEGUIRE LE MAFIE. Nel 2014 i detenuti in violazione della legge sulle droghe sono stati 18.946 ossia il 15,1% della popolazione carceraria totale. Questi ultimi erano 26.160 nel 2012 e ben 28.199 nel 2010, quando rappresentavano oltre il 30% dei detenuti complessivi. In quattro anni c’è stato quindi un calo di ben 9.253 detenzioni per motivi di droga. Un calo prodotto dall’allentamento delle pene previste per i reati connessi a coltivazione e spaccio di droghe leggere derivante dall’abrogazione della legge Fini-Giovanardi. Nello stesso periodo sono invece aumentati i detenuti accusati di criminalità organizzata, passati dai 5.227 del 2008 ai 6.903 del 2014. Secondo Antigone si tratta di un dato che dimostra come diminuendo la repressione contro i piccoli reati connessi alle droghe, e quindi assolvendo i Pm da centinaia di procedimenti a carico di semplici consumatori e piccoli spacciatori, si liberino importanti quote di tempo e risorse che magistratura e forze di polizia possono impiegare per reprimere con maggior efficacia la criminalità organizzata.

ORA E’ TEMPO DI PROCEDERE DECISI VERSO LA LEGALIZZAZIONE. Il rapporto di Antigone si occupa anche di fare una stima degli effetti che la legalizzazione potrebbe sul sistema italiano. La legalizzazione porterebbe “risparmi immediati dello Stato fino a 100 milioni di euro (dato che comprende gli introiti della tassazione, la riduzione dei costi del sistema repressivo e penitenziario). Secondo alcune rivelazioni in Italia vi sono circa 4 milioni di consumatori di cannabis, calcolando una stima per difetto di 100 euro investiti in cannabis per ogni consumatore tassati al 20% si arriverebbe facilmente ad un introito fiscale di 80 milioni di euro l’anno”. Inoltre la legalizzazione produrrebbe: “Almeno altri 10 mila detenuti in meno, una riduzione dei reati connessi al divieto di consumo e una riduzione contestuale dei guadagni delle mafie”. Per questo Antigone invita le istituzioni a considerare che “ciò che sta accadendo negli Stati Uniti deve essere per noi un esempio. La legalizzazione della cannabis negli stati del Colorado e di Washington ha portato oltre 800 milioni di dollari di nuovi introiti fiscali. Inoltre vi sono i minori costi derivanti dalla detenzione in calo, sono diminuiti del 4% i reati connessi, e non sono aumentati gli incidenti stradali”.

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