Perché preoccuparsi delle combinazioni alimentari?

alimentazione_combinazioni_sheltonPerché non mischiarli confusamente e mangiarli in maniera approssimata?
Perché perdere tempo su tali argomenti?
Forse gli animali seguono delle regole nell’alimentarsi?

Queste riflessioni sul cibo sono state scritte da un malato di cancro che sta curandosi attraverso l’alimentazione vegetariana biologica e le cure naturali….

Di Arturo Villa

In effetti gli animali non seguono delle regole facoltative ma imposte dalla natura, è difficile incontrare un animale che si somministri ad ogni pasto un primo, un secondo, un contorno un dolce e un caffè…..

Gli animali generalmente per ogni pasto ingeriscono un solo alimento….
pare che pure noi umani siamo tecnicamente legati a questo meccanismo.

Il modernismo ci sta portando fuori rotta, il nostro sistema digerente non è progettato per digerire tutto insieme, assolutamente NO, la giusta combinazione di cibi, legata alle necessità e limiti enzimatici del nostro sistema digerente fanno tutta la differenza del mondo, il segreto è tutto qui…

Se è vero che tutta la nostra alimentazione è legata al comportamento dei nostri enzimi digerenti dobbiamo prendere atto che gli stessi nel nostro corpo hanno una funzione limitata, forse geneticamente predisposta alle abitudini di milioni di anni durante i quali l’uomo si nutriva di un solo cibo per volta…..

Ogni sostanza che ingeriamo nel nostro apparato digerente deve prima essere scomposta, poi spedita al fegato che la elabora e infine dal fegato immessa nel sistema sanguigno per essere trasportata a tutte le cellule, tessuti….

La digestione, come vedremo è un processo discretamente complicato, una specie di catena di montaggio, ogni enzima è specializzato in una particolare funzione, l’enzima che viene dopo in catena di smontaggio può lavorare e fare bene il suo mestiere solo se l’enzima che viene prima ha portato a termine la sua funzione….

Tutto è concatenato amici, l’enzima che lavora sui carboidrati non sarà in grado di funzionare su grassi, proteine e sali.
La specificità degli enzimi è veramente concatenata al punto che, ad esempio, tra gli enzimi (famiglia enzimatica) che agiscono sui disaccaridi, zuccheri complessi, quello che agisce sul maltosio non può avere effetto anche sul lattosio….

Nella digestione del cibo esistono varie fasi che successivamente andremo ad analizzare, ogni fase richiede il suo enzima, sia esso prodotto dalla saliva, dai succhi gastrici, dal pancreas, residente nei nostri intestini o importato dai nostri cibi, ogni enzima ha una specifica funzione, funzione quasi sempre limitata, diciamo allora che i nostri enzimi digestivi sono paragonabili ad operai specializzati, sanno fare bene un determinato lavoro ma solo quello…

Una giusta combinazione di cibi è il modo più confacente per venire incontro al limite dei nostri enzimi digerenti, se sai con chi hai a che fare sai anche come comportarti per metterlo a suo agio e nelle condizioni migliori per esprimere il suo potenziale.

Alimentarsi senza criterio è un modo ignorante e autolesionista, è come avere una Ferrari e alimentarla a gasolio, è stupido depotenziare le fantastiche caratteristiche del nostro fantastico corpo umano, imparare le combinazioni alimentari vuol dire imparare a volersi bene nel ricercare il meglio dalla nostra macchina – il corpo umano…

I cibi che ingeriamo e non vengono digeriti non hanno nessun valore, nessuna proprietà, è insensato e dannoso ingerire cibi che poi non verranno digeriti….

La mancata digestione dei cibi comporta la formazione di spiacevoli tossine e veleni tramite decomposizione, quindi amici, una buona digestione, non solo ci garantisce una migliore assimilazione dei principi attivi del cibo che ingeriamo, non avremo solo una nutrizione migliore, evitando una cattiva digestione, quindi una decomposizione del nostro cibo nei nostri intestini, eviteremo un sacco di guai con la nostra salute….. Il cibo non digerito che staziona nei nostri intestini per varie ore produce tossine, veleno…

E’ ampiamente dimostrato che un sacco di allergie alimentari scompaiono con l’avvento di una giusta combinazione di cibi, spesso il problema non è allergia al cibo ma indigestione del cibo….

Per allergia si intende un avvelenamento proteico, ma l’indigestione produce gli stessi risultati, tramite la decomposizione del materiale non digerito l’indigestione produce avvelenamento proteico..

