Notizie positive: la rassegna stampa

pbcb168_thangka_paintingQuando tutti gli esperti e tutte le previsioni concordano, poi succede qualcos’altro.

Bob Farrell

Se vi sentite un po’ stanchi dei soliti tiggì con le cose tristi, le trasmissioni coi dibattiti furiosi e gridati, gli articoli pessimisti, ecco invece una rassegna di notizie fresche e positive. Cominciamo con la cronaca dall’estero.

Il sole sorge su Pechino, la città simbolo del nuovo sistema economico improntato alla crescita tramite debito e consumi e tassi a zero per far salire le borse… cioè, il sole si vede solo su un maxi schermo a piazza Tienanmen.[1] La telecamera che lo riprende dev’essere da qualche parte oltre la coltre di smog:

pechino sunrise

 

 

Poi, per ricordargli com’era il cielo quando il sole era visibile, si manda in onda un bel programma:

 

cinesini e schermi

 

Che come tutti sanno, la Cina è alla base di tutte le speranze di ripresa economica mondiale. Ad esempio per il mercato dell’auto, che altrove tracolla ma non a Shangai (e quel grigiore non è nebbia):

pechino macchinine

 

In America invece prosegue la iDepression accompagnata da iPnosi, definizioni che riprendo da Siamo Fritti:  

 

L’unico motivo per cui non si vedono per strada le file per il pane come in quelle foto in bianco e nero degli anni ’30 è che il sussidio di povertà viene accreditato in automatico da un computer sull’apposita carta di credito. Negli Usa il sussidio di chiama food stamp (che un tempo erano dei bollini – stamp – da consegnare ai negozianti) e oggi lo ricevono in 46 milioni. Ci sono 46 milioni di persone su una popolazione di circa 300 che hanno bisogno dei food stamp per comprare il pane e i pannolini, solo che invece di far la fila in qualche centro di distribuzione, vanno al centro commerciale e usano la carta di credito. Così non ce ne accorgiamo.

Non ci sono le file agli uffici di collocamento perché le richieste si fanno online. Si manda una e-mail con l’i-Pad acquistato con l’incentivo statale per rilanciare i consumi.

E non ci sono molte famiglie per la strada semplicemente perché molte banche preferiscono non espropriare chi non paga più le rate del mutuo. Meglio aspettare piuttosto che dover ammettere che i bilanci non rappresentano la realtà…

 

Purtroppo sulla faccenda delle file per strada che non si vedono più devo smentirmi. Ecco New York  l’altro giorno:

le code col cappotto

 

Ci sono 1500 persone in fila per assicurarsi un posto allo stage retribuito per apprendista imbianchino.[2]

Non dev’essere facile stare in fila dalla notte prima, che come tutti sanno il riscaldamento globale è in atto, ma intanto alle cascate del Niagara in questi giorni ci fanno le discese col bob:

niagara

 

E la nave russa con gli scienziati che studiano lo scioglimento dei ghiacci è rimasta bloccata dal ghiaccio (e il rompighiaccio cinese inviato in soccorso è rimasto… bloccato dal ghiaccio).[3] Chilavrebbemaidetto:

rompighiaccio

 

Ma torniamo negli Usa, che come dimostrano le Borse euforiche, sono in ripresa.

L’altro giorno la catena di grandi magazzini Macy’s, dopo aver annunciato che le vendite natalizie sono andate benissimo ha fatto sapere che licenzierà 2.500 dipendenti e chiuderà qualche negozio.[4] Impennata del titolo in Borsa:

macys

 

Anche la catena rivale JC Penney si è detta molto soddisfatta (“pleased”) dalle vendite nel periodo festivo. Dopodiché ha annunciato che eliminerà 2000 impiegati e 33 negozi.[5]

Magari sarà per questo vizio di licenziare, che quando una fabbrica di gelati nel Maryland offre 36 posti per operaio a salario base si presentano in… 1600.[6]

Pare che nel New Normal, la nuova normalità della ripresa globale e delle banche centrali, licenziare sia un trend inarrestabile, arrivato ormai anche nei posti ritenuti intoccabili. Ora tocca perfino alla Nazioni Unite, che faranno il loro primo taglio del personale (219 posti, il 2% della forza lavoro) dal 1945. Chilavrebbemaidetto, eh?

