La Storia Di Salagrama Sila ….

Sila63Questo articolo è tratto da un libretto compilato da Padmanabha Goswami, discendente diretto di Srila Gopala Bhatta Goswami e attuale responsabile del tempio originale di Sri Sri Radha Ramana a Vrindavana. Le informazioni raccolte nel libretto sono state tradotte dal sanscrito in inglese da Padmanabha Gosvami principalmente dal capitolo sugli salagrama-sila dello Sri Hari-bhakti-vilasa, compilato da Sri Gopala Bhatta Goswami, discepolo di Sri Caitanya Mahaprabhu.
E’ importante considerare che la traduzione è ampiamente letterale e contiene riferimenti ed espressioni tipici della letteratura vedica indiana medioevale. Invitiamo quindi i nostri lettori a compiere personalmente il necessario lavoro di adattamento culturale alle espressioni e ai valori moderni. Per quanto riguarda la forma letteraria, desideriamo offrire ai nostri lettori qualche precisazione.
Generalmente i devoti sono abituati a sentir dire o a dire “la salagrama sila”, sia perchè in italiano di solito le parole che finiscono con la A sono femminili, sia perchè in italiano la parola “pietra” è femminile. Mi sembra però che questo ragionamento inconscio sia piuttosto sbagliato, e rischi di creare dei problemi di comprensione spirituale. Infatti, quando si parla di salagrama-sila si parla di Krsna stesso, Sri Visnu, che per definizione è il Purusa supremo. Se osservate la versione originale inglese scritta da Padmanabha Goswami, vi accorgerete che ogni volta che viene menzionato indirettamente lo sila, viene usato un pronome personale o un aggettivo possessivo maschile (He, Him, His), sebbene in inglese la parola “stone” (pietra) viene definita neutra, e come tale riceve l’applicazione del pronome personale o aggettivo possessivo neutro (it, its). Credo infatti che sottolineando l’identità spirituale dello sila con il Parama Purusa stesso, anche discorsivamente con l’uso di un semplice articolo, possa aiutarci ad applicare più profondamente e più quotidianamente la nostra comprensione della filosofia Vaisnava.

Dal punto di vista ortografico, è stato scelto di rispettare le regole fonetiche dell’italiano che governano la lettera che deve precedere il suono “sc”. Come nelle parole “sci”, “scenario”, “sciupio”, “scippo”, “scioglimento”, e “scialare” eccetera, la parola “salagrama” e la parola “sila” richiedono gli articoli (maschili) lo, gli, e i loro composti dello, allo, nello, e relativi plurali degli, agli, negli. Naturalmente il suono “s” della lingua sanscrita è più assimilabile al suono “sc” italiano che ad altri suoni della stessa lingua, perciò è necessario, corredando con articoli e preposizioni articolate le parole sanscrite che iniziano per “s”, come “Srimad-Bhagavatam”, “Siva-lingam”, “Santi-parva”, “Skanda Purana”, “sraddha”, ecc., seguire questa semplice regola.

I lettori interessati ad approfondire l’argomento sono invitati a corrispondere in inglese con l’autore, discendente diretto di Sri Gopala Bhatta Gosvami e responsabile del tempio originale di Sri Sri Radha Ramana a Vrindavana:

Padmanabha Goswami
Shanti Kutir
Sri Sri Radharamana Temple
Vrndavana U.P. 281121
India
Telefono: (05664) 8232
Prefazione di Padmanabha Goswami
Raccogliendo riferimenti da vari Purana e altre Scritture vediche, Sri Gopala Bhatta Goswami ha cercato di risolvere le varie controversie e i dubbi in relazione allo salagrama-sila. In questa traduzione abbiamo umilmente cercato di presentare attentamente ai nostri lettori le molte testimonianze da lui raccolte dai differenti Purana.

Dopo la scomparsa di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, l’Acarya fondatore della Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna, molti devoti hanno cominciato l’adorazione (puja) dello salagrama-sila. Così nel corso degli anni, i devoti sono venuti da noi con numerose domande sia sul salagrama-sila che sullo dvaraka-sila. Un devoto portò una pietra nera e lucente che aveva trovato nel mare, e voleva sapere se poteva trattarsi di uno salagrama-sila. Ma secondo il Gautamiya Tantra, una pietra che proviene da un luogo che non sia il fiume Gandaki del Nepal non può mai essere uno salagrama-sila. Abbiamo risposto a un altro dubbio, spiegando che non si deve fare l’errore di pensare che, essendo di colore bianco, il dvarakasila può essere accettato come la forma d Radharani.

A causa di una conoscenza insufficiente, è possibile che i devoti commettano qualche aparadha. Così ora, che per la prima volta nella mia vita cerco di scrivere un libro, è mio sincero desiderio fornire ai devoti tutte le informazioni possibli riguardo allo salagrama-sila.

Prima di andare in occidente a predicare, per diversi anni Srila Prabhupada fu molto amico di Sri Visvambhara Goswami, un acarya nella linea di Gopala Bhatta Goswam. Srila Prabhupada visitò il tempio di Radharamana molte volte ed era ben impressionato dal servizio alla Divinità. Più tardi Srila Prabhupada commentò spesso con i suoi discepoli che avrebbero dovuto imparare dall’alto livello dell’adorazione alla Divinità e dell’etichetta Vaisnava del tempio di Radharamana.

Dopo aver letto questo libro qualcuno potrebbe chiedersi che necessità ci sia di adorare la Divinità nel tempio, dato che Sri Hari risiede sempre nello salagrama-sila. Sarebbe già sufficiente adorare il proprio salagrama-sila. In risposta, possiamo dire che la Divinità nel tempio attrae il cuore dei devoti, perciò è sempre dovere dei devoti adorare la Divinità nel tempio.

Sono molto riconoscente a mia moglie, Srimati Saroj Goswami, e a Sri Astaratha Prabhu, che mi hanno dato una grande ispirazione a compiere quest’opera. Desidero anche offrire i miei sentiti rigraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato per pubblicare il libro originale in lingua inglese e diffondere queste informazioni sull’adorazione dello Salagrama shila.

Padmanabha Goswami
Sri Radharamana Temple
Vrndavana

1. Sri Radharamanaji, la Divinità che Si è manifestata da sola
da uno Salagrama Shila

Radha Ramana 21

Mentre il Signore Caitanya Mahaprabhu stava viaggiando nell’India meridionale, passò i quattro mesi della stagione delle piogge chiamata Caturmasya a Sri Rangam nella casa di Vyenkata Bhatta, il capo sacerdote del tempio d Ranganatha. Suo figlio, Sri Gopala Bhatta, ebbe allora l’occasione di servire il Signore fino a sua piena soddisfazione. Compiaciuto dalla sua devozione, Sri Caitanya gli diede l’iniziazione e gli ordinò di recarsi a Vrndavana dopo la scomparsa dei suoi genitori. Là sarebbe dovuto rimanere con Rupa e Sanatana a dedicarsi al bhajana e a scrivere libri. All’età di trent’anni, dopo la morte dei suoi genitori, Gopala Bhatta partì per Vrndavana. Quando Sri Caitanya seppe che Gopala Bhatta Goswami era arrivato a Vrndavana e aveva incontrato Sri Rupa e Sanatana Goswami, ne fu molto contento. In quel periodo Mahaprabhu aveva già visitato Vrndavana. Benchè Rupa e Sanatana fossero andati a trovarLo a Puri, Gopala Bhatta non era mai stato invitato. Comprendendo la sua delusione, Sri Caitanya gli mandò attraverso Rupa e Sanatana il Suo personale asana e un Suo vestito, che possono ancora essere visti durante alcune speciali feste nel tempio di Radharamana.

