Perchè la chemioterapia non funziona

Human lung epithelial tumor or cancer cell among healthy epithelial cells

Come funziona la mia terapia per il cancro

Di Giuseppe Di Bella

La strategia che arresta il meccanismo di crescita e di mutazione delle cellule tumorali

Per descrivere il Metodo Di Bella in sintesi bisogna riferirsi a due aspetti principali della biologia tumorale. Il tumore ha due caratteristiche, queste due caratteristiche sono denominatori comuni di tutti i tumori, nessuno escluso. La prima caratteristica è una crescita incontrollata, una crescita veloce, una crescita dei toni tumorali, delle cellule tumorali che è più veloce di qualsiasi tessuto sano normale. C’è un dato di fatto: perché un tumore sia tale deve avere una crescita non fisiologica, ossia una crescita eccessiva e patologica, con vari gradi di intensità e di velocità, o locale o a distanza, o tutte e due, ma è un dato di fatto. La seconda caratteristica, altro dato di fatto, è la più pericolosa del tumore, forse ancora troppo sottovalutato, la cellula tumorale cambia. Ma dove cambia? Nel suo programma vitale, nel DNA. L’unità funzionale del DNA sono i geni, ogni gene codifica le funzioni. La cellula sana è stabile perché ha un sistema e un “repressore trascrizionale” che è stato individuato da un biologo molecolare, Radman. Se le nostre cellule sane cambiassero la vita degli esseri superiori pluricellulari sarebbe impossibile la nostra esistenza.
Per intenderci, le cellule del fegato hanno una funzione costante, precisa, così quelle del cervello e così via, e quella devono mantenere! Però negli esseri unicellulari, i microbi per esempio, queste funzioni cambiano. Fa parte del loro meccanismo di difesa, è la procedura dell’evoluzione naturale. Da qui il fatto che cellule nate 3 miliardi di anni fa, si calcola, i procarioti ad esempio, campano ancora oggi. Hanno superato qualsiasi tipo di cambiamento atmosferico, temperatura e tutto quello che si vuole. E come hanno fatto? Il loro sistema riesce a adattarsi e a superare ogni evento ostile. Così funziona una cellula tumorale, ed è proprio questo l’aspetto micidiale, perché? Questo sistema è stato trasferito ai germi, ai microbi e da questo è stato trasferito alle cellule umane, ma le cellule umane lo hanno “silenziato”, tramite un repressore trascrizionale, l’hanno pure battezzato si chiama “Lessi”.

La cellula tumorale sblocca questo silenziatore, e sbloccandosi recupera quella forza micidiale che è l’evoluzione naturale. Per cui se bloccate la cellula tumorale questa cerca la strada per venirne fuori e la mutazione si accompagna istantaneamente alla selezione. Quando muta la cellula tumorale seleziona immediatamente quello che in quel momento gli serve di più per resistere e lo trattiene. Questo vi spiega perché dopo tanti cicli chemioterapici c’è regolarmente la ricaduta, perché? Perché la cellula tumorale mediante mutazione è diventata resistente alla cura, è lo stesso identico meccanismo dei microbi, dei germi. Date un antibiotico, dopo qualche generazione diventano resistenti, perché hanno mutato il loro DNA in maniera tale da superare questo blocco. Gli antibiotici di molti anni fa sono inutili perché i microbi sono, mediante mutazione, diventati resistenti. La cellula tumorale rispetto ai batteri, rispetto ai microbi, è un professionista, cambia rapidamente e con estrema efficacia. Quindi ricapitolando ho due aspetti: denominatori comuni di tutti i tumori, nessuno escluso, la capacità di crescere fuori controllo, con velocità varie a seconda dei vari tipi di tumori e l’aspetto più micidiale del tumore, la capacità di superare qualsiasi blocco, qualsiasi empasse.

