Salvata l’isola di Budelli – Non andrà al banchiere australiano

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CE L’ABBIAMO FATTA l’isola di Budelli non andrà al banchiere australiano Harte, ma allo Stato italiano.L’Ente Parco della Maddalena ha depositato in tempo le carte per esercitare il diritto di prelazione, e comprerà l’isola per 2,9 milioni di euro.Una forte mobilitazione è stata attivata dall’ex ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio e dalla sua Fondazione Univerde. Dopo che i soliti circuiti di falso ambientalismo erano arrivati a bloccare la prelazione alla Commissione Ambiente della Camera. Una dura battaglia con la raccolta di 100.000 adesioni via internet, alla quale Coscienzeinrete ha partecipato con entusiasmo, e che ha visto l’adesione trasversale di vasti settori della politica, della società e della cultura.Grandi e strane le forze a favore del banchiere, tutte unite nel proteggere la svendita di Budelli a questo rappresentante della finanza mondialista….

Isola Budelli:

MA LA MOBILITAZIONE DELLA GENTE PER BENE UNA VOLTA TANTO HA AVUTO SUCCESSO.Già prima di Natale la commissione bilancio di Montecitorio aveva ribaltato la decisione precedente, e poi, nonostante i mille ostacoli posti, si è arrivati ad esercitare la prelazione in tempo.2,9 milioni di euro era il prezzo risibile al quale se l’era aggiudicata ad un’asta Michael Harte, alto funzionario di una delle più grandi banche del Pacifico. Un uomo proveniente dai circuiti mondialisti americani dell’MIT, della City di Londra, di Wall Street e in particolare del CITIGROUP, il più grande agglomerato finanziario del mondo. Che si trovò nella bufera per la megatruffa dei subprime.Ma da noi il signor Harte si è presentato come un agnellino iperambientalista… e tutti gli hanno creduto. Lui avrebbe fatto di Budelli un supersantuario naturale, protetto molto meglio di quanto lo Stato italiano avrebbe mai potuto fare.Strano come uomini che hanno il “pelo sullo stomaco” nel lavorare ai massimi livelli per circuiti bancari del tutto privi di morale, abbiano poi la faccia tosta di dimostrarsi sensibili difensori dell’ecosistema, amanti della natura… Quando c’era da mettere sul lastrico milioni di persone dove erano? Dove era il loro sensibile cuore?

Fondazione -Univerde

E NATURALMENTE FORTISSIMI POTERI SI SONO MOSSI PER APPOGGIARE LA CONQUISTA DI BUDELLI DA PARTE DEL FINANZIERE.E dopo la vittoria una puntura di veleno è puntualmente arrivata contro Pecoraro Scanio, attraverso una velina che qualcuno ha passato a Dagospia, subito ripresa dal Giornale. Nella quale si diceva che la fondazione Univerde aveva incassato (ben) 11.000 euro per vendere delle fotografie all’ente Parco Maddalena, come ricompensa in cambio dell’appoggio su Budelli. Non era vero, ed è stato subito smentito, con probabili ripercussioni giudiziarie. Ma intanto una manciata di fango è stata comunque gettata come vendetta per la bruciante sconfitta dal fronte falso ambientalista…Per quanto riguarda Pecoraro Scanio è una vecchia storia questa del fango gratuito gettato dalla stampa serva del potere. Tanto che molti ancora pensano che sia stato coinvolto in vicende di tangenti o altro, quando invece è stato assolto da qualsiasi accusa. Ma gettare fango è uno dei modi che hanno adoperato i nemici dell’ambiente per fare fuori dalla politica l’ambientalismo pulito ed indipendente. Perché non desse più problemi a chi voleva assaltare e depredare Madre Terra. E per lasciare imperanti i nemici dell’ambientalismo della destra e il falso ambientalismo che si concentra soprattutto negli ambienti del PD e nelle cricche associate.


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