Quelli di Hamas sono tutte bestie? leggete l’elenco delle loro richieste e giudicate

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DI GIDEON LEVY
Haaretz.com

Ecco la lista delle condizioni che chiede Hamas e la Jihad islamica e provate onestamente a giudicare se c’è una richiesta ingiusta tra queste Continua a leggere

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Amnesty: in Ucraina orientale centinaia di rapimenti e torture (video)

Amnesty International: giornalisti, osservatori internazionali, attivisti rapiti e torturati da paramilitari pro-Kiev e da gruppi separatisti. [con nota di Megachip]


 

di Roberta Benvenuto.
Con Nota di Pino Cabras in coda all’articolo.
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Gaza top secret, massacro made in Italy firmato Alenia

Chi vince, nella gara di ipocrisia? Obama che “non può fare nulla” per fermare Israele, che ha armato fino ai denti, o l’insignificante Italia, che pure ha fornito a Tel Aviv i velivoli-scuola per addestrare i piloti dei caccia che fanno piovere missili sulle case di Gaza? I cacciabombardieri che martellano Gaza sono F-16 e F-15 forniti dagli Usa a Israele (oltre 300, più altri aerei ed elicotteri da guerra), insieme a migliaia di missili e bombe a guida satellitare e laser, scrive Manlio Dinucci sul “Manifesto”. Come documenta lo stesso Congresso Usa l’11 aprile 2014, Washington si è impegnata a fornire a Israele, tra il 2009 e il 2018, un aiuto militare di 30 miliardi di dollari, cui l’amministrazione Obama ha aggiunto nel 2014 oltre mezzo miliardo per lo sviluppo di sistemi anti-razzi e anti-missili. Israele dispone a Washington di una sorta di “cassa continua” per l’acquisto di armi statunitensi, tra cui sono previsti 19 F-35 del costo di 2,7 miliardi. Può inoltre usare, in caso di necessità, le potenti armi stoccate nel “Deposito Usa di emergenza in Israele”.
«Al confronto, l’armamento palestinese equivale a quello di chi, inquadrato da un tiratore scelto nel mirino telescopico di un fucile di precisione, cerca di difendersi lanciandogli il razzo di un fuoco artificiale», aggiunge Dinucci, nel servizio ripreso da “Come Don Chisciotte”. Ma attenzione: un consistente aiuto militare a Israele viene anche dalle maggiori potenze europee. «La Germania gli ha fornito 5 sottomarini Dolphin (di cui due regalati) e tra poco ne consegnerà un sesto. I sottomarini sono stati modificati per lanciare missili da crociera nucleari a lungo raggio, i “Popeye Turbo” derivati da quelli Usa, che possono colpire un obiettivo a 1.500 km». E l’Italia, che consente ai top gun di Tel Aviv di condurre esercitazioni con armamenti letali in Sardegna, sta fornendo a Israele i primi dei 30 velivoli M-346 da addestramento avanzato, costruiti da Alenia Aermacchi (Finmeccanica). Aerei che possono essere usati anche come caccia per l’attacco al suolo in operazioni belliche reali.
La fornitura dei caccia M-346, continua Dinucci, costituisce solo una piccola parte della cooperazione militare italo-israeliana, istituzionalizzata dalla legge 94 promulgata nel 2005. Legge che «coinvolge le forze armate e l’industria militare del nostro paese in attività di cui nessuno (neppure in Parlamento) viene messo a conoscenza». La norma stabilisce infatti che tali attività sono «soggette all’accordo sulla sicurezza», e quindi segrete. «Poiché Israele possiede armi nucleari – conclude il giornalista del “Manifesto” – alte tecnologie italiane possono essere segretamente utilizzate per potenziare le capacità di attacco dei vettori nucleari israeliani», e inoltre «possono essere anche usate per rendere ancora più letali le armi “convenzionali” usate dalla forze armate israeliane contro i palestinesi», che come vediamo sono soprattutto civili, donne e bambini inclusi, sacrificati anche questa volta per la pulizia tecnica di stampo terroristico mirata a sfrattare la popolazione palestinese da quella che viene definita “la più grande prigione a cielo aperto esistente al mondo”.
«La cooperazione militare italo-israeliana – aggiunge Dinucci – si è intensificata quando il 2 dicembre 2008, tre settimane prima dell’operazione israeliana “Piombo Fuso” a Gaza, la Nato ha ratificato il “Programma di cooperazione individuale”». Il programma comprende lo scambio di informazioni tra i servizi di intelligence, la connessione di Israele al sistema elettronico Nato, la cooperazione nel settore degli armamenti e l’aumento delle esercitazioni militari congiunte. In quel quadro rientra “Blue Flag”, la più grande esercitazione di guerra aerea mai svoltasi in Israele, cui hanno partecipato nel novembre 2013 Stati Uniti, Italia e Grecia. «La “Blue Flag” è servita a integrare nella Nato le forze aeree israeliane, che avevano prima effettuato esercitazioni congiunte solo con singoli paesi dell’Alleanza, come quelle a Decimomannu con l’aeronautica italiana». Le forze aeree israeliane, sottolinea il generale Amikam Norkin, stanno sperimentando nuove procedure per potenziare la propria capacità, «accrescendo di dieci volte il numero di obiettivi che vengono individuati e distrutti». Ciò che sta facendo in questo momento a Gaza, grazie anche al contributo italiano, di cui la stampa mainstream evita accuratamente di parlare.