Per agire sul meccanismo di crescita la terapia Di Bella impedisce o diminuisce la possibilità della cellula tumorale di accedere a quella coppia di ormoni che è la base, il cardine di tutti i meccanismi biologici di crescita, l’ormone della crescita, sigla internazionale GH, e la Prolattina prodotta dall’ipofisi anteriore, a loro volta queste, soprattutto il GH, producono una cascata, una quantità di molecole che hanno un potentissimo effetto di induzione della crescita tumorale, si chiamano fattori di crescita e sono tutti GH dipendenti.
La crescita tumorale è fuori controllo, perché utilizza in misura esponenziale gli elementi cardine della crescita cellulare. Una logica semplice e matematica mi porta a inibire le sostanze senza le quali non cresce il tumore, ossia l’ormone della crescita, prolattina e i fattori di crescita da questi dipendenti. E come? Con la Somatostatina che mio padre ha anticipato di oltre 30 anni, ci stanno arrivando adesso, però ancora non la usano. Più è aggressivo un tumore più ha ormone della crescita. Qual è la logica per bloccarlo? Se cresce con quello, se è più aggressivo perché ne ha enormi quantità, allora devo usare un inibitore come le somatostatine. La logica è semplice, è geometrica, è matematica, non possono obiettare niente, semplicemente si limitano a ignorare questi dati e a continuare quello che stanno facendo, con i risultati che conosciamo!

Aspetto mutazione, la capacità della cellula tumorale di difendersi, come disinnescarla? Dove avviene la mutazione? Nel Dna. In quale punto? Nella sequenza dei geni responsabili della mutazione. E cosa devo fare allora? Li devo silenziare, devo inattivare quei geni, li devo inceppare questo che è il meccanismo più micidiale. Come faccio? Con 3 frazioni di vitamina A purissima a alta concentrazione, vitamine E allo stato puro, melatonina biologica (l’unica è quella della terapia Di Bella con adenosina, perché così circola nel sangue), vitamina D3. Se uso questi prodotti ormai è matematico, documentatissimo, ci sono quasi 15 mila pubblicazioni sulla banca dati ufficiale mondiale, sulla melatonina sono arrivati a 20 mila.

Questa è la strategia base che segue la fisiologia, la chimica, la biochimica e la biologia molecolare con cui arrestare il meccanismo di crescita e il meccanismo di mutazione. È vitale nel senso letterale del termine arrivare presto perché quando la cellula tumorale ha sviluppato un certo numero di mutazioni, ha selezionato la refrattarietà, la puoi solo rallentare, non si può fare più niente perché lei stessa produce quantità altissime di ormone della crescita, prolattina e fattore di crescita, per cui è veramente vitale la precocità, la tempestività. Ci sono dei casi, purtroppo non sono molti, di persone che hanno fatto chemio e radioterapia: la chemio e radio aumentano, addirittura a raffica, la mutazione, per cui rendono più difficile intervenire perché si è sviluppata una cellula tumorale con altissime capacità di proliferazione e di resistenza, di mobilità e di tossicità. Nonostante questo sottolineo il concetto che perfino alcuni casi di chemio e radio trattati in cui c’erano state da una parte raffiche di mutazioni, dall’altra una depressione del sistema immunitario e grave intossicazione, siamo riusciti a tirarli fuori, cosa che non esiste nell’oncologia classica! L’opera di impostura, di falsificazione, mistificazione e disinformazione che stanno facendo contro la terapia ha un’altissima gravità, perché la forma più grave di immoralità, quella di falsificare o mistificare un dato scientifico nello stesso momento in cui si ha la netta percezione che questo può cambiare completamente la prognosi di tante malattie. Lo fanno consapevolmente, questo toglie qualsiasi giustificazione, aprendo un abisso morale che ha fatto sprofondare la nostra società in un punto tale di degenerazione.

La prima causa di morte della donna in tutto il mondo, considerando qualsiasi tipo di malattia, dalle malattie vascolari, all’ictus, etc, è il cancro al seno! Invito a conciliare questo dato di fatto documentato con affermazioni di personaggi importanti che dicono che ormai il cancro al seno “è un problema risolto”. Ne parliamo quasi tutti, e ne siamo anche convinti magari, però è la prima causa di morte… Non sono molto forte in logica, allora la lascio agli altri!

Perché la chemioterapia non funziona

Per i pazienti non operati, la sopravvivenza è del 2%

Pubblicato da Giuseppe Di Bella

“Il Prof. Di Bella ha studiato il suo metodo di fronte al fallimento di una quantità di terapie cosiddette “ufficiali” che ha potuto constatare di persona. Ha visto che c’è la ripetizione di questo insuccesso e che i casi salvabili di tumori solidi, ovvero quelli che non sono leucemie, si salvavano perché erano stati operati. C’è una vastissima statistica pubblicata nel Regno Unito, di oltre 1.700.000 pazienti, per cui forse è la massima statistica di pazienti oncologici, in cui si parla del 29% di sopravvivenza a 5 anni. Questo 29% si deve alla chirurgia.

