I migliori Paesi per essere vegetariani

Immagine tratta da Flickr, di Photty

Non si può considerare l’Italia un Paese vegetarian-friendly, proprio no. È difficile rinunciare al salame e al culatello, alle bistecche e alla ’nduja, al pesce, cucinato in mille modi possibili e immaginabili, e ai frutti di mare (o di laguna, se si è di Venezia). Per non dover soffrire (anche se poi, dopo un po’, si riesce a superare l’ostacolo), la cosa migliore per un vegetariano italiano è cambiare Paese. Scherziamo, senza dubbio: l’obiettivo di questo post non è provocare un esodo di massa ma rivelare quali sono i Paesi in cui, per un vegetariano, sarebbe più semplice vivere.

 

India
La migliore: l’Idia, secondo l’Onu, è stato il più basso consumatore di carne del mondo (3,2 chili a testa, circa 120 chili in meno rispetto agli Usa). Adesso sta aumentando, ma di poco: il 42% della popolazione è vegetariana. Alla base ci sono motivazioni religiose e gli indù e i jain – che non mangiano né uova né formaggio – sono l’80% della popolazione.

Etiopia
La maggior parte degli Etiopi appartiene alla Chiesa Etiope Ortodossa, che di norma prescrive di rimanere senza carne il mercoledì e il venerdì, e in più prevede interi periodi “vegetariani” di digiuno. Nessuno si stupirà (anzi, applaudiranno) se qualcuno esprime preferenze alimentari vegetariane. Tra i piatti più noti della cucina etiope c’è la injera (una sorta di crêpe fatta di teff usata per prendere il cibo dai piatti), con tanto di lenticchie, piselli e fagioli, tutti con spezie berbere.

Giamaica
C’è da ringraziare il movimento Rastafari, che segue la dieta “ital”, vegetariana – spesso vegana. E anche se i rastafariani rappresentano solo l’8-10% della popolazione del Paese, sono comunque un buon indicatore di come l’isola sia ricca di frutta e verdura, in ogni stagione.

Singapore
Un crocevia di culture che mescola apporti dal Giappone, dalla Malesia, dal Mediterraneo. In tutta l’isola ci sono 286 ristoranti vegetariani, almeno. E c’è tantissima scelta. L’unico problema potrebbero essere i pesci e le ostriche, molto amati da quelle parti e che cercano sempre di inflilare in ogni insalata.

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