L’Europa approva 19 organismi geneticamente modificati ma i cittadini non possono difendersi

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Decisioni comunicate dall’unione europea lo scorso 24 aprile 2015

La Commissione ha adottato nei giorni scorsi 10 nuove autorizzazioni per gli organismi geneticamente modificati (OGM) per uso alimentare / mangimi e 7 rinnovi di autorizzazioni esistenti, nonché l’autorizzazione all’importazione di 2 fiori recisi OGM. Questi OGM sono passati attraverso una procedura completa di autorizzazione, compresa una valutazione scientifica favorevole dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Le decisioni di autorizzazione non coprono la coltivazione. Spiega la Commissione europea:

Tutti gli OGM approvati oggi hanno dimostrato di essere al sicuro prima della loro immissione sul mercato UE. La valutazione dei rischi è stata fatta dall’EFSA in collaborazione con gli Stati membri per ogni singolo OGM prima di essere messo sul mercato. Le autorizzazioni saranno aggiunte alla lista già esistente di 58 OGM autorizzati nell’UE per usi alimentari e mangimi (che coprono il mais, cotone, soia, colza, barbabietola da zucchero). Le autorizzazioni sono valide per 10 anni, e tutti i prodotti derivati ​​da questi OGM saranno oggetto di etichettatura e di tracciabilità norme dell’UE.

Gli OGM approvati oggi avevano ricevuto la valutazione “no opinion” da parte degli Stati membri sia del Standing and Appeal Committees, il Comitato che garantisce che le decisioni e i regolamenti in materia di sicurezza alimentare e dei mangimi, salute degli animali, il benessere e la salute delle piante europee siano pratici ed efficaci.

Scrive José Bové eurodeputato per i Verdi:

Sono indignato per la decisione della Commissione europea. Autorizzando 19 OGM a livello europeo, il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker apre alle lobby del Biotech prendendo in giro i consumatori europei che fin dall’inizio si sono opposti agli OGM. Ha fatto una grande concessione per facilitare la firma dell’accordo di libero scambio con gli Stati Uniti,che poteva essere il pomo della discordia. La possibilità per gli Stati membri di vietare questi OGM sul loro territorio è un’illusione perché la libera circolazione delle merci all’interno dell’UE e sempre un dogma e non ci sarà infatti alcuna possibilità di istituire controlli efficaci.

La Commissione ha adottato queste decisioni in sospeso, mentre una revisione della procedura decisionale in materia di autorizzazioni di OGM era in corso. L’esito è stata presentato il 22 aprile con l’adozione di una comunicazione revisione del processo per l’autorizzazione degli OGM e una proposta legislativa per modificare il regolamento 1829/2003 relativo agli alimenti e ai mangimi (IP / 15 / 4777, MEMO / 15/4778 e MEMO / 15/4779). Fino a quando la nuova proposta sarà adottata dal Parlamento e dal Consiglio, le autorizzazioni dovranno basarsi sull’attuale quadro normativo applicabile.

Spiega Franziska Achterberg direttore della politica alimentare di Greenpeace Ue:

Ma come possono i cittadini europei opporsi agli OGM? La Commissione europea ha presentato la proposta di lasciare che siano i singoli Stati membri a decidere se sul loro territorio possano essere coltivati o venduti gli OGM. I divieti nazionali dovranno essere assunti per motivi legittimi quali salute umana o animale o per l’ambiente.

La Commissione sta offrendo agli Stati membri della Ue il finto diritto di opt-out che non sarà impugnato in alcun tribunale. Le regole del libero mercato dell’UE saranno sempre vincenti sugli opt-out nazionali per le importazioni di OGM, specialmente se ai governi viene negata la possibilità di giustificare le misure nazionali in merito a salute e ambiente.

Dice Francesca Ferrario responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia:

In buona sostanza, invece, la proposta presentata oggi dalla Commissione europea per modificare le procedure autorizzative sulle importazioni di OGM in Europa è perfettamente inutile – e deleteria – dato che lascia inalterato il problema di base: la Commissione può ancora autorizzare OGM (per alimenti e mangimi) anche quando la maggioranza dei governi nazionali, il Parlamento Europeo e cittadini sono contrari.

 

Nuovi OGM approvati:
– Mais MON 87460 (Monsanto): garantisce la resa anche se fa freddo;
– Soia MON 87705 (Monsanto): resiste al diserbante glifosato
– Soia MON 87708 (Monsanto): resiste ai diserbanti a base di dicamba
– Soia MON 87769: a alto contenuto di acidi grassi e resistente al glifosato
– Soia 305423: ad alto contenuto di acido linoleico e resistente all’imidazolinone
– Soia BPS-CV127-9: resistente all’imidazolinone (vedi sopra)
– Colza MON 88302 (Monsanto): resistente al glifosato
– Cotone T304-40: resiste ai bruchi e al diserbante a base di glufosinato ammonio
– Cotone MON 88913 (Monsanto): resistente al diserbante glifosato
– Cotone LLcotton25xGHB614 (Bayer): resiste ai diserbanti glifosato e glifosinate
-Garofani IFD-25958-3 e IFD-26407-2: garofani OGM di Florigene per avere colori insoliti come il violetto.

Permessi di importazione rinnovati:
– Mais T25: resiste al glufosinato di ammonio
– Mais NK603 (Monsanto): resiste al glifosato
– Colza GT73 (Monsanto): resiste al glifosato (vedi sopra)
– Cotone MON 531 x MON 1445 resiste a glifosato, ai bruchi delle farfalle, agli antibiotici kanamicina e streptomicina
– Cotone MON 15985 (Monsanto): resiste ai bruchi delle farfalle e agli antibiotici
– Cotone MON 531 (Monsanto): resisten ai bruchi delle farfalle e agli antibiotici
– Cotone MON 1445 (Monsanto): resiste al diserbante glifosato e agli antibiotici

Via | Euractiv
Foto | Jean Menj@Flickr

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