Oggi come oggi la terapia medica non è in grado di guarire nessun tumore solido. Un lavoro di una rivista internazionale nota, accreditata dalla banca dati mondiale Pubmed.gov, che è ufficiale, ha studiato 220 mila pazienti neoplastici, non operati. È uno studio multicentrico: in 5 anni la sopravvivenza è del 2%, il 2% di sopravvivenza è una statistica medica ma è una variante statistica. Non possono neanche dire che guarite con la chemioterapia, questo è il risultato reale, non televisivo, propagandistico dell’informazione. Perché dopo finanziamenti immensi (il famoso Cancer Act di Nixon), la mobilitazione di risorse sterminate di apparati, di organizzazione, siamo ancora al fallimento totale. La chirurgia più il tempo passa più diventa invasiva, più diventa mutilante, più diventa traumatica.

Se avessero un mezzo “medico” per guarire il tumore, ci sarebbe bisogno della chirurgia oncologica? E ci sarebbe bisogno di una chirurgia oncologica sempre più demolitiva, traumatica e mutilante? Il procedimento è di una logica semplicissima, abbiamo un mezzo terapeutico ulteriore, per quale motivo a quel povero cristo lo devo distruggere? Perché a un uomo gli devo togliere la prostata? Dopodiché gli creo un migliaio di problemi! Con il Metodo Di Bella li abbiamo guariti alla prostata senza operazione, ed è pubblicato sulla banca dati mondiale e ufficiale e non è un caso, sono 16, non operati, non chemio, non radio, e stanno benissimo. Il paziente che fa la chemio cosa deve fare? Deve fare cortisone. Col cortisone c’è un danno grave dell’apparato digerente dello stomaco. Quindi il paziente deve assumere gastro-protettori. Chemio e cortisone distruggono il sistema immunitario. Quindi il paziente deve fare antibiotici, ma fa anche antimicotici. Perché? Perché cortisone e chemio sviluppano dei funghi. I pazienti vomitano anche in continuazione. Quindi devono assumere farmaci anti-vomito. Decadono globuli rossi e globuli bianchi, quindi ci vogliono i fattori di crescita. Dal punto di vista sociale sono assolutamente al di fuori della produttività perché sono ricoverati. Le spese di camera sterile sono altissime. E’ un volano immenso che si tira dietro un volume altissimo di altri farmaci.

Veronesi non è né uno scienziato, né un ricercatore, è un chirurgo. Punto e basta. È un chirurgo e quelli che lui segue sono i protocolli internazionali, non potrebbe essere diverso. Loro li guariscono tutti, però è la prima causa di morte. E se devo avere un altro parametro, c’è una famosa attrice (Angelina Jolie, ndr), una bellissima donna che si è fatta amputare tutti e due i seni. Nella sua famiglia c’è una certa familiarità al tumore della mammella. Questa disgraziata, terrorizzata, in un momento di entusiasmo si è fatta amputare tutti e due i seni. Una donna che ha meno di 30 anni, che è uno spettacolo di donna, attrice famosissima… Vuole dire che nel pubblico, nella gente c’è la consapevolezza che questi non hanno niente in mano. Perché se fossero convinti che esiste una cura efficace per il cancro, che senso ha?

Ne approfitto per dirvi una cosa che vi farà capire il fastidio che provoca in certi ambienti il Metodo Di Bella. Con la fondazione abbiamo attivato un progetto di ricerca con un’università italiana per andare a cercare un pannello di geni per riuscire a capire perché alcuni sì e altri no. Ce l’ha bloccato il Comitato etico senza nessuna giustificazione, per l’argomento? No, perché il progetto era targato Fondazione Di Bella, questo non si deve fare!

Lei ha letto Giulio Cesare di Shakespeare? Sono persone d’onore, al di fuori di ogni sospetto, sono al vertice, però c’è un piccolo particolare: i comitati etici sono eletti dagli stessi centri di potere che gestiscono la ricerca. La Ricerca è controllata dai comitati etici, non solo, ma l’hanno dotato di grandissima autorità, può bloccare tutto, dare sanzioni, bloccare carriere, far pagare un sacco di multe. Non si deve fare. Perché un lavoro sia valido ci vogliono almeno 3 pubblicazioni che lo confermano. La somatostatina conta migliaia di pubblicazioni, non ne ha 3, però ancora i signori non la usano”.