Una digestione normale e ben organizzata produce solo sostanze nutrienti, una cattiva digestione produce tossine e veleni…………………

Imparare ad associare gli alimenti che ingeriamo diventa quindi fondamentale per sfruttare al massimo l’energia del cibo che ingeriamo ma soprattutto per salvaguardare il nostro corpo dall’avvento dei veleni interni, …..

Ogni giorno lottiamo contro centinaia di veleni esterni che entrano nel nostro corpo mettendone a rischio gli stupefacenti equilibri, perché produrne anche all’interno del nostro corpo?
ha un senso fregarsene di questi aspetti?
io li ho trascurati per un sacco di tempo e mi ritengo un emerito stupido…..

Dunque amici,

nel primo capitolo abbiamo scoperto che la nostra digestione è un processo più macchinoso di quel che si possa immaginare.

i cibi che vengono ingeriti, devono prima essere scomposti e poi ricomposti in maniera confacente all’assorbimento del nostro organismo

Abbiamo anche appreso che lo smontaggio del cibo che ingeriamo avviene tramite svariate famiglie di enzimi….
ogni famiglia di enzimi è specializzata nello smontaggio di un particolare alimento, all’interno di ogni famiglia enzimatica ogni enzima ricopre un ruolo particolare e unico, il buon lavoro dell’intera famiglia dipende dall’efficienza di tutti i componenti, se un componente della famiglia non fa il suo dovere il processo di smontaggio si inceppa e la nostra digestione si interrompe….

se ad esempio la pepsina non ha trasformato le proteine in peptoni, gli enzimi che devono trasformare i peptoni in aminoacidi non saranno in grado di intervenire sullo smontaggio della proteina.

L’interruzione dello smontaggio proteico o zuccherino comporta la formazione di tossine e veleni che vanno in circolo nel nostro corpo al posto di vitamine, sali minerali, proteine e zuccheri…

fino a qui ci siamo, giusto?

 

Ora iniziamo ad esplorare l’intera digestione….

La prima digestione avviene nel cavo orale….
All’interno del cavo orale il boccone viene sminuzzato, tritato, tagliuzzato, questo avviene ad opera del nostro apparato dentale, sempre nel cavo orale abbiamo la saliva, sostanza solitamente alcalina che però può trasformare il suo ph a seconda del bisogno e del cibo che stiamo masticando……

La saliva svolge tre compiti, il primo è quello di diluire, liquefare il boccone macerato dai nostri denti, il secondo è quello di preparare l’impasto col giusto ph, il terzo è quello di secernere enzimi che nel cavo orale avviano la vera e propria digestione, i primi bulloni del nostro cibo vengono smontati nella nostra bocca tramite l’enzima ptialina

Dobbiamo dire che la ptialina è in grado di agire (smontare) solo sugli amidi, pertanto possiamo sostenere che la digestione orale sotto l’aspetto prettamente chimico è confinato ai soli amidi, gli amidi iniziano ad essere digeriti nel cavo orale tramite l’enzima ptialina che si trova nella saliva, tutti gli altri cibi inizieranno la loro digestione (scomposizione-smontaggio) nello stomaco.

La ptialina inizia a smontare gli amidi trasformandoli in maltosio, il maltosio è uno zucchero complesso che poi subisce un’ulteriore digestione nello stomaco dove viene trasformato in destrosio, una forma di zucchero semplice….

Ora si capisce che se l’amido non arriva nello stomaco in forma di maltosio gli enzimi dello stomaco non possono assolutamente trasformarlo in destrosio quindi la sua digestione viene interrotta…

in questo specifico caso, ma purtroppo non sempre, il nostro sistema digerente prevede un pronto soccorso…..

mettiamo che noi ingeriamo amidi di fretta senza masticarli e senza impastarli con la saliva, la ptialina non riesce a trasformare gli stessi in maltosio, l’amido ancora intero arriva nello stomaco dove si trovano enzimi pronti a smontare il maltosio ma non altre forme di sostanza, a questo punto il nostro amido pare spacciato, non verrà digerito e creerà tossine nel percorso che lo attende prima di essere evacuato….

Nel caso specifico però interviene il pronto soccorso, gli amidi che non vengono trasformati in maltosio nel cavo orale passano lo stomaco invariati ma poi incontrano l’amilasi, un enzima pancreatico di riserva che pare riesca a scomporre gli amidi nella stessa maniera della ptialina….

