PREVEDERE IL FUTURO? Si può nel presente…

Spesso, magari senza prestarvi attenzione, ci si ritrova ad immaginare il futuro.

Talvolta quello che immaginiamo è attraente, e ci trascina, ci entusiasma e motiva ad andare avanti.
Altre volte al contrario mostra porte chiuse, incognite o temibili ostacoli, paventando dolore o difficoltà che rendono difficile vivere il nostro quotidiano, giungendo a paralizzare le nostre energie, con angosce e depressione.

Ma cos’è il futuro? Dov’è?

Si è portati automaticamente a pensare che il futuro sia là davanti, ad aspettarci, lungo una linea di dubbia demarcazione. Alcuni credono in un destino immutabile; altri preferiscono pensare di poter determinare gli eventi, ciononostante continuano a ritenere il futuro quale una probabile conseguenza del comportamento e dei fatti che accadono nel presente.

I primi credono in un falso futuro, ma non ci pensano.
I secondi credono in un falso futuro, e caricano la mente razionale di insensate responsabilità.

Il futuro non esiste come fatto svincolato dal presente.
Il futuro ACCADE come fatto co-presente al presente.

La chiave della verità sul futuro è nel presente. Coloro che vogliono vedere il futuro, osservino il presente.
Il futuro reale ci apparirà così come un evento fluido, cangiante, un riflesso evidente e oggettivo di ciò che percepiamo con la coscienza del momento presente.

Di conseguenza ci apparirà chiaro che non è possibile pre-vedere il futuro, in quanto il futuro non esiste come fatto oggettivo.
E’ tuttavia possibile vedere il futuro nel presente.

Questo evidenza un altro fatto: nel presente vi è la sensibile percezione del futuro oggettivamente relativo alle nostre scelte.

Come è possibile veramente comportarsi “coscienziosamente”, se si continua a mantenere un errata concezione del futuro?
Quale coscienza si può avere dei nostri comportamenti, e delle loro “conseguenze”, se queste non sono altro che supposizioni operate dalla mente associativa, che opera le sue scelte in risposte a schemi e meccanismi statici e pregiudiziosi?

La risposta dovrebbe apparire evidente: nessuna.
Il comportamento della persona ordinaria, per quanto intelligente e piena di esperienze di vita, non potrà mai tenere in considerazione il futuro quale fatto oggettivo.

Colui che apprende a permanere nel presente, nell’attimo a-temporale, ascolterà le sottili voci dell’inconscio, che gli sussurreranno racconti del futuro direttamente nel centro del cuore.
La sua consapevolezza sarà quella di un essere umano allineato al Senso, e capace di dirigersi verso di Esso.

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