Più tardi, quando Gopala Bhatta seppe della scomparsa di Mahaprabhu, sentì una profonda separazione dal Signore, poichè era stato in Sua compagnia soltanto quando era un bambino. Una notte Sri Caitanya gli apparve in sogno e gli disse, “Se vuoi il Mio darsana, fai un pellegrinaggio in Nepal.” In Nepal, Gopala Bhatta visitò il fiume Gandaki. Dopo aver fatto il bagno, riempì il suo vaso per l’acqua e rimase sorpreso nel vedere che vi erano entrati alcuni salagrama-sila. Svuotando il vaso, lo riempì nuovamente, soltanto per trovare che gli sila erano rientrati nel suo vaso. Di nuovo svuotò il vaso, e quando lo riempì per la terza volta ci trovò ben dodici salagrama-sila. Pensando che un simile avvenimento doveva essere una speciale misericordia del Signore, decise di portare quegli sila con sè a Vrndavana.

Un giorno, dopo essere tornato a Vrndavana, Gopala Bhatta fu avvicinato da un ricco devoto che voleva offrirgli dei vestiti e degli ornamenti per la sua Divinità. Gopala Bhatta gli disse che lui adorava soltanto uno salagrama-sila, perciò sarebbe stato meglio portare quelle cose a qualcun altro che adorava una Divinità e che le poteva usare. Per combinazione, quel giorno era Nrsimha-caturdasi, e meditando profondamente su quell’avvenimento, Gopala Bhatta ricordò il modo in cui il Signore Nrsimhadeva Si era manifestato da una colonna di pietra. Allora cominciò a pregare il Signore, “O Signore, Tu sei molto misericordioso e soddisfi i desideri dei Tuoi devoti. Io desidero servirTi nella Tua forma completa.” Pieno di estasi, lesse i capitoli dello Srimad-Bhagavatam che raccontano i divertimenti di Sri Nrsimhadeva, e poi andò a riposare. Quando si svegliò la mattina dopo, vide che uno dei dodici salagrama, il Damodara-sila, Si era manifestato come Radharamana. Oggi, mentre scrivo questo libro nel 1992, ricorre il 450° anniversario della Sua apparizione.

radharamanji

Immediatamente andò a chiamare Rupa e Sanatana e tutti gli altri devoti. Tutti furono meravigliati dalla bellezza di Sri Radharamanaji. Commentarono che dai piedi alla vita aveva la forma di Sri Madana-Mohanaji, che il Suo petto era come quello di Sri Gopinathaj e che aveva il volto di luna di Sri Govindadeva. Poi con le benedizioni di tutti i Vaisnava, Gopala Bhatta Goswami cominciò ad adorare Sri Radharamanaji.

2. Le glorie dello Salagrama sila

SilaSalagrama

È scritto nel Gautamiya Tantra che semplicemente toccando uno salagrama-sila ci si libera dai peccati accumulati in milioni di nascite; che dire dunque di adorarLo! Attraverso lo salagrama-sila si ottiene la compagnia del Signore Hari.
Il Magha-mahatmya del Padma Purana descrive le glorie dello salagrama-sila nei molti versi seguenti. Adorando il Signore Hari nello salagrama-sila decorato da cakra, si ottiene costantemente il merito di compiere mille sacrifici Rajasuya. Anche una persona attaccata al concetto del Brahman senza forma menzionato nel Vedanta svilupperà attaccamento per i devoti del Signore se adora uno salagrama-sila. Così come sfregando due bastoncini di legno si risveglia il fuoco che vi è addormentato dentro, così con l’adorazione costante dello salagrama-sila Si manifesterà il Signore Visnu. Persino i peccatori che non hanno alcuna qualificazione per il compimento di attività virtuose sfuggiranno alla dimora di Yamaraja (il signore della morte) se adorano lo salagrama-sila.
L’adorazione dello salagrama-sila soddisfa Sri Visnu più dell’adorazione della Sua forma della Divinità insieme a Laksmiji nel tempio. Adorando Sri Hari nel cakra di uno salagrama-sila si ottiene lo stesso beneficio del compimento del sacrificio agnihotra, e della distribuzione in carità della Terra intera con tutti i suoi oceani. Il più degradato tra gli uomini, coperto da lussuria, collera, e avidità, raggiungerà la più alta dimora del Signore Supremo Hari adorando lo salagrama-sila. Chi adora lo salagrama-sila come Govinda non cadrà mai dai pianeti celesti, fino alla fine dell’universo.
Persino senza servire i luoghi santi, distribuire la carità, compiere sacrifici, o studiare le scritture, le persone che si limitano ad adorare uno salagrama-sila otterranno comunque la mukti. Adorando Sri Krsna in uno salagrama-sila, persino un grande peccatore si libera dalla paura di dover risiedere nel più profondo inferno e di rinascere come insetto o come animale. Ma se un brahmana adeguatamente iniziato ed erudito nei mantra prescritti compie la puja dello salagrama-sila, senza alcun dubbio raggiungerà la dimora trascendentale del Signore Hari. Nel Kali-yuga, se un devoto offre con un sentimento di sottomissione e affetto un bagno, dei fiori, delle lampade, del cibo, preghiere e kirtana con una musica dolce per il piacere trascendentale del suo salagrama-sila, godrà eternamente di una sublime felicità spirituale in compagnia del Signore Supremo. Semplicemente adorando un solo salagrama-sila, una persona ottiene lo stesso beneficio del vedere o adorare migliaia di siva-linga. Dovunque il Signore Kesava risieda come salagramasila, tutti gli dei, demoni, yaksa e i quattordici bhuvana (mondi) sono anch’essi presenti. Una cerimonia sraddha compiuta di fronte allo salagrama-sila soddisferà molte generazioni di antenati e garantirà loro la residenza a deva-loka per centinaia di giorni di Brahma (kalpa).
La zona all’interno di un raggio di 24 miglia (38 km.) dal luogo dove viene adorato uno salagrama-sila viene considerato un luogo sacro (tirtha). Il risultato del japa, della carità, dei sacrifici, o di qualsiasi altra attività religiosa compiuta in quest’area sarà moltiplicato milioni di volte. Se qualcuno muore in un raggio di due miglia (3 km.) da uno salagrama-sila, anche se era un uomo di bassa nascita, proveniente da un luogo peccaminoso, andrà diritto a Vaikuntha. Donare uno salagramasila è la forma migliore di carità, uguale come risultato al donare la Terra intera con tutte le sue foreste, montagne e tutto il resto.