Il complotto che affossò il Metodo Di Bella

La terza puntata sul tema della lotta al cancro attraverso interviste al Prof. Giuseppe Di Bella

 

Il Passaparola di Giuseppe Di Bella

Ci sono persone che sanno perfettamente di avere gravi difficoltà nel loro ambiente di lavoro nello stesso momento in cui il discorso viene risaputo: parliamo di ordinari di cattedra di oncologia che sanno che la cura funziona, ma non lo possono dire. Uno di questi ha inventato una bella espressione, dice: “guardi io lo dico che la cura funziona, però voi mi dovete procurare un taxi corazzato e ci monto sopra e vado in giro a dire che funziona, sennò mi impallinano! Giuseppe Di Bella

“La sperimentazione fu fatta sotto la spinta dell’opinione pubblica, mio padre mi ha delegato a seguirla e è partita subito in maniera evidentissima come un risultato preconfezionato, perché quando mio padre andò in Commissione oncologica fu verbalizzato, e io li ho i verbali, e li ho messi sul nostro sito, dove si scrive che la sua cura poteva rispondere in pazienti in stato iniziale, non chemio e non radio trattati. Hanno arruolato pazienti esattamente all’opposto, terminali, chemio e radio trattati e non più responsivi, perciò già le indicazioni della sperimentazione sono state non travisate ma ribaltate!

Il mistero dei protocolli

Oltre questo c’è un particolare che non è mai stato chiarito ma sarebbe opportuno fare con qualche indagine approfondita. Con questo voglio dire che nonostante le dichiarazioni del Prof. Di Bella, loro hanno fatto i protocolli con il Prof. Di Bella che non è mai stato presente quando hanno stilato i protocolli. Avete capito bene, i protocolli risultano firmati dal Prof. Di Bella, ma quando li hanno fatti non era presente. Risultano firmati e la firma è autentica, non è un mistero? Un ispettore Guariniello l’ha chiarito questo mistero. Però l’inchiesta a Guariniello fu tolta quando aveva mandato l’avviso di conclusione indagine dopo 3 giorni fu data a un’altra Procura. Il dato di fatto reale, incontestabile, è che quando furono preparati e siglati i protocolli il Prof. Di Bella non c’era. Però i protocolli risultano firmati… Hanno arruolato pazienti radio, chemio trattati e non più responsivi e per lo più li hanno scelti bene con aspettative di vita tra 11 giorni e 3 mesi, questi erano messi “molto bene”, li hanno scelti così bene che in Sardegna la metà dei pazienti è morta tra la data dell’arruolamento e l’inizio della sperimentazione!
La sperimentazione matematicamente non poteva riuscire perché hanno preteso che in pazienti chemio e radio trattati in condizioni critiche, non usiamo “terminali” che è una brutta parola semplicemente “non più responsivi”, ci dovesse essere un’imponente riduzione del tumore oltre il 50% in tre mesi, cosa che era matematico che non potesse accadere. Questo era l’obiettivo!”

Come funziona la sperimentazione
Ma per scegliere questo obiettivo cosa hanno fatto, hanno individuato l’obiettivo più basso dell’Istituto Nazionale del Cancro, relativamente alle sperimentazioni…ma facciamo un passo indietro: una sperimentazione può essere valida in base al livello degli obiettivi e della programmazione. Per una sperimentazione il massimo di attendibilità è il doppio cieco con gruppo di controllo. Doppio cieco vuole dire che il medico che dà un prodotto non sa quello che sta dando, per cui non c’è conflitto di interesse, il paziente non ha, quando gli si è riprodotto non lo sa, non ha l’effetto placebo. Gruppo di controllo vuol dire che si prendono 100 persone, ad esempio con tumore del pancreas, che fanno la terapia Di Bella e 100 persone con chemio, li confronto e vedo quale terapia risponde meglio. Questo sarebbe stato il livello più alto di progettazione, ma non secondo me, secondo il National Cancer Institute. Il livello più alto degli obiettivi è la sopravvivenza: per sapere se una cura funziona voglio vedere se una persona sopravvive o no. Il secondo livello (intermedio) prevede il solo gruppo di controllo senza doppio cieco: 100 persone chemio, 100 persone Di Bella vediamo come vanno e per gli obiettivi una miglior qualità di vita.
Di questi primi due livelli di sperimentazione, quello massimo ed intermedio, non hanno scelto nessuno dei due, si sono buttati subito sull’ultimo livello, il più basso: per la progettazione c’è la raccolta di casi clinici, quello che hanno fatto, senza doppio cieco e senza gruppo di controllo, come obiettivo: riduzione del tumore. Ma a chi vuoi che importi se riduco il tumore e quello muore il giorno dopo, oppure fa una vita infernale?

