Rifiuti tossici in Campania: ecco il testo integrale desecretato

Sessantatre pagine che l’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati ha desecretato e reso pubbliche; trovate il documento integrale nell’allegato Pdf. Sono le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone alla Commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti in Campania rese il 7 ottobre 1997. Sedici anni fa si sapeva già che sotto quelle terre c’erano rifiuti tossici pericolosissimi e che l’impatto sulla popolazione sarebbe stato devastante.

Rifiuti tossici in Campania: ecco il testo integrale desecretato

Quello che Terra Nuova mette a disposizione è il testo desecretato del resoconto stenografico dell’audizione del pentito Carmine Schiavone. Il  documento è consultabile presso l’Archivio storico della Camera. Da quelle 63 pagine emerge una realtà agghiacciante: traffico illegale di scorie pericolose, fusti di rifiuti tossici interrati nelle cave, coperture politiche e massoniche, l’impatto devastante sulla salute della popolazione e sull’ambiente. Nel 1997 Schiavone aveva già raccontato tutto, ma quei documenti erano stati secretati. Afferma che i documenti sono stati consegnati a inquirenti e istituzioni.

Poi continua a citare nomi, luoghi e intrecci di interesse e di potere.

Schiavone cita i nomi dei referenti del clan per gli affari nello smaltimento illegale dei rifiuti. Cita gli stessi imprenditori che continueranno a fare affari con lo Stato negli anni successivi, quando l’emergenza rifiuti diventerà incontrollabile. E che ora sono sotto processo. Cita anche una serie di località nell’hinterland di Napoli e luoghi molto frequentati, a due passi dai centri abitati. I camion delle ecomafie imperversavano poi lungo il litorale domizio. Sotto terra sono finite anche scorie nucleari, venivano interrate di notte e vi si gettava sopra terreno. Insomma, una bomba ambientale che ha fatto ammalare migliaia di persone. “Lo Stato, dunque, da 16 anni, sapeva tutto – dice il parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello – E che cosa ha fatto nel frattempo? Sapevamo che tante amministrazioni comunali erano in odor di camorra, ma ignoravamo che lo fossero quasi tutti i comuni del Casertano. Sapere che le la maggior parte delle opere pubbliche, in un modo o nell’altro, dipendevano dalla camorra ci sconvolge. Ma lo Stato? Possibile che abbia abdicato alla sua autorità lasciandoci in balia di questa organizzazione criminosa e violenta? Schiavone, nel 1997, avvertiva che entro 20 anni saremmo morti tutti di cancro. Oggi ci accorgiamo che quelle parole furono una macabra profezia”.

Leggi il documento integrale nell’allegato Pdf.

di Alexis Myriel

Documento_Commissione_Dinchiesta (3,05 MB, file pdf)

Fonte

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