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L’apparizione di Salagrama e Tulasi
Presentiamo qui la seguente storia dell’apparizione di Salagrama e Tulasi, tratta dal Brahma-vaivarta Purana. Si tratta in realtà di una descrizione molto elaborata, ma noi l’abbiamo riassunta. Un tempo viveva un re chamato Vrsadhvaja che, pur essendo apparso in una dnasta di virtuosi re Vaisnava, era strettamente devoto al Signore Siva. Non aveva fede in Sri Visnu o in altri esseri celesti, e arrivò persino a criticare l’adorazione di Sri Visnu. Osservando il comportamento offensivo di Vrsadhvaja, Suryadeva lo maledisse a perdere tutte le sue ricchezze e il suo potere. Di conseguenza, lui e due generazioni dei suoi discendenti divennero poveri, fino all’apparizione di Dharmadhvaja.
Dharmadhvaja e sua moglie adorarono Laksmidevi con grande devozione per ottenere il suo favore, e così un’emanazione plenaria di Laksmi entrò nel grembo della moglie. A Kartika Purnima, in un momento caratterizzato da molti segni propizi, la moglie di Dharmadhvaja, Madhavi, diede alla luce una bambina bellissima, che era decorata con tutti segni della fortuna e che crebbe fino a diventare una ragazza di bellezza squisita, senza mai invecchiare oltre i sedici anni. La sua bellezza rapiva la mente e il cuore di tutti, e pochè era impossibile paragonarla con qualcun’altro, divenne conosciuta come Tulasi (senza pari). Tulasi lasciò la casa e andò a Badri-van dove si dedicò a grandi austerità nell’intenso desiderio di ottenere il Signore Narayana stesso come sposo. Soddisfatto dalle sue austerità, Brahmaj apparve davanti a lei e chiese che cosa desiderasse. Tulasi gli spiegò, “Nella mia vita precedente, ero una gopi di nome Tulasi. Grazie alla mia meravigliosa fortuna, avevo potuto diventare l’amata servitrice del Signore Krsna. Un giorno, nel rasa-mandala, Radharani si arrabbiò e mi maledisse a nascere sulla Terra in mezzo agli esseri umani. Così, lasciando il mio corpo divino, sono nata sulla Terra in questa forma attuale. Ora desidero la benedizione di ottenere Sri Narayana come mio sposo.”
Il Signore Brahma rispose, “C’è un ragazzo di nome Sudama, che è stato anche lui maledetto da Radharani a nascere sulla Terra. A causa di questa maledizione è nato in una famiglia di demoni, ed ora è famoso sulla Terra come Sankhacuda. Ha compiuto grandissime austerità per ottenere alcune benedizioni e averti come sua moglie. Così in questa vita diventerà tuo marito per qualche tempo. Più tardi, per l’influenza del lila tu maledirai il Signore Narayana, ma accettando questa maledizione, Sri Narayana diventerà tuo marito. Sri Visnu ti amerà più della Sua stessa vita, e senza la tua presenza qualsiasi puja sarà inutile. Grazie alla mia benedizione, diventerai la divinità che presiede a tutte le piante, e godrai liberamente di una felicità senza limiti, costantemente in compagnia di Sri Visnu.” Sankhacuda, dopo aver ricevuto le benedizioni che desiderava dal Signore Brahma, insieme a uno scudo protettivo (kavaca) di buon auspicio, arrivò a Badri-van dove incontrò Tulasi. Mentre stavano conversando tra loro, apparve il Signore Brahma, che disse, “Sankhacuda, ti prego di accettare questa fanciulla come tua sposa.” Rivolgendosi a Tulasi le disse, “Dopo la morte di Sankhacuda, otterrai Sri Visnu come tuo marito.”
L’altra benedizione che Sankhacuda aveva ricevuto dal Signore Brahma era che finchè la fedeltà di sua moglie non fosse stata violata, nessuno sarebbe stato capace di ucciderlo. Così diventò estremamente arrogante, e cominciò a terrorizzare tutti gli esseri celesti e gli esseri umani. Gravemente afflitti dalle aggressioni di Sankhacuda, gli esseri celesti andarono dal Signore Siva e lo pregarono d proteggerli. Allora il Signore Sankara andò con loro e cominciò personalmente a combattere contro Sankhacuda. Nel frattempo, Sri Visnu aveva escogitato un piano per distruggere la fedeltà di Tulasi. Mentre il Signore Siva e Sankhacuda erano impegnati in un feroce combattimento, Sri Hari nella forma di un brahmana arrivò sul campo di battaglia, e disse a Sankhacuda: “Ti prego di dare il tuo kavaca in carità a me, che sono un brahmana.” Allora Sankhacuda Gli diede immediatamente il suo kavaca in carità. Questo stesso Sri Hari, prendendo l’aspetto di Sankhacuda, andò da Tulasi. Ingannandola in questo modo, cominciò a godere con lei come se fosse suo marito, e così infranse la sua fedeltà. Il Bhavisya Purana sottolinea ripetutamente che certamente Sri Visnu non ha agito male in questo riguardo. Sri Visnu voleva mantenere la benedizione data dal Suo devoto Brahma a Sankhacuda, e allo stesso tempo voleva proteggere gli esseri celesti e i devoti. A questo scopo aveva creato questo particolare divertimento che ha l’aspetto di un comportamento inappropriato. In realtà, essendo l’emanazione plenara di Laksmidevi, Tulasi è la sposa di Sri Visnu.
In quello stesso momento Sankaraji uccise Sankhacuda sul campo di battaglia. Quando Tulasi comprese tutto quello che era successo disse, “Con l’inganno hai spezzato la mia fedeltà e ucciso mio marito. Il tuo cuore è proprio di pietra! Ti maledico dunque a rimanere sulla Terra come una pietra!”
Sri Hari disse, “Per molti anni ti sei sottoposta a difficilissime austerità per raggiungerMi. Allo stesso tempo, anche Sankhacuda ha fatto grandi austerità per ottenerti. Come risultato delle sue austerità, ti ha avuto come moglie e adesso ha raggiunto Goloka. Ora tu otterrai il frutto delle tue austerità. Lasciando questo corpo mortale e prendendo una forma divina, tu resterai sempre con Me. Il tuo corpo attuale si trasformerà nel fiume Gandaki, e dai tuoi capelli cresceranno molte piante famose come Tulasi. Per soddisfare la tua maledizione, Io diventerò una pietra (salagrama-sila) e vivrò per sempre sulle rive del fiume Gandaki. I milioni di vermi che vivono in quel luogo adorneranno queste pietre con il segno del Mio cakra intagliandole con i loro denti affilati.” Da allora Sri Visnu cominciò a risiedere eternamente nelle acque del fiume Gandaki nella forma di pietre.
Il matrimonio di Salagrama e Tulasi

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Sri Vasisthaji disse, “Quello che ho ascoltato nei tempi antichi dal Signore Brahma riguardo al matrimonio di Tulasi, ora ve lo descriverò secondo ciò che è narrato nel Narada-pancaratra. Innanzitutto bisogna piantare Tulasi nella propria casa o nella foresta, e dopo tre anni si può celebrare il matrimonio. I momenti propizi in cui si può celebrare il matrimonio tra Salagrama e Tulasi sono i seguenti: quando il sole viaggia verso nord, quando Giove e Venere sorgono, nel mese di Kartika, dall’Ekadasi fino alla luna piena del mese di Magha, e quando le costellazioni sono propizie per i matrimoni, specialmente nel giorno di luna piena.
Innanzitutto bisogna organizzare il luogo del sacrificio (yajnakunda) sotto un baldacchino (mandapa). Poi dopo aver compiuto lo santi-vidhana, bisogna installare sedici dee, e celebrare la cerimonia dello sraddha per i propri antenati di sesso femminile. Bisogna chiamare quattro brahmana eruditi nei Veda e nominarne uno come il Brahma, uno come l’acarya, uno come il rsi, e uno come il sacerdote. Bisogna installare il vaso d’acqua di buon augurio (mangala-ghat) sotto il mandapa secondo i rituali Vaisnava. Poi bisogna posizionare un attraente salagrama-sila (Laksmi-Narayana). In seguito bisogna celebrare il sacrificio della casa (grha-yajna), adorare le sedici dee, e compiere la cerimonia dello sraddha.
Al crepuscolo bisogna installare una Divinità d’oro di Narayana e una murti d’argento di Tulasi, a seconda dei propri mezzi. Con il vasa-santa mantra bisogna legare insieme due stoffe, con lo yadavandha mantra bisogna legare ai polsi i braccialetti del matrimonio (kangana), e con il kò dat mantra il matrimonio viene consacrato. Poi la persona che esegue l’offerta (cioè che ospita il sacrificio), insieme con l’acarya, il rsi e gli altri devono fare nove offerte nello yajna-kunda. Dopo aver completato questi riti di matrimonio, il saggio gurudeva dovrebbe offrire un sacrificio secondo i rituali Vaisnava cantando, “Om namo bhagavate kesavaya namah svaha.”
La persona che esegue l’offerta, insieme con la moglie, gli amici e i parenti dovrebbe poi eseguire parikrama per quattro volte attorno a Tulasi e allo salagrama-sila. Poi tutti dovrebbero recitare le seguenti preghiere di fronte allo yajna-kunda:
– satkunbha-sukta,
– pavamani-sukta,
– sakti-kadhyaya,
– nava-sukta,
– jiva-sukta e
– vaisnava-samhita.

