Non sprecare in cucina e mangiare sano: ecco come

verduraTempi di crisi, le famiglie non arrivano a fine mese; non sprecare è la parola d’ordine. Segreti per ridurre al minimo i costi senza perdere la qualità? Quanto è importante imparare a non sprecare partendo dall’acquisto, riciclare per ridurre al minimo ciò che viene gettato? Consigli pratici. Mangiare si deve, anche se c’è la crisi, ma la tentazione di ridurre le spese acquistando prodotti di scarsa qualità è forte. Purtroppo il mercato offre fin troppe opportunità: biscotti e merendine che costano meno del pane, piatti pronti più economici della somma dei loro ingredienti. E dentro grassi  cattivi, zucchero, aromi sintetici, sale in eccesso… Credendo di fare bene al nostro portafoglio, in realtà facciamo male alla nostra salute. Eppure, come dice un noto proverbio, “Chi più spende meno spende” – per una volta una vera chicca di saggezza!

Non sprecare in cucina e mangiare sano: ecco come Abbiamo chiesto a Giuliana Lomazzi, esperta di cucina naturale, di guidarci e consigliarci.

«Scegliere prodotti di base (farine macinate di fresco, cereali in chicco, verdure, legumi e frutta bio) è apparentemente più costoso ma molto più remunerativo quanto a benessere e salute. Sapete quanto costano 500 g di fagioli o di lenticchie bio?  Circa 2 euro, e ci mangiano bene 6-8 persone (per ognuno 30 centesimi circa, 50 se consideriamo l’acqua e il gas per cuocerli e il condimento!). Il pane fatto in casa con ingredienti di qualità e pasta madre costa intorno a 1 euro al chilo, 1 litro di latte di soia casalingo sui 30 centesimi! L’autoproduzione è quindi la prima regola del risparmio in cucina; la seconda è evitare di sprecare, cioè di buttare parti perfettamente commestibili come foglie esterne dei finocchi o dei cavolfiori. Nemmeno le bucce vanno eliminate (tranne quelle delle patate), e lo stesso vale per tutte le parti più dure dei vegetali, che diventano meravigliose creme, zuppe e vellutate. Ovviamente non sprecare significa anche non buttare eventuali avanzi, che con un tocco di bacchetta magica si trasformano in piatti nuovi e appetitosi! Non sprecare significa anche usare l’acqua con criterio. Per esempio adoperare l’olio soprattutto a crudo (un’abitudine risparmiosa e salutare) consente di utilizzare meno acqua per lavare pentole e tegami e rende superfluo il sapone. Così quest’acqua può essere riutilizzata per lavare le verdure. L’acqua di ammollo dei legumi è ottima per le piante e l’orto, quella di cottura per la pasta può essere reimpiegata per cuocere dei vegetali.

Noi siamo ciò che mangiamo, freschezza e genuinità sono prioritari. Quanto incide sulla salute una dieta basata su cibi naturali? Quali accortezze da imparare per cimentarsi nella cucina naturale?

«L’Organizzazione mondiale della sanità, i principali enti che si occupano di salute e tutte le ricerche scientifiche lo dicono chiaramente: due terzi dei tumori e delle principali malattie “da civiltà” sono prevenibili con una dieta e uno stile di vita adeguati. Ecco allora che l’alimentazione naturale può rivelarsi una vera e propria arma vincente, perché prevede una predominanza di vegetali a tavola. La preferenza va a ingredienti di base non manipolati, il più possibile vicini allo stato naturale, preparati con cotture semplici e leggere, conditi con erbe aromatiche e spezie (i veri aromi naturali, che ci tengono lontani da quelli sintetici cui ci ha abituato il cibo spazzatura). Certo, per abituarsi a questo nuovo stile alimentare ci vuole un riadattamento del palato, cosa possibilissima con un po’ di pazienza. Ma ne vale davvero la pena, e poi non si vuole più tornare indietro! Anche la cucina richiede qualche piccolo adattamento; per cominciare, bisogna imparare a sostituire uova e latticini, che nelle ricette sono un po’ come il prezzemolo, compaiono dappertutto! Invece se ne può fare benissimo a meno».

Quali gli ingredienti della cucina naturale?

«Tante verdure di stagione crude e cotte, cereali integrali, legumi, bevande vegetali di soia o di cereali, semi oleosi, alghe, germogli, frutta… insomma, tutto quanto Madre Natura ha da offrire».

Chi è Giuliana Lomazzi

Giuliana Lomazzi

Giuliana Lomazzi è nata a Busto Arsizio (VA) e vive a Trieste. Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere presso l’Università di Milano, nel 1990 ha iniziato a lavorare nell’editoria, inizialmente come traduttrice e poi come autrice e giornalista. Appassionata da sempre di cucina e benessere naturali, ha cominciato ben presto a occuparsi di queste tematiche, prima nella vita di tutti i giorni e poi nella scrittura. Dal 2007 ha iniziato a collaborare conCibo è salute, l’associazione che diffonde in Italia il metodo Kousmine, tenendo annualmente corsi di formazione e seminari nelle diverse città italiane.

Il blog: http://cucinatralerighe.blogspot.it/

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