In principio… l’Uomo non mangiava

in principio l'uomo non mangiavaImmagine sopra credits: red edizioni © 1995

Dall’energia pura al cibo onnivoro

Oggi c’è molta insistenza, fra gli ambienti che si contrappongono alla cultura del mainstream sostenuta dai vari sistemi politici ed economici, nell’affermare che l’essere umano originariamente era fruttariano. Come i vegetariani e i vegani, i fruttariani portano avanti la teoria basata sulla struttura dentale dell’uomo diversa da quella dei carnivori e quindi non adatta a cibarsi di carne.

Si potrebbe obiettare dicendo che oggi tuttavia la maggior parte degli esseri umani si nutre anche di carne, e ci riesce benissimo con i denti che ha. Se poi aggiungiamo il salto “evolutivo” della scoperta del fuoco e le discussioni tra fruttariani, ehretisti, vegani, vegetariani, vegan-crudisti, carnivori, carnivori-crudisti, onnivori, granivori e altri -ani, -ori e -isti, le controversie sembrano non vedere la fine.

È evidente il degrado dell’umanità nel corso delle ere se osserviamo il modo di alimentarsi di alcune popolazioni agli angoli più remoti della terra, che fino al secolo scorso, prima che arrivasse la “civiltà”, avevano mantenuto le usanze primitive dei loro antenati, molto differenti da quello dell’uomo delle moderne metropoli che ingurgita cibi spazzatura pieni di additivi chimici, alimenti morti, privati della vita degli enzimi.

Possiamo presupporre che l’uomo primitivo, non mangiando alimenti trasformati, e imbalsamati per durare a lungo sugli scaffali dei supermercati, si nutrisse senz’altro meglio di noi, e che prima della “scoperta” del fuoco si cibasse principalmente di frutta e verdura cruda.

Tutte le diatribe e le controversie sull’argomento sono generate dal fatto che ognuno cerca di comprendere e di dimostrare quali siano i cibi migliori e più adatti per l’alimentazione dell’essere umano e anche per stabilire quale relazione possa avere un cibo piuttosto che l’altro con il miglior stato di salute possibile.

Indipendentemente da tutte le teorie, da tutte le credenze, e da tutte le speculazioni ideologiche, commerciali e religiose, per risolvere la questione occorre rispondere a questa domanda:

Perché gli esseri viventi del mondo animale mangiano?

Di qualunque cosa un essere vivente si cibi, lo scopo è quello di ricavarne ENERGIA. Ci sono metodi semplici per ottenerla ed altri più o meno complicati.

Quando si mangia una parte di qualsiasi animale, il corpo non può utilizzare quelle proteine così come sono, ma deve scomporle in singoli aminoacidi e sceglierne alcuni per ricavare energia per le varie funzioni dell’organismo, cercando anche di eliminare i vari veleni come putrescina, cadaverina, adrenalina e altre sostanze, o accumulandoli da qualche parte nei tessuti quando i sistemi di eliminazione non funzionano perfettamente.

È diffusa l’idea che il latte e i suoi derivati siano benefici per la salute, che siano una fonte di calcio utilizzabile, mentre in verità la loro digestione lascia un residuo colloso che viene assorbito dall’organismo.

I farinacei essendo degli amidi non possono essere assimilati così come sono, vengono infatti scomposti per ricavarne alla fine del processo di digestione glucosio. Anche in questo caso rimane un residuo colloso di difficile eliminazione.

Questo residuo colloso è stato chiamato in senso generico da Arnold Ehret MUCO.

L’utilizzo di questi elementi per produrre energia non è privo di effetti collaterali. Questi residui collosi e tossine ostruiscono progressivamente i vari sistemi del corpo generando i disturbi e le malattie più o meno gravi di cui gli esseri umani si lamentano.

Le cose si complicano ancor più quando a questi cibi vengono aggiunte sostanze chimiche di sintesi come conservanti, emulsionanti, aromi artificiali, addensanti, coloranti e quant’altro necessario perché rimangano a lungo in bella mostra sugli scaffali dei supermercati con l’aspetto desiderabile promosso costantemente dai media.