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Dopodichè le donne dovrebbero suonare conchiglie e altri strumenti simili, cantare canzoni di buon auspicio, e recitare il mangalacarana. Poi bisogna eseguire il sacrificio finale (purnahuti), e poi l’abhiseka. Bisogna donare un bue al Brahma; una mucca, un abito e un letto all’acarya, e un abito al rsi. A tutti deve essere offerto il daksina.
Installando così Tulasi Devi bisogna incominciare ad adorarla regolarmente insieme a Sri Visnu. Chiunque assiste al matrimonio di Tulasi Devi vedrà eliminati tutti i peccati della sua vita. Chiunque con devozione pianta Tulasi, raccoglie le sue foglie, o la installa insieme a Sri Visnu otterrà la liberazione, la dimora di Sri Visnu e ogni varietà di piacere in compagnia di Sri Hari.

Sila31I risultati dell’adorazione dei differenti tipi di Sila
Il Gautamiya Tantra afferma che le pietre sacre conosciute come salagrama-sila si trovano soltanto nel fiume Gandaki in Nepal. Secondo lo Skanda Purana, questi salagrama-sila appaiono in diversi colori, forme, e con differenti segni. Possono essere nere, blu, gialli, biancastri, rossi come il sangue, o di colore bronzeo. Possono essere lisci, grinzosi, irregolari, molto rotondi, oppure a forma di rana. Possono essere senza segni, oppure segnati con un cakra, molti cakra, cakra piccoli, cakra spezzati, un cakra nel mezzo di un cerchio, oppure con un cakra attaccato all’altro. Alcuni salagrama-sila mostrano una grande bocca, e altri una bocca con gli angoli all’ingiù.

Lo Skanda Purana elenca i risultati positivi e negativi che derivano dal venerare differenti tipi di salagrama-sila. Adorare uno sila liscio porta mantra-siddhi (la perfezione nel canto del proprio mantra). Gli sila neri conferiscono fama, quelli sila gialli dei figli, gli sila biancastri distruggono i peccati, gli sila blu accrescono la ricchezza, e gli sila rossi portano le malattie. Gli sila grinzosi creano ansietà, gli sila irregolari danno povertà, e i sila sferiche accorciano la vita. Gli sila che non hanno alcun segno non danno alcun risultato. Se per sbaglio si adora uno sila con le qualità seguenti, si otterranno certamente delle sofferenze: gli sila di colore bronzeo, quelli irregolari, quelli rotti, quelli con un solo cakra o con troppi cakra, con cakra grandi, con un cakra circondato da un cerchio, con un cakra spezzato, con un cakra attaccato all’altro, con una bocca grande, o con la bocca all’ingiù.

L’Agni Purana elenca dversi tipi di salagrama-sila, che quando vengono adorati conferiscono sempre infelicità. Tra esse, quegli sila che hanno una bocca simile a quella di un serpente, uno sila rotto, uno con dei cakra opposti uno di fronte all’altro, con un cakra dentro un cerchio, uno sila con l’ombelico sporgente, uno sila dal colore bronzeo conosciuto come Nrsimha, uno sila con molte linee all’interno del cerchio, e uno sila non identificabile a causa dei segni troppo confusi.

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L’Agni Purana descrive anche molti salagrama-sila che conferiscono benedizioni a coloro che Li adorano con attenzione. Questi sila benevoli includono quelli che sono perfettamente lisci, di colore nero scuro, rotondi come una perla, naturali (non scolpiti a mano), o con un cakra dalla forma regolare. Il Varaha-sila, l’Ananta-sila, lo sila con un ombelico rientrante, il piccolo Vasudeva-sila che ha una bocca ben formata, gli sila a forma di frutto amalaki, o quelli che hanno una forma simile al palmo della mano (concavi sopra e convessi sotto) tutti conferiscono la perfezione. Un devoto del Signore Supremo dovrebbe adorare con attenzione il suo salagrama-sila preferito. In questo modo sarà benedetto sia in questo mondo che nel prossimo.

Per quanto riguarda gli salagrama-sila che portano sfortuna e tristezza menzionati prima, dobbiamo comprendere che questo vale soltanto per chi Li adora spinto da desideri materiali. Ma per chi è libero dai desideri materiali non c’è alcun pericolo nell’adorazione di questi sila. Così nel Brahma Purana il Signore Supremo Visnu afferma che nessuno sila che provenga dal posto dei salagrama-sila può essere infausto, che sia rotto, scheggiato, spezzato in due anche se ancora le due parti sono attaccate, o persino frantumato. Anche il Signore Siva conferma nello Skanda Purana che anche se uno sila è spezzato, scheggiato o rotto non avrà nessun effetto negativo, se viene adorato con attenzione e amore dal devoto. Afferma anche che il Signore Supremo Hari, insieme con la Sua divina consorte, Laksmi, vive nello salagrama-sila che ha soltanto il segno di un cakra, un cakra con un’impronta di piede, oppure soltanto un segno che assomiglia a una ghirlanda di fiori.

Alcuni acarya affermano che il migliore salagrama-sila è quello nero e liscio, mentre lo sila di colore rosso sangue è il peggiore. Ma in assenza di un tipo migliore di salagrama-sila si può adorare un tipo inferiore.

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Differenti caratteristiche degli Salagrama-sila
Nel Brahma Purana il Signore Narayana afferma, “O Brahma, Io risiedo eternamente nella forma dello salagrama-sila. Ascolta da Me i differenti nomi di tutte questi sila secondo i vari segni dei cakra che Li contraddistinguono.” Il Vasudeva-sila è di colore bianco, ha un aspetto molto attraente, e ha sul davanti due cakra di uguali dimensioni, ma spostati rispetto al centro. Il Sankarsana-sila è di colore rosso, con due cakra uniti in un lato, una parte frontale rotonda, ed è molto bello a vedersi. Quello sila giallo con piccoli cakra e una bocca molto grande con molti buchini all’interno è conosciuto come Pradyumna. L’Aniruddha-sila rapisce la mente con il Suo colore blu e la Sua forma naturalmente rotonda. Ha tre linee davanti alla bocca e il segno di un loto sulla schiena. Il Kesava-sila è di forma quadrata e conferisce grande fortuna. Uno sila nero con un cakra sull’ombelico rialzato è chiamato Narayana. Lo Hari-sila soddisfa tutti i desideri, conferisce moksa (la liberazione) e in particolare la ricchezza a chi Lo adora fedelmente. Ha una linea lunga, e una bocca che si apre verso l’altro, e posta direttamente nel centro. Il Paramesthi-sila è di colore rosso con il segno del loto e del cakra. Il Visnu-sila è estremamente attraente, ma creerà dei problemi se la Sua adorazione viene svolta da persone che non seguono strettamente il celibato. Nero e dalla forma simile a un frutto di bael, ha due grossi cakra con una grossa bocca nel lato posteriore.