La somministrazione di farmaci scaduti
Guardando il National Cancer Institute se una sperimentazione è fatta con il più basso livello di obiettivi e il più basso livello di sperimentazione non può dare indicazioni cliniche, cosa che loro hanno preteso di fare. Ma oltre questo hanno dato farmaci scaduti a 1048 persone… Ditemi voi in tutto il mondo quale sperimentazione puoi pretendere di ritenere efficace in queste condizioni? Hanno messo una sostanza cancerogena e tossica come l’acetone che dovevano eliminare, avevano tutte le istruzioni date dal Prof. Di Bella per eliminarla. Hanno dato 4 dei 7 farmaci della cura. Vuole dire che non conoscevano neanche la cura, malgrado una ricerca autografa rilasciata dal Prof. Di Bella in Commissione Oncologica! E ancora, non hanno usato la siringa temporizzata per le somatostatine che andava fatta in 8 ore e l’hanno fatta rapidamente dando nausea e vomito che hanno attribuito a tossicità della sperimentazione e della cura per evitare di darla perfino come cura compassionevole.
Hanno sballato completamente le frazioni, le dosi del composto di retinoidi, tant’è che nell’articolo dei tempi sui recuperi di Marco Travaglio il titolo è: Così hanno truffato Di Bella, farmaci scaduti e dosi sballate!

Dopo il danno la beffa
Sono stati assolti tutti perché “poverini, spinti dall’opinione pubblica non hanno fatto in tempo a fare le cose correttamente”, per cui non c’è il dolo, li hanno tutti assolti, però hanno messo in evidenza queste gravissime e numerose anomalie! Ma la beffa è che, malgrado queste anomalie (che avrebbero inficiato qualsiasi sperimentazione), hanno preteso di ritenere valida la sperimentazione. In base a una sperimentazione fatta in questa maniera negano la terapia a persone che documentano di essere guarite con la terapia Di Bella dopo il fallimento della chemio.
Siamo in periodo di globalizzazione, l’industria, la finanza, il commercio sono globali, loro hanno calcolato che una persona che non fa le loro terapie, come minimo gli fa perdere dai 200 ai 500 mila euro. E’ tutta un’aggregazione di poteri perché le case farmaceutiche sono azionisti, ma sono gli stessi azionisti della grande informazione, sono gli stessi azionisti delle banche del farmaco, sono gli stessi azionisti della grande industria.
Siccome le case farmaceutiche sono dei giganti, hanno dei fatturati incredibili e un’altissima percentuale di questi fatturati è dovuto a queste terapie. Ma attenzione la chemio, la terapia oncologica, non solo produce altissimi fatturati di per sè, ma anche un’enorme indotto di altri farmaci! Ogni volta che lei evita che un paziente si ricoveri e faccia queste cose per loro è una perdita immensa per quanto riguarda il fatturato di farmaci sia diretti che indotti.
Se noi (con il MDB) abbiamo curato gente a casa, e questi sono a posto, c’è una differenza di costi totali altissima che determina un crollo di un intero “sistema di impostura”, perché il fatto di continuare a imporre queste terapie, vuole dire che c’è un sistema di connivenze. Quando lei alle massime fonti di fatturato oncologico toglie la principale ragione del fatturato, non è che metti in crisi dei giganti, metti in crisi tutti i loro azionisti e l’intera filiera…

Le pubblicazioni scientifiche di Di Bella
Se voi inserite tutte queste pubblicazioni che vi ho portato qua sono pubblicazioni sulle banche dati mondiali, ci sono oltre 250 lavori di mio padre al Congresso mondiale, ci sono due congressi mondiali, uno europeo e quattro nazionali, queste sono pubblicazioni sulla banca dati mondiale. Se andate a vedere le fonti di informazione del sistema, dice che la terapia Di Bella non ha basi scientifiche e che tutto questo (i dati appena citati) non esiste. E’ questo il sistema!
L’informazione, la finanza, la politica, le banche d’affari, le banche di rating etc. è un unico aggregato. Le forze politiche sono strettamente collegate, sono e saranno sempre i più feroci nemici detrattori, calunniatori, diffamatori della terapia perché temono di essere delegittimati completamente. Perché se la gente si rendesse conto fino a che punto è stata ingannata su un elemento cardine come la vita e la salute, allora tutte le balle che gli raccontano non verranno più credute e avrebbero una perdita verticale di credibilità.” Giuseppe Di Bella

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