Questi alimenti anziché dare energia la rubano perché essendo di per sé indigeribili utilizzano gli enzimi digestivi del corpo per produrre il minimo quantitativo di energia necessario per la sopravvivenza dell’organismo. La cosiddetta stanchezza cronica e vari disturbi digestivi sono il risultato di questa concausa principale. Per non parlare del diabete e altre malattie degenerative.

Sostanze stimolanti come caffè, tè, zucchero, alcol danno picchi di energia con conseguente calo a breve termine. Portano assuefazione, e appena finisce l’effetto si scende di tono ed è necessaria un’altra dose per risalire. Non è raro sentire persone affermare che quando si alzano dal letto al mattino se non prendono il caffè si sentono come degli zombie.

Qualunque cosa venga data al corpo viene utilizzata per ricavarne energia. Niente viene utilizzato per produrre cellule o tessuti. Il corpo utilizza l’energia per produrre e riparare le sue cellule. Quando non lo fa, la causa va ricercata nell’essere spirituale che lo governa, o che lo dovrebbe governare.

La scienza non arriva mai da alcuna parte nella cura delle malattie, perché tutta la ricerca e tutti gli studi vengono fatti sui meccanismi, sugli effetti, sulle cause successive e sui fenomeni che vengono dopo la causa prima, l’essere spirituale.

Originariamente l’essere umano non mangiava

Sarebbe interessante parlare della Creazione dell’Universo, ma occorrerebbe un libro, inoltre non ho alcun interesse nel farmi coinvolgere in controversie infinite fra Materialisti e Creazionisti. Cito brevemente l’argomento solo ai fini di questo articolo.

Personalmente so che ognuno di noi, che ne sia consapevole o meno, che lo rinneghi o meno è un Creatore. Non sto rifacendomi a nozionismi di carattere religioso, non pratico alcuna forma di religione, quello che scrivo appartiene alla conoscenza che ho acquisito nel corso del tempo, senza alcuna pretesa che sia la Verità. E’ la mia verità, e sono consapevole che possa essere accettata o meno da chi legge, e chiedo quindi di non venire coinvolto in discussioni di alcun genere a riguardo.

Ogni cosa che facciamo, prima la creiamo al livello del pensiero e poi la materializziamo. Se voglio andare a Milano devo prima pensare di andarci, pensare con quale mezzo, pensare quando andarci, ecc. Dopo di questo posso andare materialmente a Milano. Impossibile andarci senza prima aver creato il viaggio e averlo pianificato con l’aiuto del pensiero, a meno che qualcuno non ci addormenti e ci porti di peso.

Ogni pensiero è creativo, nel “bene” o nel “male”. Se penso con certezza che mi verrà un raffreddore dopo che ho preso una lavata durante un temporale, mi verrà. Se penso invece con entusiasmo che la lavata che mi sono preso è stata persino divertente, e nel mio animo non alberga alcuna incertezza, non mi verrà alcun raffreddore.

Ognuno di noi ha un suo proprio Universo, con caratteristiche proprie, diverso da tutti gli altri. Se siamo in questo universo materiale è perché in un certo senso abbiamo rinnegato il nostro adattandolo, accordandolo a questo.

Questo universo materiale è uno degli infiniti universi, come quello che ognuno di noi ha, creato da uno degli infiniti Esseri come ognuno di noi è.

Il fatto che appaia solido è perché ognuno di noi c’è finito dentro e vi ha accordato l’energia del proprio Universo. Spiegare come questo sia avvenuto richiederebbe un altro intero libro.

Quanto scrivo è nella memoria di ognuno che si trova a vivere su questo pianeta, memoria che contiene ogni singolo evento sperimentato a partire dal momento in cui l’Essere Spirituale si è manifestato passando da uno stato potenziale a uno di attività creativa. Chi è in grado di accedere ad ogni momento della propria memoria anteriore a questa vita può confermarlo.

