Sentenza storica negli Usa. Famiglia risarcita per danni alla salute causati dal fracking

campo di fracking

L’hanno definita una sentenza storica: la prima nel suo genere. Una famiglia statunitense ha ottenuto in tribunale un risarcimento di quasi tre milioni di dollari per i danni alla salute e alla proprietà causati dal fracking. La notizia viene dal Texas, ma riguarda direttamente l’Europa: la guerra in Ucraina serve infatti per convincere la riottosa Ue ad acquistare a caro prezzo gas americano da fracking al posto di quello russo, e magari anche ad accettare il fracking sul suo stesso territorio.

Quella giunta a sentenza in Texas non è certo la prima azione legale contro il fracking negli Stati Uniti. Finora però, a quanto se ne sa, le altre sono semmai sfociate in accordi privati: come quello famoso con cui una famiglia della Pennsylvania (anch’essa lamentava danni alla salute ed alla proprietà) ha incassato 750 mila dollari in cambio dell’impegno a non parlare mai più di fracking.

Stavolta però la causa è andata a sentenza. Si è pronunciato il tribunale. Bob e Linda Parr hanno ottenuto per sè e per la figlioletta un risarcimento di 2,95 milioni di dollari da Aruba Petroleum. La società aveva scavato una ventina di pozzi per il fracking accanto alla proprietà dei Parr. I Parr si sono ammalati: emorragie dal naso, battito cardiaco irregolare, spasmi muscolari, ulcerazioni sulla pelle. La loro acqua non era più potabile, i loro animali domestici sono morti.

La corte ha stabilito che tutto questo è avvenuto proprio per via del fracking, altrimenti detto fratturazione idraulica. Consiste nel pompare nel sottosuolo grandi quantità di acqua e sostanze chimiche per frantumare le rocce e liberare il gas che vi è intrappolato.

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