In un altro passaggio è descritto che il Nrsimhadeva-sila con tre punti e il Kapila-sila con cinque punti hanno entrambi due grossi cakra. La Loro puja deve essere svolta esclusivamente da un brahmacari, e da nessun altro, altrimenti chi Li adora avrà un mucchio di problemi. Bisogna dunque rimanere strettamente casti durante la Loro adorazione. Quei Nrsimha o Kapila-sila che hanno due grossi cakra di colore marrone, e una linea che ricorda il loto sopra la bocca, e con vari cakra irregolari, danno la liberazione e la vittoria in battaglia. Nel Kartika Mahatmya del Padma Purana è detto che uno salagrama-sila che contiene i segni sopra menzionati, e in più ha una bocca grande, e molte linee come fili di zafferano è chiamato Nrsimhadeva.

Nel Brahma Purana è detto che il Varaha-sila ha un colore blu zaffiro, è di grosse dimensioni con tre linee, due cakra ineguali, due segni di sakti, ed è piacevole a vedersi. Secondo il Padma Purana il Varaha-sila ha per natura una forma simile a un cinghiale con cakra irregolari, molte linee, e conferisce a chi Lo adora il piacere materiale e la liberazione. Il Matsyasila, che dà le stesse benedizioni della Varaha, è descritto nel Brahma Purana come lungo, di colore dorato o bronzeo, e adornato da tre punti. Nello stesso testo è descritto lo salagrama-sila chiamato Kurma, rotondo con il lato posteriore convesso, di colore verde, e con il segno del gioiello Kaustubha. Il Padma Purana afferma che il Kurma-sila ha per natura la forma di una tartaruga ed è segnato con un cakra.

Sridhar Swmai Salagram

Lo Hayagriva-sila ha un segno dalla forma di una picca per elefanti, una linea vicino a un cakra, molti altri cakra, e il Suo lato posteriore è blu come una nuvola piena di pioggia. Un’altra Scrittura dice che lo Hayagriva-sila è blu, con il segno della picca per elefanti, cinque linee, e molti puntini. Il Padma Purana afferma che lo Hayagriva-sila ha una lunga linea con la forma di una bocca di cavallo e la Sua adorazione conferisce conoscenza. Un altro testo spiega che la Sua bocca è come quella di un cavallo, porta il segno di un loto, e in cima allo sila c’è il segno di una ghirlanda di semi di loto.

AG-Kurma-formation

Il Brahma Purana fornisce le descrizioni dei seguenti sila. Lo sila chiamato Vaikuntha ha un colore come di pietra preziosa, ha un solo cakra, una bandiera con tre angoli e delle bellissime linee come di loto sopra la bocca. Lo Sridhara-sila è nero e ha la forma di un fiore kadamba, ha cinque linee, e i segni di una ghirlanda di fiori. Un piccolo sila molto bello, con un cakra in cima e in fondo, che soddisfa tutti i desideri, è conosciuto come Vamana. Un secondo tipo di Vamana-sila è di forma rotonda, più piccolo di un ciottolo, di colore blu, e adornato di molte macchie. Lo Sudarsana-sila è nero, molto lucido, segnato con un cakra e una mazza sul lato sinistro, e da linee sulla destra. Il Padma Purana dice che ha molte linee a forma di cakra, e che soddisfa le aspirazioni di chi Lo adora.

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Nel Kartika Mahatmya del Padma Purana sono descritti tre tipi di Damodara-sila. Uno è sferico, ha il colore dell’erba durva (verde molto scuro, quasi nero), con un cakra nel mezzo, una piccola bocca e una linea gialla. Il secondo ha dei cakra in cima e sul fondo, una piccola bocca, e una lunga linea nel mezzo. La Sua adorazione conferisce sempre la felicità. Il terzo è rotondetto, con una bocca sottile, e due cakra nella parte mediana. Lo sila chiamato Ananta ha una varietà di colori, il segno del corpo di un serpente, e molti altri segni. È descritto anche come decorato di molti differenti punti e numerosi cakra. Come la maggior parte degli sila, Ananta soddisfa tutti i desideri.

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Il Brahma Purana fornisce ulteriori descrizioni. Il Purusottama-sila ha molte bocche sulla parte superiore e conferisce il piacere materiale e la liberazione. Lo Yogesvara-sila ha un cakra nella parte superiore e la Sua adorazione libera dal peccato dell’uccisione di un brahmana. Un uomo povero diventerà ricco offrendo foglie di Tulasi a un Padmanabha-sila di colore rosso che porta i segni di un loto e di un ombrello. Lo Hiranyagarbhasila ha la forma di luna, emana molti raggi, e ha molte linee dorate sulla Sua superficie, che è bianca come il cristallo. Adorando il Hrsikesa-sila, che ha la forma di una mezza luna, si raggiungono i pianeti superiori e la soddisfazione di tutti i desideri. Un Laksmi-Nrsimha-sila è nero, con due cakra uguali sul lato sinstro, e alcuni puntini sulla superficie. Questo sila conferisce al Suo adoratore il piacere e la mukti (liberazione). Uno sila molto lucente, di colore blu scuro con due cakra sul lato sinstro e una linea sul lato destro è conosciuto come Trivikrama. Decorato con i segni di una ghirlanda di fiori di selva sul lato sinistro, il Krsna-sila porta cereali, ricchezze e felicità.

Il Gautamiya Tantra afferma che quando dopo innumerevoli nascite una persona fortunata riceve uno speciale Krsna-sila decorato con l’impronta dello zoccolo di un vitello, raggiunge la fine delle sue nascite. Descrive inoltre il Caturmukhi-sila, che ha due cakra in mezzo a quattro linee.

Il Kartika Mahatmya del Padma Purana continua la sua descrizione con lo sila che presenta una fila di piccole linee, chiamato Visnu Panjara. Lo Sesa-sila ha delle spire come un serpente. Il Garuda-sila ha il segno di un loto tra due linee e una lunga linea sotto. Il Janardana-sila ha quattro cakra. Il LaksmiNarayana-sila, che concede sia il piacere materiale che la liberazione, ha quattro cakra, una bocca piccola, e una ghirlanda di fiori che decora la Sua parte centrale.

Tutti gli sila qui menzionati portano risultati benefici, ma quelli che sono molto piccoli sono ancora più propizi. In un altro passaggio del Padma Purana, il Signore Supremo Visnu spiega al Siognore Brahma che più piccolo è il sila, maggiori sono i benefici conferisce. Un sila simile dovrebbe certamente essere adorato dal devoto per raggiungere la perfezione nella religione, nello sviluppo economico, nel piacere dei sensi e nella liberazione. Egli dichiara, “O Brahma, in quello sila piccolo come un frutto amalaki o ancora molto più piccolo, Io rimango eternamente con la Mia divina consorte, Srimati Laksmidevi.”

