Quante bombe nucleari hanno fatto esplodere negli ultimi 70 anni?

fungoatomico

tutti i test nucleari dal 1945 a oggi … Continua a leggere

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Fukushima-Dai-ichi. Le prime conseguenze sanitarie.

FukushimaPicSono stati correttamente valutati i rischi e le ricadute sulla popolazione?
( a cura di Alessandro Ricchi – Fondazione Di Bella) Continua a leggere

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I pescatori del Pacifico del Nord mostrano prove: pesci con tumore, contaminati da radioattività

mappa pesce contaminato

I tumori sui pesci della Costa del Pacifico sono fonte di preoccupazione per i pescatori locali.
Quando Hirasaka Hiroshi ha catturato questo grande pesce nelle acque del Giappone del Nord (vedi foto nel seguito), cio’ ha aggiunto sostanza alle preoccupazioni dei pescatori giapponesi, in merito alle conseguenze sulle popolazioni ittiche locali in relazione all’incidente all’impianto nucleare di Fukushima. Continua>
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Fukushima Fallout: Nuovo report, si attendono fino a 1 milione di decessi per cancro

In un nuovo rapporto pubblicato da Fairewinds Energy Education (FEE), “Il cancro è in aumento nel Post-Fukushima in Giappone“, si apprende che la fusione nucleare multi-core in corso presso la centrale di Fukushima Daiichi ha prodotto danni circa 230 volte superiori alla normalità, alla situazione prefallout, con i tumori della tiroide nella prefettura di Fukushima, questo disastro potrebbe tradursi in ben un milione di altre contaminazioni da cancro a causa dell’incidente accaduto nel marzo del 2011. Continua a leggere

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Radiazioni a Fukushima punte di contaminazione dell’acqua del 7.000% continuano a riversarsi nell’oceano

NaturalNews

Le squadre di pulizia che cercano di mitigare l’infinita crisi radioattiva di Fukushima in Giappone pone molti problemi, di recente dopo che i sensori di monitoraggio di uno sgrondo di scarico ha rilevato un enorme picco dei livelli di radiazione nelle acque di scarico versate nell’Oceano Pacifico. Continua>

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Il segreto di Mayak, peggio di Chernobyl e Fukushima

Chernobyl e Fukushima non sono state le uniche catastrofi nucleari planetarie. Dietro gli Urali, nella regione di Chelyabinsk, una delle più inquinate di tutta la Russia, si sono infatti verificati tre gravissimi incidenti. La centrale di Mayak (che in russo significa “faro”) nacque nel 1949 per produrre plutonio per armi nucleari, e dal 1949 al 1952 riversò circa 76 milioni di metri cubi di rifiuti liquidi altamente radioattivi – principalmente cesio e stronzio – nel Techa, fiume lungo il quale vivevano circa 124.000 persone, divise in villaggi dediti all’agricoltura e all’allevamento. Nel 1957, nell’impianto di Mayak esplose un serbatoio di rifiuti radioattivi e, oltre al cesio e allo stronzio, si aggiunse il ben più pericoloso plutonio; l’esplosione formò una nube radioattiva che coprì un’area di circa 23.000 chilometri quadrati, creando l’area della “East Ural Radioactive Trace” e sprigionando almeno il doppio dei radionuclidi dell’incidente di Chernobyl.
Il terzo incidente ebbe luogo nel 1967, quando il Lago Karachay, usato per lo smaltimento dei rifiuti nucleari più pericolosi, si asciugò a causa di un’estate torrida, e i venti spazzarono le sue polveri radioattive per un’area di circa 2.000 chilometri quadrati. Questi incidenti, la cui gravità si evince anche solo dai numeri, furono tenuti completamente segreti fino all’esplosione di Chernobyl. Dopo questo incidente, che più di quello di Three Mile Island (Usa) focalizzò l’attenzione dell’intero pianeta sulla pericolosità della produzione di energia da fonte nucleare, il governo sovietico non fu più in grado di nascondere i disastri precedenti. Oggi, a cercare di fare luce su queste remote stragi ambientali e sociali sono tre italiani: il documentarista Alessandro Tesei, già autore del pluripremiato film Fukushame, in cui si mostrano le falle del sistema giapponese nell’affrontare la strage di Fukushima, il fotoreporter Pierpaolo Mittica e il ricercatore e antropologo Michele Marcolin. Obiettivo dei tre? Raccontare in un documentario cosa è successo in quei luoghi dimenticati dalla storia.
«La ricerca si è sviluppata tra visite nei luoghi contaminati e interviste a persone coinvolte all’epoca dai vari incidenti, per capire come hanno vissuto in quegli anni, e come ora affrontano l’aumento esponenziale di morti per tumore e di malformazioni e problemi mentali alla nascita», racconta Tesei: «Abbiamo trovato una grande confusione, e diversi modi di trattare sia il problema che le persone: alcune vivono ancora a ridosso del fiume Techa, e il governo russo gli concede una misera pensione di circa 6 euro al mese. Altre sono state evacuate in zone ugualmente contaminate. Altre ancora sono riuscite, dopo intense battaglie legali, a ottenere dei risarcimenti che gli hanno permesso di spostarsi in zone più salubri». Il farsi riconoscere lo status di vittima della contaminazione è però complesso, aggiunge il filmaker, «e ovviamente il governo russo, così come sta facendo a Fukushima quello giapponese, crea dei muri di burocrazia che confondono e spesso dissuadono le persone dal far valere i propri diritti».
I documentaristi italiani sono stati guidati in questo viaggio da Nadezhda Kutepova, storica attivista e avvocatessa che aiuta le persone di quelle zone a farsi valere tramite azioni legali. «Grazie a lei abbiamo avuto addirittura la possibilità di assistere a un processo per il riconoscimento dello status di vittima delle radiazioni, che è stato vinto dalla sua assistita. Una spinta per tutti quelli che pensano di rinunciare in partenza, spaventati dalle prime difficoltà», rivela Tesei. «Molte altre cose ci sarebbero da aggiungere – conclude il regista marchigiano – ma ciò che davvero spaventa e lascia increduli è il fatto che ogni governo, sia esso russo, giapponese o italiano, nel corso del tempo e perfettamente consapevole delle conseguenze di scelte scellerate, continui imperterrito a comportarsi in maniera criminale ai danni della comunità». Da Kyshym a Fukushima sono passati 54 anni. Ma la storia, in effetti, sembra sempre la stessa.
(Andrea Bertaglio, “Nel 1957 a Mayak la catastrofe nucleare più grave della storia”, da “La Stampa” del 2 agosto 2014).

