Vitelli dopati: il servizio di Report svela una tremenda realtà…

vitelli-dopatiUn allevatore, un veterinario e uno zootecnico avrebbero causato, per così dire, a tutti noi un danno gigantesco, una fastidiosa presa in giro e una perversa invenzione di certo non salutare per le vittime.

Il servizio di Report andato in onda domenica 26 aprile ci parla di carne dopata; interi allevamenti all’interno dei quali i vitelli venivano imbottiti di quel liquido chiamato “zucchero” dagli inventori del triste gioco, falso zucchero, piuttosto veleno non solo per i vitelli che comunque non avrebbero avuto vita lunga ma soprattutto per noi,  inconsapevoli di ciò che sta sulla nostra tavola.

Ma come è possibile che in un paese tanto evoluto, civilizzato, controllato in ogni parte sotto ogni aspetto possa succedere che allevamenti tutt’altro che piccoli e dai quali viene fuori una grandissima quantità di carne poi venduta ad acquirenti di ogni tipo e di ogni età sia venuto a mancare il fondamentale controllo che riguarda igiene e salute degli animali? Perché questi, è triste dirlo, ma sono oggi, fortunatamente non per tutti, cibo, cibo che ingeriamo e facciamo nostro e che non può, per principio e rispetto della persona, contenere sostanze che vadano al di là di ciò che per natura debba esserci dentro.

vitelli-dopati-reportIn realtà nessun controllo è stato abolito, anzi, il veterinario mandato lì ad occuparsi del benessere di quei luoghi e di quegli animali è stato talmente puntuale e meticoloso che, appena accortosi dei medicinali iniettati agli animali, ha pensato bene di lasciarsi corrompere dal vile e affascinante denaro dimenticando totalmente quanto quello che veniva acquistato da ignara gente fosse praticamente avvelenato.

Ovviamente enormi fette di vitello erano ben vendute, ma di quelle enormità, quanto era davvero vitello? O meglio, quanto era di qualità?

Uno spunto di riflessione è il minimo dopo quest vicenda perché è davvero molto importante il pensiero che ognuno di noi può sviluppare da una domanda un po’ provocatoria: possiamo forse aspettarci qualcosa di diverso oggi e in questo Paese dal momento che tra gli sponsor dell’imminente Expo saranno presenti McDonald’s e Coca Cola?
Non sono certo i maggiori indicatori di un alto livello di salute e di buona alimentazione; ma in quanti si rendono conto di questo e provano un grande senso di vuoto e delusione?
Non era il nostro il bel Paese? Quello della buona cucina e dei forti sapori, tutti naturali, quello della semplicità, quello vero e genuino.
E perché tutto sta andando perduto?

Report-vitelli-dopati2I mercati dei contadini sono quasi deserti mentre sporchi e nauseanti marchi alimentari di pessima qualità quasi scoppiano di gente che sembra non essere più in grado di distinguere i sapori, quelli veri, assuefatta troppo e per troppo tempo dalla chimica che ci sta divorando.

Nella speranza che questo porti qualcuno alla consapevolezza che qualcosa non va, nella speranza quindi che questo qualcuno si arrabbi anche un po’ decidendo di schierarsi dalla parte di chi vuol fare del bene affinchè possa a sua volta ricevere bene, nella speranza di una totale rivalutazione delle radici dalle quali veniamo e alle quali sarebbe meraviglioso tornare, è questo per tutti un invito a riscoprire tutto ciò che di vero ci circonda perché prezioso e bisognoso della nostra protezione.

Gaia Di Giovanni

Fonte

Senza due inchieste della magistratura di Cuneo oggi le carni dopate di migliaia di vitelli sarebbero finiti sulle tavole. E bastato corrompere un veterinario della Asl e due grandi allevatori italiani di vitelli avrebbero potuto fare i loro sporchi affari sulla pelle degli ignari consumatori. Eppure tutti, dai grossisti ai macellatori, sapevano dell’utilizzo delle siringhe agli anabolizzanti. Ma per scoperchiare il sistema è stata necessaria un’indagine degna dell’antimafia, con intercettazioni e pedinamenti, e questo perché i controlli non avevano rilevato nessuna anomalia. I nostri ministri negli anni hanno decantato un sistema di controllo efficace che però efficace non è. E gli allevatori ne sono ben consapevoli visto che alcuni di loro sanno come aggirarlo, e anche i nostri ministri. Gli unici che non lo devono sapere sono i consumatori, che anzi, vanno rassicurati, perché se fossero informati di come funziona effettivamente la filiera, non comprerebbero più. Report racconta cosa si nasconde dentro quelle stalle: dall’uso sistematico dei farmaci (lecito), all’incapacità del sistema di controllo, europeo e quindi italiano, a scovare i trattamenti illeciti. Dall’inchiesta emerge anche come la politica europea ha consentito negli anni di aggiungere di tutto al latte artificiale. Alla fine viene il sospetto che tutti chiudano gli occhi per agevolare l’industria dell’allevamento intensivo.

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RUBRICA “NUTRIRE IL PIANETA”
Con l’inaugurazione di Expo2015, Report dedicherà una parte della trasmissione alla sicurezza alimentare. Sei approfondimenti sull’etichettatura, o sui falsi slogan del Made in Italy o quello “del cibo italiano migliore”, utilizzati spesso a vantaggio di coloro che invece stanno distruggendo le eccellenze e le tipicità di interi settori agroalimentari. Stiamo parlando degli stessi grandi gruppi dell’agrobusiness ai quali i nostri politici hanno offerto le vetrine dell’EXPO solo perché si fregiano del terzo brand più famoso al mondo, quello del Made in Italy appunto. La palla ormai è in mano soltanto a noi consumatori, che scegliendo, possiamo salvare le vere eccellenze e la nostra biodiversità, e originare e alimentare un sistema virtuoso che possa “nutrire il pianeta” nel rispetto anche degli animali e delle risorse. Però dobbiamo sapere ciò che spesso ci viene volutamente e sapientemente occultato. Scarica il PDF

Mangiando carne ci si espone a rischi elevati per la salute, siatene coscienti!
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