Luce solare; grandi benefici anche per i reni

alba-o-tramontoLa luce solare attiva la vitamina D e aiuta a rimuovere l’alluminio tossico nei pazienti con malattia renale cronica…
NaturalNews
 L J Devon

Poiché varie quantità di alluminio cominciano a presentarsi nei prodotti alimentari testati presso il Forensic Consumer Wellness Center Food Lab, sta divenendo chiaro che metalli come l’alluminio possono accumularsi in modo inutile nel corpo, affaticando gli organi nel corso del tempo.

Una percentuale di alluminio ingerito è naturalmente trattenuto dal cibo che passa attraverso il corpo. Questo è indicato con il coefficiente di ritenzione del metallo,  fattore scoperto nella soluzione  acido gastrica, introdotta dal direttore del laboratorio: Mike Adams. (Alto fattore di ritenzione di metallo.) 

Tuttavia, un’alta percentuale dall’alluminio viene rilasciata nel apparato gastrointestinale. Nella elaborazione del cibo, l’alluminio può farsi strada nelle vie renali, mentre gli organi cercano di espellerlo. Nel corso del tempo, però, l’alluminio può accumularsi in organi come i reni, dove  inizia a presentarsi la tossicità, che porta malattie renali.

Qual’è la funzione della vitamina D?

Antiossidanti specifici, vitamine e minerali sono allo studio per la loro capacità di contribuire a rimuovere i metalli tossici come l’alluminio da organi come i reni. 

Uno studio del Department of Pediatrics, of the Ankara University School of Medicinedi Ankara, ha scoperto che se attiva la vitamina D può contribuire a rimuovere l’accumulo di alluminio dai reni dei pazienti con malattia renale cronica. 

Attiva la vitamina D. 

Il calcitriolo è una forma attiva  di vitamina D , che agisce come un ormone steroideo con un ruolo nella regolazione dei livelli di fosforo e calcio. Molte cellule del corpo hanno recettori per la vitamina D, che mostra come il corpo umano è destinato a collegarsi con la vitamina della luce solare naturale D. La sintesi cutanea di vitamina D3 , o colecalciferolo, viene creata nella pelle dalla molecola 7-deidrocolesterolo quando l’energia della luce del sole viene assorbita. 

Se una persona è carente di vitamina D3, avrà bisogno di ricevere ulteriore vitamina D dalle piante, che è la vitamina D2, o ergosterolo. 

La vitamina D presente deve ora essere metabolizzata e attivata dal corpo umano per funzionare. Proteine da trasporto portano la vitamina D dal sangue al fegato, dove viene idrossilato dall’enzima 25-idrossilasi. Poi, nel suo cammino verso i reni, il 25-idrossicolecalciferolo diventa un substrato per 1-alfa-idrossilasi, cedendo 1,25-diidrossicolecalciferolo, o calcitriolo, la forma biologicamente attiva della vitamina D.

 

Studio dimostra che vitamina D, biologicamente attiva, rimuove l’alluminio dai reni…

Come potrebbe la vitamina D attiva ripristinare i livelli di normalità di calcio e fosforo nelle persone? Per prima cosa, si deve rimuovere l’accumulo di alluminio tossico, che, può bloccare i minerali necessari e i loro benefici. 

L’attenzione del ricercatore è stata quella di indagare le interazioni tra le concentrazioni di alluminio nel siero, l’ormone paratiroideo [*](PTH) e  la vitamina D nella malattia renale cronica. 

Nello studio, 10 pazienti con malattia renale cronica in età pediatrica sono stati messi accanto a 20 soggetti sani. Fin dall’inizio, i ricercatori hanno analizzato i livelli ematici di alluminio, PTH, fosfatasi alcalina fosforo e calcio nei pazienti. Trattati con un regime di calcitriolo, per via orale, (attivo della vitamina D)  somministrato per quattro settimane. 

Il PTH é prodotto da quattro ghiandole
paratiroidee che sono situate
nel collo dietro la tiroide.

L’attivo della vitamina D non necessariamente influisce sul PTH e fosfatasi alcalina. In quelle brevi quattro settimane non ha cambiato sensibilmente  i valori di calcio o di fosforo, ma lo ha fatto spettacolarmente con impatto significativo sui valori di alluminio nei reni. 

Nei pazienti sotto controllo, i cambiamenti dei livelli di alluminio nei reni non erano statisticamente significativi. 

Sorprendentemente però, i livelli di alluminio in tutti i partecipanti, a partire da una media di 27,2 ng / ml e la gamma di 11,3-175 ng / ml, sono diminuite in modo significativo a una media di 3,8 ng / ml e la gamma di ,64-11,9 ng / ml dopo che è stato somministrato calcitriolo orale  per solo quattro settimane. 

la luce solare  è la medicina  attiva del corpo.

Tale evidenza può aiutarci a capire come aiutare la malattia renale cronica nei pazienti, trattando con la causa principale della tossicità, i metalli. In questo caso, la luce solare può essere la migliore medicina,  riconfigura i reni e il fegato,  fa diventare biologicamente attiva la vitamina D.  Nel suo stato attivo, la vitamina D può andare nei reni e rimuovere i fattori di tossicità ambientali presenti come l’alluminio. 


Note di SD
L’ormone paratiroideo (PTH) è il secondo farmaco anabolico (che stimola la sintesi di nuovo tessuto osseo) per il trattamento dell’osteoporosialterazione degenerativa delle ossa, caratterizzata da diminuzione della quantità del tessuto osseo. Si accompagna all’invecchiamento e, in pratica, tutti gli individui oltre i 40-50 anni hanno un certo grado di osteoporosi. Le donne vengono colpite più precocemente, forse a causa degli squilibri ormonali che seguono alla menopausa. dopo teriparatide, rispetto al quale mancano però studi comparativi. Quelli eseguiti rispetto ad alendronato non hanno dimostrato differenze significative in termini di aumento della densità minerale ossea a livello lombare o femorale, ma insorgenza di ipercalciuria e ipercalcemia nei trattati con PTH.

Fonti : 

http://science.naturalnews.com

http://www.vivo.colostate.edu

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