Chi è l’Essere che ha dato origine a questo universo materiale? Uno di noi Esseri, più o meno con le nostre stesse potenzialità, verso il quale però ci stiamo rivolgendo in uno stato di sudditanza, proprio come avviene in ordini di grandezza nettamente più piccoli con i sudditi verso il “proprio” re.

Questa situazione è stata ed è tuttora sfruttata da diverse religioni per manipolare e controllare intere popolazioni facendole aderire all’osservanza di dogmi e credenze di vario genere. Anche la spiegazione di questo argomento richiederebbe un altro libro, ma per l’articolo basta quanto scritto finora.

La creazione delle varie forme di vita si basa su archetipi ideati dal “dio-proprietario” di questo universo e l’apparente solidità dei corpi è prodotta dall’interazione della nostra energia con il raggio di creazione emesso dal dio di questo universo.

Il risultato di tale interazione è quanto percepiamo con i nostri sensi.

Tuttavia ciò che i nostri sensi percepiscono come forme sono in realtà dei flussi continui di energia. Quando dirigiamo la nostra attenzione su questi flussi “guardandoli” li percepiamo tramite i nostri sensi “vedendoli” come particelle.

Il corpo è un fascio di flussi di elettroni

Il corpo è una increspatura o cresta* formata dall’incontro di flussi, emessi secondo un modello da Esseri Spirituali (Creatori), con il flusso di raggi cosmici emessi dal Creatore di questo Universo.

*(E’ chiamata cresta perché così appare in un oscilloscopio quando dei flussi collidono)

collisione-2-flussi-oscilloscopio

Come spiegavo in un precedente articolo, avviene allo stesso modo nella costruzione di un ologramma: due raggi laser si incontrano formando una increspatura sulla pellicola che poi l’occhio vede come informazione tridimensionale.

Il corpo umano è costituito da trilioni di cellule. Ogni cellula è una massa di milioni di atomi, ciascuno dei quali è un sistema solare in miniatura, elettroni che ruotano a velocità incredibile intorno a un centro comune di attrazione come i pianeti ruotano intorno al sole.

Gli atomi non mangiano. Le cellule, essendo composte di atomi non necessitano di mangiare. Il corpo umano, costituito da cellule e quindi in definitiva da atomi, non dovrebbe avere alcuna necessità di mangiare.

Quando mangiamo del cibo introduciamo fasci di elettroni nel corpo, un atto arbitrario in un ordine costituito in una struttura autosufficiente che si “nutre” dell’energia cosmica.

Ogni cellula è dotata di intelligenza propria, conosce le funzioni che deve svolgere nella costruzione e nel mantenimento del corpo. Ogni cellula del corpo sa quali funzioni deve svolgere e ogni elemento del corpo sa cosa deve fare nella costruzione dei vari organi come nessuna scienza umana è in grado di fare. Interferenze nei processi cellulari da parte dell’uomo creano disequilibrio che si manifesta sotto forma di malattie, disturbi, alterazioni e ogni cosa che fa parte delle miserie umane.

Tali interferenze includono trattamenti di ogni genere, con o senza farmaci, ma anche nutrire il corpo con qualsiasi alimento.

Deve essere chiaro che non ti sto dicendo di non mangiare, solo faccio presente che gli atomi non mangiano per ricavare l’energia necessaria a mantenere in movimento i loro elettroni a grandissima velocità intorno al proprio nucleo e di conseguenza il corpo, essendo costituito di atomi non necessita di mangiare.

Gli atomi sono mantenuti in movimento dall’energia cosmica, la stessa energia che Nikola Tesla avrebbe voluto che venisse usata per sopperire alle necessità quotidiane dell’umanità.

Il corpo umano si nutre di questa stessa energia cosmica, e non gli serve altro se non quando l’essere che lo governa, schiavo di credenze fuorvianti, è convinto che debba mangiare per sopravvivere.

