Il mais Ogm sta crescendo in Friuli in barba alle sentenze del Tar

giorgio fidenatoAltra fantasmagorica puntata. La telenovela del mais Ogm Mon 810 non è mica finita con le due sentenze del Tar che ne vietano la coltivazione in Italia. Il 17 aprile scorso – ancor prima che le sentenze fossero pubblicate – Giorgio Fidenato (foto), il Pasionario degli Ogm, ha seminato Mon 810 in un campo a Vivaro (Pordenone) e ha notificato il fatto alla Regione Friuli Venezia Giulia con una raccomandata datata 2 maggio. Mica per caso pensate che la Regione abbia fatto estirpare il campo? No no. Ha mandato la Forestale a verificare se il campo è proprio Ogm. Eppure lo ha certificato il proprietario… Controlli in corso. Intanto il mais Ogm cresce.

Il quadro legislativo attorno alla coltivazione degli Ogm in Italia è articolato su tre livelli: l’Unione Europea (che decide per tutti gli Stati membri quali Ogm possono essere messi a coltura, ed il mais Mon 810 è ora l’unico che cresce nell’Ue); lo Stato, che contro gli Ogm può invocare la cosiddetta “clausola di salvaguardia” (come peraltro richiesto dal Parlamento) e che invece ha partorito l’anno scorso un decreto anti mais Mon 810 dimostratosi un papocchio; la Regione, che deve stabilire le norme per la coesistenza fra colture Ogm e convenzionali.

Il Friuli Venezia Giulia, con la legge regionale 28 marzo 2014, n. 5, ha vietato la coltivazione di mais Ogm per un anno in attesa di comunicare alla Commissione Europea il disegno di legge regionale sulla coesistenza (approvato solo in via preliminare) che vieta definitivamente il mais Ogm su tutto il territorio regionale. Secondo Giorgio Fidenato, il divieto di coltivazione del mais Ogm varato dalla Regione è illegittimo.

La novità dell’ultima puntata della telenovela – la semina del mais Mon 810 da parte di Fidenato – è contenuta nella risposta scritta del ministero dell’Agricoltura ad un’interpellanza sugli Ogm presentata dal Movimento Cinque Stelle. Il sottosegretario Giuseppe Castiglione ha messo nero su bianco: la Regione Friuli “ha ufficialmente informato” il ministero dell’Agricoltura “che in data 7 maggio 2014 è pervenuta all’Amministrazione regionale la notifica – trasmessa via raccomandata in data 2 maggio – di avvenuta semina di mais OGM DKC 6667YG [il Mon 810, ndr] effettuata in data 17 aprile in comune di Vivaro (PN), F.M. 14, mapp. 264″. Questo è avvenuto, ha scritto ancora il sottosegretario, “in aperta violazione” del divieto di coltivazione del mais Ogm disposto dal Friuli con la legge regionale del 28 marzo.

Il sottosegretario ha citato perfino gli estremi catastali del campo seminato ad Ogm. Nella notte fra il 5 e il 6 giugno, gli attivisti anti Ogm hanno estirpato un centinaio di piante e innalzato un cartello che invita la presidente del Friuli Serracchiani e l’assessore regionale all’Agricoltura Bolzanello a completare l’opera. La Regione ha risposto con un comunicato in cui condanna “l’atto di vandalismo”. Inoltre (neretto mio)

Rispetto al sospetto che Fidenato abbia coltivato nelle sue proprietà nelle province di Udine e Pordenone delle varietà di mais geneticamente modificato, Bolzonello ricorda che la Regione, con la collaborazione del Corpo Forestale regionale, di quello dello Stato e dell’Ersa, sta compiendo su quei terreni delle analisi. “Qualora dai controlli arrivasse la conferma che quelle sementi sono OGM, ci dovremo rivolgere alla Procura della Repubblica di Udine e di Pordenone per evidenziare che quelle semine sono state fatte contravvenendo alle normative nazionali e a quelle regionali”. “In quel caso – conclude – chiederemo al proprietario di estirpare quelle piante e alla legge di fare il suo corso”

Ma quale “sospetto” che Fidenato stia coltivando Ogm? Egli stesso ha mandato una raccomandata in Regione informandola ufficialmente di aver seminato mais transgenico… Comunque controlli in corso in tutti i suoi campi e altra carta bollata di Fidenato alla Forestale in cui chiede di non estirpare i suoi campi Ogm perchè l’Unione Europea gli consente di coltivarli ed anzi anni fa ha vietato all’Italia di impedirgli di farlo. Però – aggiungo – successivamente sono arrivate le sentenze del Tar che danno torto a Fidenato…

Il nodo gordiano delle norme sugli Ogm si aggroviglia attorno ai limiti della sovranità nazionale imposti in materia dall’Unione Europea. Quest’ultima sta mettendo a punto una nuova “filosofia” sugli Ogm in base alla quale gli Stati membri, se vogliono essere Ogm free, devono chiederlo alle multinazionali delle sementi. La telenovela del mais Mon 810 promette ulteriori, frizzantissimi sviluppi.

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