Iniziamo a parlare di riduzione del lavoro

timthumb.phpAbbiamo assistito ovunque a infinite campagne che promuovono il “lavoro” come un qualcosa a cui dobbiamo sempre essere a favore. Diversi testi e movimenti finalmente mettono in discussione quel dogma. Di sicuro il lavoro umano è sempre stato e resta il tallone d’Achille del capitalismo. Continua a leggere

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Era meglio lavorare nel Medioevo

Era meglio lavorare nel Medioevo

I servi, nel Medioevo, lavoravano al massimo nove ore. E facevano delle pause, che persino secondo i loro padroni, erano dovute. I nostri antenati possono, in realtà, non essere stati ricchi, ma avevano abbondanza di tempo libero. E grazie al capitalismo siamo molto più schiavi di loro, da ‘The Overworked American: The Unexpected Decline of Leisure’  (Lo statunitense oberato di lavoro: l’inatteso declino del tempo libero).

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L’Italia è fallita, bastano due numeri per capirlo

9di PAOLO CARDENÁ*

Bastano due semplici numeri per capire che, per l’Italia, è assai difficile immaginare un lieto fine. Il grafico che segue rappresenta la variazione del prodotto interno lordo e del debito pubblico dal 2007 (anno precedente all’inizio della crisi) al 2014.

Il Pil nominale, nel 2007, era di 1610 miliardi di euro. Dal 2007 al 2014 è cresciuto di appena 6 miliardi di euro, portandosi a 1616 (considerando anche le attività criminali). Per contro, il debito pubblico, dal 2007 al 2014 è aumentato di 529 miliardi di euro, passando da 1606 miliardi a 2135 miliardi di fine 2014. Continua>

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Perché lavoriamo tanto nonostante sia il XXI secolo?

Owen  Hatherley

In pratica, se nel passato c’è qualcosa su cui tutti i futurologi concordavano, è che nel XXI secolo ci sarebbe stato moltissimo meno lavoro. Che cosa avrebbero pensato, nell’aver saputo che nel 2012 la classica giornata lavorativa dalle 9 alle 17 si sarebbe evoluta in qualcosa di più simile a una giornata dalle 7 del mattino alle 7 di sera? Continua>

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Gli effetti nefasti del Jobs Act

di Luciano Gallino, da Repubblica, 18 novembre 2014

Uno dei principali esiti del Jobs Act, a danno dei lavoratori, sarà la liquidazione di fatto del contratto nazionale di lavoro (cnl), in attesa di una legge — di cui il governo parlerà, sembra, a gennaio — che ne sancisca anche sul piano formale la definitiva insignificanza rispetto alla contrattazione aziendale e territoriale. Continua a leggere

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Tutti precari? Sembra un affare, invece uccide le imprese

lavoro-precariJobs Act per rilanciare economia e occupazione? Errore: «La definitiva abolizione dell’articolo 18 è destinata a intensificare la recessione», secondo Guglielmo Forges Davanzati. «L’ulteriore indebolimento del potere contrattuale dei lavoratori, riducendo i salari, accentua il circolo vizioso: dalla compressione della domanda interna alla caduta dell’occupazione e del tasso di crescita della produttività del lavoro». Continua>

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Ma loro sono pronti?

di Uriel Fanelli.

Vi chiederanno di “dimenticare il posto fisso” solo finché non lo avrete dimenticato SUL SERIO. Ma quando avrete dimenticato di stare per forza DENTRO l’azienda… Continua a leggere

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