UN Makes First Staff Cut Since 1945 in Budget Agree

Dec 27, 2013

Dec. 27, 2013 – The UN General Assembly today approved a net reduction of 219 positions, or 2 percent of all UN posts…[7]

Comunque il governo, come sempre fa del suo meglio per stimolare la ripresa e l’occupazione. Ad esempio stanziando fondi pubblici (cioè soldi dei contribuenti) per progetti di ricerca che se ne sentiva la mancanza. L’Istituto Nazionale della Sanità spenderà 225.000 dollari per testare 95 tipi di profilattici onde trovare… le misure giuste. Da una ricerca (costata 423.000 dollari) sarebbe infatti emerso che gli uomini americani fanno uno scarso uso del profilattico perché si lamentano che non gli calza a pennello.[8] Troppo grande? Troppo piccolo? Ad ogni modo, mentre in Usa fanno le prove e prendono le misure, ecco qui per i più curiosi un utile link con la mappa mondiale della lunghezza media del pene, paese per paese. Diventerà il link più cliccato in assoluto, suppongo.

Tornando alla disoccupazione, dove ancora non si licenzia molto è comunque in atto la trasformazione del lavoro da full time a part time. Anche nella benestante Australia, dove i dati sull’occupazione appena rilasciati hanno sorpreso tutti con un aumento della disoccupazione e un aumento dei part time.[9]

Converrà forse comprare azioni australiane, che di sicuro quelli della loro banca centrale inizieranno a stampare come matti, abbassare i tassi, eccetera eccetera…

E dalla cronaca siamo passati a una rassegna di economia. Come interpreteranno i mercati finanziari tutti questi movimenti nel mondo reale? Ce lo spiega Jim Reid, autorevole analista di una primaria superbanca da diversi trilioni:

“Fino ad ora, quest’anno, i mercati sono andati giù con dati economici positivi, sono andati sù con dati economici positivi, sono andati giù sulle preoccupazioni di vedere dati di crescita debole e poi sono andati sù quando sono usciti dati deboli.”

Chiaro? Conclusione

  “In questi mercati artificiali la bilancia pende verso i rialzisti, per ora.”

In effetti pare siano proprio tutti d’accordo. Ecco un sondaggio di una grande casa di investimenti che raccoglie le opinioni di altre case di investimenti. Global Equities (azioni globali) contro Global Fi, cioè Fixed Income (obbligazioni). Verde vince, previsoni ottimiste; rosso perde:

 

consensus

Sono proprio tutti d’accordo. Gli investitori si sono quindi subito precipitati a comprare qualunque cosa con su scritto “azioni”. Ma proprio qualunque cosa.

L’altro giorno Google ha annunciato l’acquisizione (per 3,2 miliardi di dollari) di un’azienda high-tech che produce termo rilevatori e rilevatori di fumo. Di quelli antincendio da installare in casa, negli alberghi eccetera, per intendersi. Così oltre a sapere già qualunque cosa di noi quando siamo collegati on line (e oltre ad aver archiviato le informazioni per sempre), potranno finalmente sapere sentire e vedere qualunque cosa che facciamo o diciamo dentro casa e ovunque siamo, che anche i rilevatori di fumo prima o poi avranno occhi e orecchie, un microfonino, una telecamerina … Ad ogni modo l’azienda comprata da Google si chiama Nest. Ora, si dà il caso che alla Borsa di New York sia quotata un’azienda di nome Nestor, minuscola, che non ha niente a che vedere con quella e le cui azioni valgono praticamente zero. Solo che nel listino di borsa viene indicata con il codice… NEST. Indovinate cosa è successo al prezzo delle azioni Nestor dopo l’annuncio di Google?

nestor 5 days

Il prezzo è salito del 4.900% in un giorno. Poi, nei giorni successivi, gli algoritmi piranha computerizzati e i gestori dei fondi devono aver avuto qualche dubbio. Ma ancora oggi il titolo Nestor con codice NEST è a +1.000% rispetto al giorno prima dell’annuncio. Forse ci sono i daytrader, quelli del faidate online che pensano ancora di fare il colpaccio. Quando sale si vede, come dicono i F.lli Boscoli.[10]

Ad ogni modo, come sapete l’anno è iniziato in piena euforia borsistica. Ecco gli indici…

pechino air index

 

No, scusate, questo è l’indice dell’inquinamento dell’aria a Shangai. Sopra il livello di 100 è “malsana”; sopra 300 è “pericolosa” (e ci sono altre città dove si toccano i 1000 punti).