Arnold Ehret aveva compreso che il cibo non serve per riprodurre nuove cellule, come scrive nella Lezione VI del suo libro Il Sistema Di Guarigione della Dieta Senza Muco:

L’idea errata che le cellule del corpo vengano continuamente consumate nei processi vitali in quanto sostanze essenzialmente proteiche che debbano essere sostituite continuamente da cibi altamente proteici, può essere e chiaramente è confutata dai risultati delle mie ricerche, di esperimenti ed osservazioni su alcune centinaia di digiunatori. I fatti sono esposti in seguito, e vedrai anche che ciò che insegno è corretto in quanto l’ho sperimentato. Ciò che la Medicina chiama e vede come metabolismo è l’eliminazione di rifiuti da parte del corpo non appena lo stomaco è vuoto. La Medicina crede realmente che ti nutri della tua carne non appena inizi a digiunare. […] Il corpo umano non espelle, non consuma e non brucia una singola cellula sana! Più il corpo è libero da ostruzioni, da scorie e veleni, più diventa possibile digiunare facilmente e più a lungo, vivendo di sola acqua e aria! Il limite dove sorge la vera inedia è tutt’ora sconosciuto!

E ancora dalla Lezione V:

PRIMO – La Vitalità non dipende primariamente e direttamente dal cibo, ma piuttosto da quanto e quanto profondamente le funzioni della macchina umana sono ostacolate – “intasate” dalle ostruzioni di muco e tossine.

SECONDO – La rimozione di “O” (Ostruzione), tramite l’aumento artificiale di “F” (Forza), stimolando artificialmente i tessuti con vibrazioni o scuotimenti mediante trattamenti fisici, viene ottenuta sempre a spese di “V”, Vitalità.

TERZO – L’energia vitale, l’efficienza fisica e mentale, la resistenza e la salute superiore proveniente da “F”, soltanto aria e acqua, è straordinaria, al di là dell’immaginazione – una volta che “F” funziona e può funzionare senza “O”, senza ostruzioni e attrito, in un corpo perfettamente pulito.

QUARTO – Quanto tempo si possa restare senza cibo in tali condizioni ideali prima che il cibo solido sia di nuovo necessario, è ancora sconosciuto.

QUINTO – La composizione di “F” oltre ad aria, ossigeno e una certa quantità di vapore acqueo, aumenta – ma solo in un corpo perfettamente pulito – per mezzo di questi altri agenti dall’infinito: ELETTRICITÀ, OZONO, LUCE (specialmente la luce solare), ODORE (buoni profumi della frutta e dei fiori). Inoltre, non è impossibile che, in tali condizioni naturali di purezza, l’azoto possa essere assimilato dall’aria.

Arnold Ehret non è l’unico che è arrivato a questo tipo di conclusione, fra i molti cito solo Alexis Carrel, dal suo libro L’uomo, Questo Sconosciuto:

“La cellula è immortale. Semplicemente è il liquido in cui galleggia che degenera. Rinnova questo fluido a intervalli appropriati, e dai il giusto nutrimento alla cellula e, per quanto ne sappiamo, la pulsazione della vita può andare avanti per sempre. […] Immediatamente, involontariamente, sorge il pensiero: “Perché non con l’uomo? Perché non eliminare dal corpo i fluidi logori, sviluppare una tecnica simile per rinnovarli, e così guadagnare l’immortalità?”

Anche Carrel era un grande, ma non è riuscito a distaccarsi dalla disinformazione medica della nutrizione cellulare. Le cellule del corpo sono autosufficienti, possono vivere indefinitamente se non si interferisce con esse. Sono molto al di sopra del livello del nutrimento. Il tentativo di nutrire le cellule che non hanno bisogno di nutrimento è uno degli errori che accompagna prematuramente l’uomo alla tomba. L’alimentazione aumenta il processo degenerativo, mentre il digiuno dà inizio al processo di ringiovanimento.

Possiamo oggi smettere di mangiare?

