Curare la Stella di Natale pianta tropicale che vuole caldo e umidità

Curiosa l’idea di associare una pianta tropicale abituata al caldo umido come la Euphorbia pulcherrima da noi conosciuta come Stella di Natale al freddo e alla neve. Come raccontavamo tempo fa l’equivoco nasce a causa di una leggenda.

Le Stelle di Natale dunque essendo diffuse nei climi tropicali o subtropicali hanno bisogno di caldo e umidità; fiorisce con il diminuire della luce, è brevidiurna, e dunque necessita di almeno 12 ore di buio continuato per fiorire. Ma come mantenerla siperate le feste? Bisogna potarla con il taglio “povero” ovvero devono rimanere alla pianta poche gemme. Quelli che sembrano grossi fiori rossi sono in realtà foglie mentre il vero fiore è il ciazio giallino all’interno. Attenzione quando la si taglia per via del lattice che è urticante e velenosa per i nostri amici gatti e cani.

 

In primavera si ottengono le talee mettendo un rametto in un contenitore con l’acqua e una volta spuntate le radici si pianta il rametto. All’inizio dell’autunno vanno riportate in casa. E’ importante piantarle in vasi grandi in quanto le Stelle di Natale possono raggiungere anche i 4 metri di altezza.

Qui da noi in inverno vanno tenute in ambienti caldi ma non a diretto contatto con fonti di riscaldamento, in ambienti umidi ma innaffiate poco. Peraltro la Stella di Natale è anche una pianta in grado di purificare l’aria riuscendo a assorbire sostanze tossiche come la formaldeide, lo xilene o il benzene.

In America è chiamata poinsettia in onore dell’ambasciatore americano in Messico Joel Robert Poinsett , che si innamorò di questa magnifica pianta.

Fonte: ecoblog.it

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