Rapidissimo e benissimo: una contraddizione in termini?

di Luzia Janett

corsa
È possibile fare le cose per bene e allo stesso tempo velocemente?

Rapidissimo e benissimo. Sono termini contraddittori? Molti dei miei libri culinari mi insegnano a cucinare bene in pochissimo tempo. Nell’opera teatrale di William Shakespeare il famoso Julius Cäsar disse: “Chi ha l‘intenzione di accendere un fuoco rapidamente, deve prendere la paglia”. Però subito dopo spiegò che lui considerava la paglia “debole”: “Brucia subito, però dà poco calore”.

La pubblicità di oggi ci suggerisce che per stare bene dobbiamo fare tutte le cose in pocchissimo tempo. Una nuova lingua s’impara al volo con un metodo nuovo, con la tecnica “recentemente disponibile anche in Europa” trovi clienti in un batter d’occhio e senza far fatica. L’unico obiettivo di persone di successo è quello di essere veloci e brillanti allo stesso tempo.

Claudio Monteverdi (1567-1643), il compositore italiano, non era solamente un bravo musicista, ma ha anche arricchito la musica di quei tempi, con molte novità. Lui affermò: “Un compositore non può lavorare velocemente. Per una composizione di musica fatta per bene, ci vuole tempo”.

Patricia nella sua piccola boutique vende da 20 anni moda italiana e ha una clientela fissa e fedele. “Vendere rapidamente?”. Lei ride. “La signora Vanni dopo due ore di prove, ha scelto il vestito da mettere per il compleanno della sua amica. Questo vestito la sta aspettando nel suo armadio già da tre anni!”. Il negozio di Patrica va benissimo. Ci sono anche clienti che comprano in due ore venti pezzi.

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Con calma aspettare, analizzare, osservare per poi – nel momento giusto – attivare tutte le energie per fare un’azione con bravura, questa è la sapienza del saggio della vecchia Cina

Lo sapevo: Vince l’attributo ‘bene’, ‘rapido’ mettiamolo al secondo posto.

Lü Buwei (300-235 a. Chr.), un uomo d’affari nella vecchia Cina, ha studiato a lungo le azioni delle persone ed anche i loro attributi ‘bene’ e ‘rapido’. Le sue osservazioni erano: “Le azioni del saggio sono calme e lente. Però sembrano solamente essere lente. Il saggio aspetta il momento giusto per le sue azioni”. Lü Buwei era anche un politico e sicuramente avrà aquistato questa conoscenza nel campo del lavoro: “La decisione del ‘non-fare’ è quella che supera alla fine tutti gli ostacoli”.

Con calma aspettare, analizzare, osservare per poi – nel momento giusto – attivare tutte le energie per fare un’azione con bravura, questa è la sapienza del saggio della vecchia Cina. Ho provato a seguire questo. A casa ho riflettuto bene su che cosa volevo cucinare per i miei ospiti, quanto tempo avevo a disposizione e quanti soldi mi può costare tutto. Le spese le ho stabilite in un attimo, cucinare è stata una gioia e gli ospiti erano contentissimi.

Fare le cose ‘per bene’ è un atteggiamento che caratteriza una persona. Lü Bwei osservò: “Chi sa distinguere le cose importanti da quelle meno importanti, riesce a fare le cose per bene”.

Sono stata troppo precipitosa nel dire che vince chi fa le cose ‘per bene’ e che l’attributo ‘rapido’ avrebbe meno valore nella vita. Amo la velocità e spesso la passività mi fa arrabbiare.

Però oggi do la medaglia a tutti e due. Per fare le cose per bene, dobbiamo mantenere la calma. L’orario troppo stretto distrugge la serenità, che ci vuole per riflettere sulle azioni giuste da fare nel momento giusto. La velocità è un regalo che riceviamo quando le nostre azioni sono organizzate per bene. Arriverà così, questo dono, all’improvviso.

Johann Wolfgang v. Goethe ci ha lasciato una grande opera. Anche lui ha studiato la tematica: “Usate bene il tempo che avete a disposizione. La buona organizzazione è la parola magica, perché ti da la forza e la velocità per fare tutto quello che vuoi”. E i tuoi colleghi che non conoscono la tua ricetta, ti invidiano!

Fonte: www.ilcambiamento.it

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