Per farlo occorrerebbe fare il percorso a ritroso. Nel corso delle ere l’uomo, diversamente da quanto affermano i sostenitori della cultura attuale, si è sempre più degradato, sia fisicamente che spiritualmente. Basta osservare che quasi tutti oggi muoiono per malattie degenerative e quante aberrazioni corrompono l’animo umano per rendersene conto.

Le statistiche che le autorità scientifiche forniscono di tanto in tanto ci dicono che ora si vive più a lungo. Tali statistiche sono meramente false e inattendibili in quanto non tengono in considerazione numerosi fattori, come periodi con guerre per esempio, oltre a non considerare la qualità della vita di coloro che si avvicinano all’età massima. A giudicare dal numero di badanti e dalla richiesta in aumento si direbbe che l’essere umano attuale non se la passi affatto bene.

Prima che iniziasse questo degrado l’uomo era in grado di comunicare con esseri e cose meglio di quanto possa fare oggi con tutte le apparecchiature come computer e smartphone, simboli del cosiddetto progresso tecnologico di cui molti ne vanno fieri.

La degenerazione dell’essere umano inizia con il suo primo pasto, la frutta, per poi includere anche radici, semi, cereali e infine la carne. Di pari passo va il degrado spirituale. Nello stadio fruttariano abbiamo ancora una condizione di leggerezza, con il consumo di cereali inizia uno stato di ottundimento che si rafforza con il consumo di carne.

Se non vuoi andare a scomodare la tua memoria anteriore a questa vita, nei Veda ci sono diversi riferimenti ad esseri che vivevano fra gli uomini che non avevano alcuna necessità di mangiare. Ma senza andare tanto lontano, la Bibbia parla della cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre dopo che mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza. Considera questa affermazione un’allegoria, o in senso letterale se preferisci, storie simili in culture tanto differenti e lontane si riferiscono ad eventi realmente avvenuti anche se come e quando sono avvenuti esattamente non è più possibile stabilirlo dai racconti rielaborati più e più volte da coloro che li hanno tramandati.

In realtà nessuno è mai stato cacciato, ci siamo messi da soli in questa esperienza chiamata Universo Fisico diventando ciò che siamo oggi. Come tutto questo è avvenuto è troppo fantascientifico per essere raccontato senza evitare di passare per qualcuno che non ha tutte le rotelle al posto giusto.

Breathariani

Il Breatharianismo è un argomento molto controverso. Se leggi la voce Breathariano su Wikipedia, la conclusione è che sono tutti bugiardi e imbroglioni. Tuttavia uno non sono riusciti a demolirlo, anche se i media, visto che non si riusciva a dimostrare che fosse un imbroglione o un bugiardo, hanno spento subito riflettori sulla notizia. Ho scritto anni fa un articolo su di lui: Prahlad Jani.

In pratica un Breathariano non mangia e vive dell’energia cosmica, della luce e dell’aria che respira.

Se qualcuno desiderasse diventare Breathariano dovrebbe fare un percorso di transizione. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco spiega come partendo da un’alimentazione onnivora si possa arrivare a nutrirsi con l’alimentazione naturale dell’uomo, ovvero un’alimentazione a base di frutta e verdura a foglia verde. Arnold Ehret conclude il suo trattato affermando che la frutta è l’alimento principe per l’uomo. Per alimentazione naturale dell’uomo intendo quella che l’uomo adottò una volta cacciato o caduto dal paradiso terrestre, per chi ha una fede religiosa o, per usare termini laici, da una precedente condizione o livello dimensionale.

Una volta diventato fruttariano, si dovrebbe attuare una ulteriore transizione e una serie di digiuni possono servire allo scopo, fino ad arrivare a quello che Arnold Ehret chiamò Digiuno Superiore:

Ho imparato che più sei pulito, più è facile digiunare, e più a lungo. In altre parole: il corpo umano, libero da tutti i rifiuti e i veleni, e quando nessun alimento solido viene assunto, per la prima volta nella sua vita funziona senza ostruzioni. L’elasticità dell’intero sistema connettivo e degli organi interni, specialmente dei polmoni spugnosi, fa funzionare il corpo con vibrazioni e con un’efficienza completamente differenti, come non è mai stato prima, solo con l’aria e senza la minima ostruzione. In altre parole: “V” è uguale a “F” e reintegrando semplicemente l’acqua che il “motore” necessariamente usa, si ascende a una più elevata condizione fisica, mentale e spirituale. A questo ho dato il nome di “Digiuno Superiore”.