Allora, ecco un altro indice in evidente rialzo…

Greek Poverty_1_0

Oh, beh, questo qua sopra è l’indice greco di povertà: il 44% dei greci ha oggi un reddito al di sotto della soglia della povertà.[11]

Come si vede, anche questo dell’impoverimento è un trend pienamente rialzista che va di pari passo con l’esplosione al rialzo della borsa di Atene, raddoppiata con un +100% negli ultimi due anni:

Athen index

L’indice di colore verde è invece quello della Borsa Argentina, altro paese dove le cose vanno alla grande. Mai però come il Venezuela: la Borsa migliore del 2013 con il suo +480%. Strano che i media non ne parlino. Forse perché dovrebbero parlare anche di iperinflazione, moneta che diventa carta straccia, scarsità di beni nei negozi (compresa la carta igenica), contrabbando, mercato nero…[12]

Che forse, se le borse salgono uno dovrebbe cominciare a preoccuparsi. Invece del contrario.

Ma i media, almeno molti di loro, devono invece intrattenerci con le boiate. Come lo studio sull’aumento medio dei redditi in vari paesi del mondo. Studio a cura del Fondo Monetario Internazionale dal quale si evincerebbe ad esempio che negli ultimi 15 anni il reddito medio negli Usa è salito parecchio.[13]

La realtà è ovviamente un’altra cosa (e chissà, magari prima o poi anche al Fondo Monetario cominceranno a sfoltire l’organico):

household-income-monthly-median-growth-since-2000 (1)

Aumenta il reddito nominale (rosso) ma diminuisce quello reale (blu). Cioè, diminuisce il valore dei soldi, mentre aumentano i prezzi. Motivo per cui siamo nella ruota del cricetino: corri corri ma non vai da nessuna parte.

Proprio come dicono in Inghilterra, dove la borsa sale ma un terzo di coloro che hanno un mutuo o pagano l’affitto teme di non farcela nel 2014. Il 70% dichiara che già sta faticando ad arrivare a fine mese; il 10% sa già che non ce la farà.[14]

Per fortuna da noi lo spread (il differenziale fra titoli di stato italiani e tedeschi) sta scendendo, che così qualcuno può inneggiare alla ripresa. Chi ha ancora un paio di neuroni attivi sa bene che lo spread scende perché sono principalmente le banche italiane a comprare i titoli di stato italiani, in uno spontaneo impeto di patriottismo. Osservare prego come è stata risolta la crisi in Italia negli ultimi due anni: facendo comprare i Btp alle banche. Quota dei titoli di stato (miliardi di euro) detenuta dalle banche del paese di emissione:

titoli di stato ita

Nel frattempo i media (tranne alcune eccezioni) dimenticano di riportare altre notizie. Tipo quella dell’investigazione sulla presunta manipolazione del prezzo dell’oro iniziata dalla Bafin, la Consob tedesca. Per adesso la presidente della Bafin ha semplicemente dichiarato di trovarsi di fronte a “una manipolazione particolarmente seria”.[15] Ma…ma chilavrebbemaidetto. Si attendono sviluppi…

Mi fermo qui. Quello che mi colpisce sempre più è la progressiva mancanza di sorrisi in giro. Allora spero di avervi dato uno strumento per sorridere. Nel senso che quando sentite un tiggì con gli annunci sullo spread che cala o la borsa che sale potete sganasciarvi. Quando leggete un giornale con l’analisi del fondo Monetario sull’aumento dei redditi potete fare una bella risata liberatoria. Eccetera.

L’importante, oltre a sorridere, è conservare le energie. Non perdere tempo con gli stronzi. Non sprecare energie dibattendo, discutendo o litigando con quelli che non vi ascolteranno mai e non cambieranno mai opinione; né ammetteranno mai di avere torto. Dategli ragione, invece. “Hai ragione”, rassicurateli. Annuite. E’ tutta energia risparmiata e guadagnata per crearsi un futuro migliore. Un futuro di risate. Come diceva Mark Twain:

Stai alla larga da chi cerca di sminuire i tuoi sogni e le tue ambizioni. La gente di basso livello si comporta sempre così, ma quelli realmente grandi ti fanno sentire che anche tu puoi diventarlo.”

Grazie. Siamo grandi. A presto.

p.s.

Ultimamente ci sono poche cancellazioni. Dolores, appena tornata dalla crociera a Dubai, è un po’ delusa: sperava di avere le giornate più piene. Scrivetele a: [email protected]

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