mayak443x400Chernobyl e Fukushima non sono state le uniche catastrofi nucleari planetarie. Dietro gli Urali, nella regione di Chelyabinsk, una delle più inquinate di tutta la Russia, si sono infatti verificati tre gravissimi incidenti. Continua a leggere

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I bambini di Fukushima stanno morendo

Informazionefuku

DI HARVEY WASSERMAN

counterpunch.org

Trentanove mesi dopo le varie esplosioni di Fukushima, il tasso di cancri della tiroide tra i bambini che vivono intorno si è elevato più di quaranta volte oltre il normale. Continua>

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Ricomincia il toto-pattumiera radioattiva. Maremma, Monferrato, Viterbo, Puglia o Piacenza?

deposito nazionale rifiuti radioattiviRicomincia il toto-pattumiera radioattiva, fa un passo in avanti l’annoso iter per individuare un deposito nazionale delle scorie provenienti dalla stagione nucleare italiana terminata quasi trent’anni fa. Dovrà accogliere 90 mila metri cubi di materiali oggi disseminati in 23 depositi temporanei (tipo Saluggia) più quelli provenienti dagli ospedali. Continua a leggere

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Fukushima: è ancora disastro

Fukushima-640DI HARVEY WASSERMAN commondreams.org

Il silenzio dei media generalisti su Fukushima è stato assordante, anche se le acque radioattive fuggite dalla fusione della centrale nucleare giapponese ormai stanno lavando le spiagge americane. Acqua sempre più radioattiva continua a riversarsi nel Pacifico. Continua a leggere

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Nucleare: nasce l’Osservatorio per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi

gestione scorie nucleari UE

È stato presentato oggi a Roma dell’Osservatorio per la Chiusura del Ciclo Nucleare, un organismo indipendente che fa capo a Sogin, nato con l’obiettivo di fornire un occhio indipendente sugli aspetti tecnici e sulle implicazioni economiche, sociali e ambientali delle attività di bonifica dei siti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. Continua>

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Fukushima è una cosa seria …. iodio radioattivo ed effetti sul corpo umano

Fukushima

DI THOMASINA COPENHAVER

blogs.naturalnews.com

Più  le notizie “sfuggono”  dal sito di Fukushima, più diventa impossibile ignorarne le conseguenze globali e a lungo termine. Comunque, oggi come oggi, l’America sta già subendo gli effetti di radiazioni tossiche. Continua>

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Fukushima, buttare nel Pacifico 380.000 tonnellate di acqua radioattiva

catturaUna delegazione dell’Iaea (l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare) oggi ha concluso una missione a Fukushima impartendo una sia pur indiretta benedizione al suggerimento del consulente cow boy ingaggiato dalla Tepco, la società proprietaria della centrale nucleare in avaria. Continua>

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Fukushima, il video girato durante la rimozione delle barre di combustibile nucleare

fukushima rimozione barre combustibile nucleareA Fukushima la settimana scorsa è iniziata la partita a shanghai più pericolosa e più necessaria della storia, ossia la rimozione delle barre di combustibile nucleare dalla pericolante piscina di raffreddamento situata al terzo piano del reattore numero 4. Continua>

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Fukushima: inizia la rimozione del combustibile nucleare, ci vorranno 5 anni

fukushima rimozione combustibile nucleare

Tepco ha iniziato a rimuovere le barre di combustibile nucleare presenti nelle piscine della centrale di Fukushima. Ma sono migliaia e, per terminare l’operazione, ci vorranno cinque lunghissimi anni. Continua>

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