Che una serie di digiuni costituisca la transizione al Breatharianismo è evidenziato dai contenuti di un libro, La Filosofia del Digiuno, scritto da una persona che considero illuminata: Edward Earle Purinton, un Autore avanti sui tempi, libero da qualsiasi tipo di convenzione sociale e dall’influenza della personalità. Il digiuno di cui parla è il digiuno dei maestri, dei saggi, e ne fa una panoramica in tutti gli aspetti dal punto di vista filosofico.

In teoria, e sottolineo in teoria, per raggiungere uno stato di essere che non richieda la trasmutazione del cibo in energia con le inevitabili scorie e processi di disintossicazione per eliminare i veleni, sono necessarie diverse fasi di transizione: partendo da un’alimentazione onnivora, si passa ad una con alimenti che lasciano residui poco mucosi seguita dalla dieta senza muco, cioè frutta e verdura a foglia verde, passando poi ad una dieta fruttariana, e dopo una serie di digiuni più o meno brevi si arriva al Digiuno Superiore di Arnold Ehret e infine al Digiuno della Conquista di Edward Earle Purinton.

Conclusione

Il Breatharianismo non è per tutti. Se sei semplicemente entusiasmato dall’idea di avere un corpo che non abbia alcuna necessità di mangiare, ti consiglio vivamente di non metterti su questo sentiero. Le probabilità di danneggiare la propria salute sono elevate, e questa affermazione va considerata come mio avvertimento e disclaimer (dichiarazione di esclusione di responsabilità).

Non è sufficiente seguire meccanicamente i passi appena descritti, ma è necessario liberarsi prima della disinformazione e dai desideri creati e indotti dal sistema nel quale siamo immersi fin dalla nascita. Se per te mangiare e bere sono motivo di socializzazione e aggregazione, o se semplicemente a te piace mangiare, se credi che il tuo corpo abbia bisogno di proteine, vitamine, minerali e altri elementi nutritivi, non tentare nemmeno, perché ciò che credi è assolutamente vero per te e di conseguenza il tuo corpo risentirebbe della carenza di quegli elementi.

Ogni digiuno va intrapreso gioiosamente, diversamente sarà fonte di sofferenza.

È assolutamente necessario ottenere la comprensione di cos’è veramente la malattia, qual’è e dove si trova la causa prima di ogni malattia e disturbo al fine di vincere la paura.

Quei malati gravi affetti da malattie degenerative quali cancri e tumori che si avventurano su un percorso di guarigione alternativo al trattamento infausto farmacologico generalmente non vedono esaudite le loro speranze a dispetto della validità della cura alternativa per queste ragioni:

  • si avventurano sul percorso sorretti solamente da una vaga speranza che la cura li faccia guarire

  • non si liberano della disinformazione inculcata dal mainstream

  • non studiano i materiali necessari per comprendere la vera origine delle malattie

  • proseguono in un costante stato emozionale di paura e si spaventano per ogni effetto del processo di disintossicazione

  • vivono il digiuno come una privazione, una rinuncia al cibo

  • mangiano di malavoglia i cibi sani solo perché convinti che li guarirà (illusione, mancando gli altri presupposti)

  • effettuano il cambio di alimentazione solo perché spinti da familiari, parenti e amici, senza una reale convinzione personale

  • non hanno una reale conoscenza ed esperienza del mondo spirituale, a parte nebulose e confuse nozioni derivanti da superstizione e dogmatismo religioso.

Tutti questi punti devono essere abbondantemente superati anche dalla persona “normalmente sana” che voglia avvicinarsi al Breatharianismo.

In pratica devi essere prima fuori da Matrix!

Fonte

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