Sila54Conversazione tra Shiva e Kartikeya sullo Salagrama-sila

Nel Kartika Mahatmya dello Skanda Purana il Signore Shiva dice a suo figlio Kartikeya, “Sappi che tutti i tre mondi con tutti gli esseri mobili e immobili che vi abitano, vivono sempre insieme a me nello salagrama-sila.”
Una persona che vede, lava, adora o offre omaggi allo salagrama-sila riceverà la stessa virtù raggiunta da chi compie milioni di sacrifici e distribuisce milioni di mucche in carità. Persino chi fosse pieno di desideri lussuriosi e privo di qualsiasi bhakti-bhava, adorando uno salagrama-sila riceverà comunque la misericordia del Signore Narayana.
Chi semplicemente ricorda, adora, medita, compie kirtana davanti allo salagrama-sila o Gli offre i suoi omaggi, sarà liberato da tutti i peccati, anche se avesse ucciso milioni di persone. Come un cervo scappa vedendo un leone nella giungla, così tutti i tipi di peccati scappano via da chi vede uno salagrama-sila. Come il sole che sorge dissipa le tenebre, così anche lo salagrama-sila dissolve ogni peccato dal devoto che semplicemente Gli offre i suoi omaggi.
Anche una persona di natura lussuriosa o collerica che adora lo salagrama-sila con devozione, o persino senza attenzione, otterrà la liberazione. Coloro che parlano dell’hari-katha davanti allo salagrama-sila non devono temere Yamaraja o il ripetersi di nascite e morti. Nel Kali-yuga chi adora devotamente lo salagrama-sila con preghiere, kirtana, e strumenti musicali, vivrà eternamente in Hari-dhama.

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Il Signore Shiva dichiara inoltre, “I miei devoti che offrono omaggi allo salagrama-sila, anche con scarsa attenzione, diventano liberi dalla paura. Quelli che mi adorano facendo delle distinzioni tra me (Shiva) e Sri Hari potranno liberarsi da questa offesa offrendo omaggi allo salagrama-sila. Coloro che pensano di essere miei devoti, ma che sono orgogliosi e non offrono omaggi al mio Signore Vasudeva, sono in realtà dei peccatori, e non miei devoti. O figlio mio, io risiedo sempre nello salagramasila. Soddisfatto dalla mia devozione, il Signore mi ha dato una dimora nella Sua dimora personale.
Il frutto dell’adorazione rivolta a me con centinaia di milioni di fiori di loto sarà moltiplicato milioni di volte se si offre la stessa adorazione allo salagrama-sila. Io non accetto l’adorazione o le preghiere di chi trascura l’adorazione allo salagrama-sila. Il risultato ottenuto da chi mi adora davanti a uno salagrama-sila durerà per settantuno yuga. Figlio mio, uno che non adora mai uno salagrama-sila non è considerato un devoto di Visnu e la sua adorazione al Shiva lingam non porta alcun risultato.
Oggetti come cibi, foglie, fiori o frutti e acqua che non possono essere offerti a me a causa di qualche impurità diventeranno perfettamente puri toccandoli con lo salagrama-sila. Chi crede di essere mio devoto ma non è attratto al Signore Hari soffrirà all’inferno per la durata della vita di quattordici Indra. Pur essendo privo di conoscenza sulla verità assoluta, chi adora anche una sola volta uno salagrama-sila otterrà la moksa. Il darsana e l’adorazione di milioni di siva-linga daranno lo stesso beneficio dell’adorazione di un solo salagrama-sila. Figlio mio, coloro che desiderano il mio affetto dovrebbero adorare regolarmente lo salagrama-sila con devozione. Dovunque il Signore Kesava risieda come salagrama-sila, tutti gli dei, demoni, yaksa, e i quattordici bhuvana (mondi) sono anch’essi presenti.
Gli antenati di chi compie il pinda-dana anche una sola volta di fronte a uno salagrama-sila godranno di una soddisfazione senza limiti. Figlio mio, sebbene i frutti delle attività virtuose hanno dei limiti, il beneficio dell’adorazione dello salagramasila è illimitato. Coloro che regalano uno salagrama-sila a un brahmana devoto di Sri Visnu otterranno il beneficio del compimento di molti sacrifici.
Senza aver accumulato attività virtuose, è molto difficile trovare uno salagrama-sila in questo mondo, specialmente nell’era del Kali-yuga. Coloro che adorano lo salagrama-sila nella propria casa sono fortunati, e la loro vita ha significato.
Quando si adora lo salagrama-sila controllando i sensi e con un atteggiamento devozionale, ogni fiore offerto equivale al compimento di un sacrificio asvamedha. In verità, sia nei momenti propizi che nei momenti infausti, con o senza devozione, l’adorazione di uno salagrama-sila conferirà molta virtù a chi la compie. Qualunque persona, anche se fosse piena di odio, avidità, orgoglio, ipocrisia, o tristezza, verrà purificata vedendo uno salagrama-sila. Semplicemente toccando uno salagrama-sila anche una persona malvagia, disonesta e dedita a cattive abitudini si purifica istantaneamente.
L’adorazione dello salagrama-sila porta lo stesso risultato del distribuire devotamente in carità ogni giorno sessantaquattro tola (circa 750 g.) di semi di sesamo. Mio caro figlio, offrendo foglie, fiori, radici, acqua, erba e riso allo salagrama-sila, si riceve un beneficio grande quanto il Monte Sumeru. Persino chi adora uno salagrama-sila senza usare il metodo indicato, i mudra o i mantra necessari, otterrà comunque il pieno risultato secondo gli sastra.
E’ detto che le persone che viaggiano portando sulla spalla il loro salagrama-sila stanno portando tutto ciò che è mobile o immobile nei tre mondi. Persino chi ha ucciso un brahmana o ha compiuto attività peccaminose altrettanto grossolane, vedrà le reazioni dei suoi peccati ridotte istantaneamente in cenere dall’adorazione dello salagrama-sila. Per adorare uno salagrama-sila non sono necessarie neppure la conoscenza del japa, delle preghiere, dei mantra, la meditazione o altri metodi di adorazione.
L’area nel raggio di 24 miglia (38 km.) da dove viene adorato uno salagrama-sila è considerata come un luogo di pellegrinaggio (tirtha). I risultati di japa, carità, sacrifici o di qualsiasi altra attività religiosa compiuta in quella zona saranno moltiplicati milioni di volte. Una cerimonia sraddha svolta davanti allo salagrama-sila soddisferà molte generazioni di antenati garantendo loro una residenza in deva-loka per centinaia di kalpa. Se qualcuno muore nel raggio di due miglia (3 km.) da uno salagrama-sila, anche se fosse un uomo di bassa nascita proveniente da un luogo peccaminoso, andrà diritto a Vaikuntha. Il Padma Purana afferma che donare uno salagrama-sila costituisce la pù alta forma di carità, uguale come risultato al donare la Terra intera con tutte le foreste, le montagne e ciò che contengono. Il Garuda Purana descrive le glore di tenere nella propria casa uno salagrama-sila decorato con il segno propizio del cakra. Gli antenati, i devoti, Ganga e gli altri fiumi sacri, Puskara e gli altri luoghi sacri, gli asvamedha e gli altri sacrifici, e tutte le montagne sacre diventano presenti in quel luogo.
Il capitolo del Kartika Mahatmya del Padma Purana afferma che per coloro che adorano Sri Hari nello salagrama-sila, Sri Hari distruggerà tutti i loro peccati, e darà loro l’intelligenza con la quale raggiungere la liberazione. Adorando lo salagrama-sila a Mathura durante il mese di Kartika, si riceve la moksa (liberazione) da Sri Hari. Per coloro che adorano lo salagrama-sila in nome dei loro antenati, Sri Hari protegge quegli antenati e le loro famiglie e li conduce nel Suo regno spirituale.
Il capitolo Yajnadhvaja del Brhan-naradiya Purana afferma che dovunque risieda il Signore Kesava nella forma dello salagrama-sila, i demoni, i fantasmi e altri esseri simili non potranno mai causare nessun problema. Dovunque si trovi uno salagrama-sila, questo luogo viene considerato un luogo sacro adatto per il compimento delle austerità, poichè vi risiede il Signore Madhusudana. E se si adorano dodici o cento salagrama-sila, il beneficio ottenuto sarà ancora maggiore.
Il capitolo Magha Mahatmya del Padma Purana descrive i risultati dell’adorazione di più di uno salagrama-sila. O Vaisya, la virtù accumulata da chi adora dodici salagrama-sila secondo le regole prescritte per un solo giorno soltanto è la stessa che si ottiene adorando dodici crore (milioni) di siva-linga con fiori di loto dorati. Chi adora cento salagrama-sila con devozione vive in Hari-dhama e nascerà sulla Terra come imperatore di imperatori.
Il Kartika Mahatmya dello Skanda Purana descrive la virtù di un Vaisnava che adora dodici salagrama-sila per un giorno soltanto. È la stessa che si ottiene adorando mille crore di siva-linga sulla riva del Ganga e vivendo a Kasi (Varanasi) per otto yuga. E se un Vaisnava adora più di dodici salagrama-sila, allora nemmeno il Signore Brahma e gli altri dei sono in grado di descrivere il beneficio che riceverà.
Lo Skanda Purana ci avverte che nessuno dovrebbe comprare o vendere salagrama-sila. Chi mette un prezzo su uno salagrama-sila, vende uno salagrama-sila o dà la sua opinione sul suo valore, o ne esamina uno per valutarne il prezzo, tutte queste persone vivono all’inferno fino al momento della distruzione dell’universo.
Lo Skanda Purana afferma inoltre che gli salagrama-sila non hanno bisogno di installazione. Quando però si inizia l’adorazione dello salagrama-sila, bsogna iniziare con un puja elaborato usando tutti gli articoli di adorazione. L’adorazione dello salagrama-sila è la migliore forma di adorazione, ancora migliore dell’adorazione del sole.
Il capitolo Magha Mahatmya del Padma Purana afferma che coloro che adorano Sri Hari nella Divinità, nel sole, nell’acqua, nella terra, o nel cuore, raggiungeranno tutti Hari-dhama. Ma se non si sentono spiritualmente soddisfatti da questa adorazione e desiderano essere liberati, allora dovrebbero adorare Sri Hari nello salagrama-sila. O Vaisya, la forma di Sri Hari come salagrama-sila conferisce virtù e religiosità, distrugge le reazioni del peccato e accorda la liberazione.
Il Kartika Mahatmya del Padma Purana dichiara: O principe, il Signore Sri Visnu può essere adorato nella forma di una Divinità fatta di otto tipi di materiale come pietra, legno, metallo, argilla, parole scritte, terra, pietre preziose, e nella mente. Ma dovresti sapere che l’adorazione dello salagrama-sila è l’adorazione di Sri Krsna stesso, poichè Jagad-guru Sri Vasudeva esiste eternamente nello salagrama-sila. Il capitolo Kartika Mahatmya dello Skanda Purana afferma che Sri Hari può anche non rimanere sempre nella Divinità fatta d’oro, di pietre preziose o di pietra, ma esiste sempre nello salagrama-sila.
Lo salagrama-sila nella forma del Signore Nrsimha è infinitamente misericordioso. Accettare le foglie di Tulasi offerte ai Suoi piedi di loto libera dalle reazioni di ogni genere di peccato, compresi i furti, il bere alcolici, l’uccidere un brahmana, o avere rapporti sessuali con la moglie del proprio guru. Come è impossibile contare le onde dell’oceano, nello stesso modo è impossibile descrivere pienamente l’importanza dell’adorazione dello salagrama-sila.
Il Padma Purana avverte che una persona che mangia prima di adorare lo salagrama-sila diventa un verme negli escrementi di un mangiatore di cani per un completo ciclo di quattro yuga. Lo Skanda Purana afferma che chi non ha fede nell’adorazione dello salagrama-sila vedrà il corpo sfracellato, gettato dall’alto di grandi montagne.
Lo Skanda Purana raccomanda che tutti, siano brahmana, ksatriya, vaisya, sudra o donne, devono ricevere l’iniziazione e adorare il Signore nella forma dello salagrama-sila. In una conversazione tra Brahma e Narada contenuta nello Skanda Purana, è detto che un brahmana, uno ksatriya e un vaisya hanno il diritto di adorare lo salagrama-sila. Persino un sudra che è pieno di devozione per Sri Hari ha il diritto di adorare lo salagrama-sila. Ma chi è privo di devozione, anche se fosse un brahmana, non ha diritto di adorare lo salagrama-sila. In un altro passaggio lo Skanda Purana conferma che le donne, i brahmana, gli ksatriya, i sudra e chiunque altro adori uno salagrama-sila otterrà la misericordia dei piedi di loto di Sri Visnu.

