Ogm: si combatte una battaglia epocale

gmo_6301La Task Force per un’Italia libera da OGM scende in campo con tutti gli strumenti possibili per fermare quello che si preannuncia come una vera e propria invasione senza precedenti.  

Ogm: si combatte una battaglia epocale

“La battaglia è di quelle epocali. La visione che vincerà affermerà, nel nostro Paese, il modello da seguire per produrre e consumare cibo. Una visione che porterà con sé conseguenze non solo sulla nostra alimentazione ma sulla nostra economia, sul diritto dei cittadini di scegliere il proprio cibo e su quello degli agricoltori di coltivare liberamente. Insomma, sui principi base della democrazia alimentare”. Sono le parole con cui il presidente di Aiabe e la sua vice, Vincenzo Vizioli e Maria Grazia Mammuccini commentano quanto sta accadendo nel nostro paese.
“Parliamo di OGM e del rischio concreto del loro affermarsi a tutti gli effetti in Italia.
Un serio pericolo sia per il nostro Made in Italy, sia per la produzione biologica che verrebbe messa completamente fuorigioco. Tutto questo, anche in vista del prossimo Expo mondiale dedicato, appunto, ai temi della nutrizione. Un evento al quale il nostro paese deve presentarsi come leader di un nuovo modello di agricoltura e alimentazione, fondato sulla biodiversità, sulla sostenibilità, sulla giustizia sociale, sulla qualità: valori che non possono convivere con l’agricoltura OGM”.
La data fatidica sarà il 9 aprile quando il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais MON810. Se il ricorso fosse accolto, si rischierebbe di aprire la strada a semine incontrollate di colture geneticamente modificate. Tutto il comparto agricolo e in particolar modo il biologico ne risulterebbe gravemente compromesso. Il primo passo per difendersi da questo pericolo è stata la deposizione di un ricorso ad opponendum presentato da AIAB, Coldiretti, Federbio, Greenpeace, Legambiente e Slow Food, insieme con i dicasteri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e della Sanità. Le 6 associazioni fanno parte della Task Force Liberi da OGM, che riunisce 38 associazioni in rappresentanza di milioni di cittadini e che è in prima fila proprio in queste settimane per sensibilizzare l’opinione pubblica e le forze politiche. La Task Force, ha inviato nei giorni scorsi un appello ai tre ministri appena insediatisi e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, perché le Istituzioni siano pronte a qualsiasi evenienza e perché si eviti il vuoto legislativo. Nel frattempo è in pieno fermento l’organizzazione dell’incontro pubblico che si terrà a Milano il 2 aprile dal titolo “Verso Expo 2015: Nutrire il Pianeta senza OGM”, al quale parteciperanno tutte le rappresentanze della Task Force e del quale si allega il programma. Tra i numerosi interventi anche la testimonianza di Wes Shoemye, un agricoltore statunitense che, pentito di aver utilizzato OGM, spiega come questo tipo di coltivazioni rappresentino una scelta per niente vantaggiosa e senza ritorno”.
L’incontro, ospitato negli spazi dell’Expo, sarà anche l’occasione per lanciare la giornata di mobilitazione prevista per il 5 aprile durante la quale saranno allestiti presidi della Task Force in una decina di città italiane del centro nord per informare i cittadini sulle conseguenze e i rischi di coltivazioni OGM.
“Il lavoro di AIAB nella cabina di regia della Task Force in rappresentanza delle tre Associazioni del biologico con le quali è stato sottoscritto un documento unitario sugli OGM è stato determinante per portare avanti tutto questo lavoro. Adesso dobbiamo cercare di essere molto attivi anche sul territorio nelle iniziative della prossima settimana che saranno cruciali cercando di diffondere l’informazione con tutti i nostri mezzi ed essere presenti nella giornata del 5 Aprile nei presidi informativi. Le città e i luoghi individuati sono i seguenti ma stiamo lavorando per individuarne alcuni che diano maggiormente protagonismo anche al BIO e sui quali riceverete aggiornamenti nei prossimi giorni”. Per adesso:
Milano (presso Eataly) Torino (Presso Farmer’s Market Coldiretti ) Bologna (presso Coop Adriatica Mercato di Mezzo, Via Clavature) Padova (Supermercato PAM, Piazzetta Garzeria) Padova, (NaturaSì), Perugia (Mercato settimanale cittadino), Perugia – (Mercato BIO), Firenze (davaFti Eataly) saranno le città e i luoghi dove i rappresentanti delle 38 associazioni distribuiranno materiale informativo e incontreranno i cittadini rispondendo a tutte le loro domande e curiosità sull’agricoltura transgenica.
Naturalmente, laddove ci fossero le condizioni, ogni proposta che dovesse venire dal territorio sarebbe la benvenuta.
In allegato l’invito per il Convegno del 2 Aprile e il volantino per i presidi del 5 Aprile.

Segui su Twitter: #ItaliaNoOGM

La Task Force per un’Italia libera da OGM è composta da:

Acli • Adoc • Adiconsum • Adusbef • Aiab • Amica • Associazione per l’Agricoltura Biodinamica • Assoconsum • As. Se. Me. • Campagna Amica • Cia • Città del Vino • Cna Alimentare • Codacons • Coldiretti • Crocevia • Fai • Federconsumatori • Federparchi • Firab • Focsiv • Fondazione Univerde • Greenaccord • Greenpeace • Isde • Lega Pesca • Legacoop Agroalimentare • Legambiente • Lipu • Movimento dei consumatori • Movimento difesa del cittadino • Slow Food Italia • Uecoop •Una.api • Unci • Upbio • Vas • Wwf

di Alexis Myriel
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