In questo particolare caso ci è andata bene, abbiamo salvato la digestione del boccone grazie all’intervento del pancreas, ma non sempre nel meccanismo della nostra digestione è previsto il pronto soccorso, spesso operazioni incompiute a valle compromettono definitivamente la digestione del boccone ingerito…..

Non sempre abbiamo un enzima pancreatico che si prende carico dell’amido sfuggito alla digestione di cavo orale e stomaco, NON SEMPRE……

oltretutto bisogna sempre valutare in quanto tempo il boccone di amido non digerito sia arrivato all’intestino perché se il suo stazionamento nello stomaco è stato lungo e si sono avviati su di esso processi fermentativi anche l’enzima amilasi non può nulla, in quel caso il boccone è perso, fermenterà, si decomporrà, formerà tossine e veleni che saranno assorbiti al posto dei nutrimenti…..

Capite amici ?
se non digeriamo bene invece di mettere in circolo energia mettiamo in circolo veleni, ecco che poi questi veleni ci sviluppano infinite patologie, dalle più lievi alle più complesse, una buona digestione è fondamentale, chi non si pone queste argomentazioni con interesse secondo me è un IDIOTA…

Io sono stato un GRANDE IDIOTA per tanto tempo, speriamo mi riesca di riparare nei supplementari 😉

Passata la prima digestione del cavo orale il nostro bolo arriva nello stomaco, ora voi dovete sapere che in fase di riposo lo stomaco non è affatto acido, nello stomaco quando siamo a digiuno non si trovano quantità rilevanti di acido, assolutamente no, l’acido necessario allo stomaco per sviluppare la digestione viene prodotto da particolari ghiandole proprio nel momento in cui il cibo arriva sulle pareti dello stomaco….

Questo succede perché ogni tipo di cibo abbisogna di un particolare ph che può andare da neutro a molto acido e in parallelo con il ph anche gli enzimi che passeggiano nello stomaco durante la digestione sono diversi a seconda del cibo ingerito..

nello stomaco troviamo due enzimi, la pepsina che smonta le proteine e la lipasi che invece agisce lievemente sui grassi…

la pepsina riesce ad avviare la digestione di tutte le proteine, possiamo quindi dire che tutto sommato la pepsina è un enzima multifunzionale, in parte questo discorso è vero ma scopriremo che tra le sue capacità di smontaggio esistono tragici limiti che possono dipendere dal nostro sapere e quindi dal nostro applicare a regola d’arte.

Gli enzimi atti allo smontaggio delle proteine agiscono in diverse fasi della loro digestione…

Diversi enzimi proteici non sono in grado di intervenire sulla proteina quando la stessa si trova in una fase antecedente a quella nella quale il tale enzima risulta efficiente, l’erepsina ad esempio (enzima che lavora negli intestini) non è in grado di smontare le proteine complesse, essa sa smontare solo peptidi o polipeptidi di proteina…

Senza l’azione antecedente della pepsina che smonta la proteina e la riduce in peptidi la povera erepsina risulta inerte..

La peptina però ha un limite, può agire solo in ambiente medio-acido, un ambiente alcalino la distrugge, le basse temperature la inibiscono, l’alcool la fa precipitare…..

Ora voi capite, se io mi mangio un bel hamburger e sopra mi bevo una bella birra fredda, succede che il freddo della bevanda mi inattiva la peptina e l’alcool me la fa precipitare, insomma, bevo la birra fredda e distruggo gli enzimi di peptina, a questo punto le proteine dell’hamburger non vengono trasformate in peptidi proteici e quando il mio hamburger arriva negli intestini, siccome le proteine non sono state trasformate in peptidi dalla peptina che ho ucciso, l’erepsina non può procedere al suo smontaggio….

A questo punto le proteine del mio hamburger sono perse, il mio apparato digerente non sarà in grado di smontarle e spedirle al fegato per rimontarle a mia immagine e bisogni….

capite amici quanto sia importante conoscere i meccanismi della digestione?

p.s. la stessa cosa succederebbe se io mangiassi l’hamburger e mi bevessi 2 bicchieri di acqua alcalina, magari a ph 9 fatta dal mio ionizzatore….

 il nostro corpo è fantastico, gli idioti siamo noi che non ci preoccupiamo di conoscerlo sebbene ci viviamo dentro una vita 😉

 Arturo villa

Fonte

 

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