“Reddito di cittadinanza”: PD, PDL e SC respingono la mozione M5S

Reddito di Cittadinanza prposto da M5S bocciato al senato da PD PDL e SC

Il Senato ha bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle che richiedeva l’introduzione di un reddito minimo garantito, con 181 contrari (Pd, Pdl e Scelta Civica), 50 a favore (M5S e Sel) e l’astensione dei senatori leghisti. Ricordiamo che in Europa solo i cittadini dell’Italia e della Grecia non godono dei benefici del reddito di cittadinanza che che garantisce a tutti i cittadini,individui oppure nuclei familiari, a prescindere dal se si abbia un lavoro oppure no, ad avere gratuitamente un minimo vitale, come casa, acqua, cibo, sanità ed istruzione. Non ce lo meritiamo ma si compreranno invece gli F35 che costeranno 53 miliardi di euro e che ci servono di più e si finanzieranno le banche che ci pignorano, come ha fatto Monti che ha dato 2,3 miliardi alla Goldman Sachs oppure più recentemente 4 miliardi alla Monte dei Paschi di Siena.

Introdurre il reddito minimo garantito, predisponendo un piano che individui la platea degli aventi diritto, considerando come indicatore il numero di cittadini che vivono al di sotto della soglia di povertà. E’ la prima proposta contenuta nella mozione d’indirizzo al Governo per contrastare la povertà che presentiamo in Senato. Primo firmatario il capogruppo Nicola Morra.

Si impegnava inoltre il governo a reperire le risorse necessarie anche attraverso la lotta all’evasione fiscale, l’incremento delle imposte sul gioco d’azzardo e attraverso specifiche disposizioni volte alla redistribuzione delle pensioni d’oro e ad attuare specifiche politiche sociali e dell’occupazione per inoccupati e disoccupati tra i 30 e i 54 anni in generale, e per la donne inattive in particolare, quali categorie a più alto rischio di povertà ed esclusione sociale.

Vogliamo qui specificare che c’è una differenza tra reddito minimo garantito e reddito di cittadinanza: mentre il primo è rivolto solo a coloro che non raggiungono una certa quota di reddito, il secondo è destinato a tutti i cittadini italiani, sia al senza tetto che al multimiliardario.

La differenza è importante, soprattutto per motivi di copertura: anche restringendo la platea a chi guadagna meno di 1000 euro al mese (che non è comunque un reddito di cittadinanza), occorrono ben 70 miliardi l’anno per trovare la copertura richiesta, mentre se si vuole stringere la platea ai soli disoccupati ne servirebbero all’incirca la metà. E in ogni caso parliamo comunque di qualcosa di diverso dal reddito di cittadinanza.

Quindi sebbene anche nel blog di Beppe Grillo si sia parlato di reddito di cittadinanza in realtà si tratta di reddito minimo garantito che è una misura maggiormente fattibile e necessaria.

Il costo di un reddito minimo garantito che copra circa un milione di famiglie avrebbe un costo decisamente inferiore, secondo uno studio pubblicato su lavoce.info, ovvero 5-6 miliardi di euro.

La proposta di un reddito minimo garantito resta comunque valida e auspicabile, e una sua approvazione riempirebbe un gap italiano nei confronti di molti altri Paesi europei. Tuttavia come abbiamo detto all’inizio, gli interessi del governo sono altri.

Fonti 

http://it.ibtimes.com

http://www.finanzaonline.com

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