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Alcune persone affermano che le donne e i sudra non possono adorare lo salagrama-sila, ma i grandi saggi hanno spiegato che i riferimenti seguenti si applicano soltanto a coloro che sono privi di Visnu-bhakti.
È dunque dovere dei Vaisnava adorare lo salagrama-sila con amore e devozione sinceri. Si raccomanda anche di adorare un dvaraka-sila insieme a uno salagrama-sila.

dvarakasilaDVARAKA-SILA

Il Brahma Purana afferma che dovunque lo salagrama-sila e il dvaraka-sila risiedono insieme, certamente lì risiede anche la mukti. Nella conversazione tra Brahma e Narada nello Skanda Purana, Brahma dice, “O Munisvara! Dovunque il dvaraka-sila sieda davanti allo salagrama-sila ogni tipo di opulenza si sviluppa in modo illimitato.” In un altro passaggio afferma che chiunque adori ogni giorno un dvaraka-sila insieme a dodici salagrama-sila sarà onorato persino a Vaikuntha.
La Prahlada-samhita afferma che un dvaraka-sila con un solo cakra è conosciuto come Sudarsana, uno sila con due cakra è LaksmiNarayana, e uno con tre cakra è Trivikrama. Lo sila segnato con quattro cakra è Janardana, con cinque cakra è Vasudeva, con sei cakra è Pradyumna, e con sette cakra è Baladeva. Quello che ha otto cakra è chiamato Purusottama, quello con nove cakra Navavyuha, quello con dieci cakra Dasmurti, e quello con undici cakra Aniruddha. Il dvaraka-sila con dodici cakra è Dvadasatmaka, e uno che ha più di dodici cakra è conosciuto come Ananta.
Il Varaha Purana afferma che chiunque tocchi uno sila con il segno del Visnu-cakra diventerà libero da ogni peccato. Il Garuda Purana dichiara che il semplice darsana di Sudarsana e di altri dvaraka-sila soddisfa tutti i desideri. Lo Skanda Purana dichiara che senza dubbio, senza un uomo molto peccaminoso adora un dvaraka-sila con devozione, o persino senza devozione, diventa libero da tutte le reazioni dei suoi peccati. Secondo il Dvaraka Mahatmya, uno sila segnato da cakra che viene da Dvaraka è chiamato anche cakra-tirtha. Questo sila libera chi Lo adora anche se si tratta di una persona peccaminosa di un paese degradato.