APTOPIX Mideast Israel PalestiniansChi vince, nella gara di ipocrisia? Obama che “non può fare nulla” per fermare Israele, che ha armato fino ai denti, o l’insignificante Italia, che pure ha fornito a Tel Aviv i velivoli-scuola per addestrare i piloti dei caccia che fanno piovere missili sulle case di Gaza? Continua a leggere

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Siria – Ecco perché il Nuovo Ordine Mondiale la Odia e la vuole Distruggere

siria– Sergio Basile –

 Gli 8/9 principali motivi perché il Nuovo Ordine Mondiale

Vuole la Distruzione della Siria e del Cristianesimo Continua>

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Attacco in Siria, si rischia il disastro radioattivo. Il reattore sperimentale Mnsr a Damasco

guerra in siriaTorno sul conflitto in Siria. Ho già scritto che la sua radice è la diminuzione delle risorse naturali (acqua, grano, petrolio) a disposizione del Paese. Ora passo alle conseguenze dei bombardamenti che gli Stati Uniti – in totale isolamento internazionale, Francia a parte – sembrano avviati ad effettuare.

In Siria, vicino a Damasco, è in funzione un reattore nucleare sperimentale Mnsr – non produce energia, serve per scopi di ricerca e simili – il cui nocciolo è costituito da circa un chilo di uranio arricchito almeno al 90%. Continua>

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Raid sulla Siria? La cosa sbagliata, al momento sbagliato

606x341_237862_la-siria-e-il-cambiamento-dell-iranE’ sempre difficile dire cosa si può fare in casi disperati come quello siriano, dove da due anni è in corso una insopportabile mattanza della popolazione civile. Continua>

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Armi chimiche della Siria??

DI MIKE ADAMS
naturalnews.com

Ora Natural News può rivelare che la storia delle armi chimiche della Siria, spinta dalla Casa Bianca, è uno scherzo bizzarro.

Per capire perché, dovete cominciare dalla notizia pubblicata dal The Independent (1), dal titolo “Revealed: il governo ha permesso a compagnie britanniche l’esportazione di agenti chimici da gas nervino alla Siria.” Continua>

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Siria, “no all’intervento militare”

“La costruzione della pace passa solo attraverso un cessate il fuoco immediato. Il movimento pacifista italiano torni a farsi sentire: no all’intervento militare e sì a un nuovo tavolo delle trattative sul Mediterraneo”. Il presidente di Legambiente commenta le ultime notizie sulla situazione siriana e l’ipotesi sempre più probabile di attacco militare da parte di Stati Uniti e Francia.

di Legambiente 

bandiera siriaSiria: è sempre più probabile l’ipotesi di attacco militare da parte di Stati Uniti e Francia Continua>
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