Il Kapila-pancaratra spiega i benefici dell’adorazione dei diversi tipi di dvaraka-sila. Quello sila affascinante conosciuto come Sudarsana, che ha un solo cakra, dà la liberazione. Il Laksmi-Narayana dvaraka-sila con due cakra dà l’opulenza e la liberazione, e un Acyuta-sila con tre cakra conferisce un rispetto uguale a quello offerto al Signore Indra. Lo sila conosciuto come Caturbhuja con quattro cakra porta la religiosità, lo sviluppo economico, il piacere e la liberazione. Un Vasudeva-sila, che ha cinque cakra, eliminerà la paura della nascita e della morte, e un Pradyumna-sila con sei cakra darà bellezza e ricchezza. Quello chiamato Balabhadra-sila con sette cakra darà fama e continuazione alla dinastia del devoto, mentre un Purusottama-sila con otto cakra darà ogni tipo di benedizioni. Con nove cakra, un Nrsimhadeva dvaraka-sila dà i benefici più alti, e un Dasavatara dvaraka-sila con dieci cakra conferisce la regalità. Un Aniruddha-sila, che ha undici cakra, conferisce fama e dominio, mentre quello conosciuto come Dvadasatmaka-sila con dodici cakra dà la liberazione e la felicità.

Il Kapila-pancaratrika descrive anche i risultati negativi derivanti dall’adorazione di alcuni tipi di dvaraka-sila. Un dvaraka-sila nero dà la morte, uno color fumo dà una paura costante, uno multicolore dà cattiva salute, e un sila di colore blu porta via le ricchezze. Quel dvaraka-sila che è attraversato da un foro porta la miseria, uno pallido delle terribili sofferenze, e uno sila rotto porta separazione dalla moglie. Lo sila bianco dà figli, nipoti, ricchezze, potere e ogni genere di felicità, perciò è questo il tipo di sila che si dovrebbe adorare.

Anche la Prahlada-samhita afferma che uno sila nero dà la morte, uno rosso dà paura costante, quello multicolore porta la malattia, quello giallo o color fumo dà la povertà, e uno rotto causa la morte della moglie. Gli sila con un buco o cakra irregolari, di forma triangolare, o a forma di mezzaluna non devono mai essere adorati. Garga e Galava Rsi hanno affermato che uno sila con cakra uniformi porta la felicità, uno sila con dodici cakra è molto propizio, e gli sila rotondi e quadrati danno la felicità. Ma adorare sila che sono rotti, triangolari, bucati, o con cakra irregolari, o a forma di mezzaluna non è di nessun beneficio.

Il Gautamiya Tantra afferma che i devoti dovrebbero accettare nella propria mano la caranamrta mescolata alle foglie di Tulasi offerta allo salagrama-sila e berla, spruzzando quello che resta sul proprio capo. Se qualcuno rifiuta la caranamrta è come se avesse ucciso un brahmana. Il Padma Purana spiega che tutti quei fiumi sacri che accordano la liberazione, come la Ganga, la Godavari, e gli altri, risiedono nella caranamrta dello salagrama-sila. Nello Skanda Purana è scritto che se una persona si bagna tutti i giorni nella caranamrta dello salagrama-sila, anche se non si muove da casa sua, è come se si bagnasse ogni giorno nella Ganga. Bagnandosi con la caranamrta dello salagramasila e del dvaraka-sila, si è liberati da ogni peccato, persino dall’assassinio di un brahmana. Il Garuda Purana avverte che la religione fuggirà da quei devoti che non si spruzzano la testa tre volte al giorno con la caranamrta dello salagrama-sila.

Lo Skanda Purana afferma che un devoto che segna la fronte dello salagrama-sila con una swastika (segno di buon augurio raffigurante il sole), specialmente durante il mese di Kartika, purifica fino a sette generazioni della sua famiglia, e che se una persona tiene gopi-candana, Tulasi, una conchiglia e un dvaraka-sila insieme con lo salagrama-sila nella sua casa non dovrà temere alcun peccato.

Nel Sammohana Tantra è scritto che lo salagrama-sila non dovrebbe essere messo a terra o sul pavimento per essere adorato. Lo Srimad-Bhagavatam menziona il fatto che nell’adorazione dello salagrama-sila non è necessario chiamare il Signore per l’adorazione o chiederGli di tornare nella Sua dimora dopo il completamento dei rituali.

Il Brhan-naradiya Purana ci avverte che se adoriamo uno salagrama-sila senza offire foglie di Tulasi, la nostra casa diventa come un crematorio. Nello stesso brano, Sri Narada Muni dice che è impossibile spiegare l’importanza delle foglie di Tulasi nell’adorazione dello salagrama-sila, poichè Tulasi è la consorte più amata di Hari nella forma dello salagrama-sila. Lo Skanda Purana dice che le dita di un devoto che raccoglie regolarmente foglie di Tulasi per l’adorazione allo salagramasila sono fortunate, e che una persona che adora lo salagrama-sila con foglie di Tulasi sarà liberata da ogni tipo di offesa al Signore Kesava.

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Il Brhad Visnu Purana glorifica l’acqua che contiene le foglie di Tulasi offerta al Signore Kesava, specialmente la caranamrta dello salagrama-sila. Quest’acqua è sempre più purificatrice delle acque di tutti i luoghi sacri e di centinaia di sacrifici. Così una persona che tocca questa acqua viene purificata da ogni peccato.

Lo Skanda Purana spiega che una persona che tocca ogni giorno la caranamrta dello salagrama-sila non ha alcun bisogno di toccare il panca-gavya o di visitare migliaia di luoghi sacri. Se una persona beve la caranamrta con devozione, non sperimenterà più la sofferenza di rimanere nel ventre di una madre, e le sue sofferenze all’inferno verranno distrutte. Viene protetta da tutte le reazioni del peccato e diventa stabile sul sentiero della liberazione.

Nello Skanda Purana il Signore Siva dice a Parvati che chi beve o tocca la caranamrta dello salagrama-sila distrugge tutte le reazioni del peccato alla radice, persino quelle dell’uccisione di un brahmana. In un altro passaggio dello Skanda Purana è detto che accettando gli avanzi del cibo offerto allo salagrama-sila si ottiene il risultato del compimento di molti sacrifici.

In un altro passo delle Scritture è detto che non bisogna adorare nella propria casa due dvaraka-sila insieme con due salagrama-sila, altrimenti si diventerà pieni di ansietà. Nello Sri Laghu-Bhagavatamrta di Rupa Goswami è contenuto il seguente estratto dal Padma Purana. Vedendo la forma meravigliosamente attraente di Sri Krsna, Laksmidevi provò un desiderio molto intenso di raggiungerLo. Così cominciò a praticare grandi austerità a questo scopo. Sri Krsna, incuriosito, volle sapere il motivo delle sue austerità, e Laksmidevi Gli spiegò che voleva ottenere la Sua compagnia nello stesso modo intimo delle gopi di Vrndavana. Sri Krsna le disse che era impossibile soddisfare il suo desiderio, perchè Laksmidevi non aveva lo stesso intenso amore e devozione delle gopi di Vraja. A queste parole, Laksmidevi pregò allora il Signore di poter rimanere sempre sul petto di Sri Krsna come un filo sacro d’oro. Sri Krsna acconsentì alla sua richiesta, e così su alcuni salagrama-sila è visibile una linea simile a un sottile filo d’oro.

DwarakaSila

Prabhupada

Fonte

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