La nostra Aura ha bisogno di Protezione ….

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L’AURA E LA GESTIONE DELL’ENERGIA VITALE

La questione dell’aura è molto importante. Se la vostra aura non è pura, non solo le buone influenze dei pianeti non potranno entrare in voi, ma neppure le benedizioni inviate sulla Terra dalle creature angeliche, a causa degli strati densi che nascondono il vostro essere… chi è angosciato, turbato o pieno di collera o di odio ha delle nuvole nella sua aura (Omraam Mickhael Ainvanhov).

Definizione di aura ../0_immagini/up.jpg

 

Si definisce “aura” un ovoide di energia che ci compenetra e ci circonda completamente sporgendo dal corpo fisico per una certa distanza. I materialisti escludono l’esistenza dell’aura umana, altri invece ne sono certi e si domandano se la possiedono pure gli animali. Su questo tema si sono pronunciati vari pensatori, nella religione Indù è data per scontata, nel Cristianesimo l’alone che circonda le figure sacre ne è una chiara testimonianza. Negli esseri viventi l’aura svolge un importantissimo lavoro di scambio biochimico tra essi e l’ambiente circostante. L’aura, infatti, provvede ad assorbire le sostanze benefiche (come il prana o energia vitale) e scarica nell’aria le sostanze venefiche prodotte dal metabolismo.

 

Nella persona sana ogni poro della pelle rappresenta un getto di energia che crea una vera e propria corazza difensiva tutt’intorno al corpo che viene definita “aura di vitalità”. Nella persona debole questi getti sono molto deboli e si ripiegano verso il basso togliendo all’aura la sua forza difensiva originale.

 

Vi sono diversi motivi per cui l’aura umana può indebolirsi e, al limite, incrinarsi. Tra essi citiamo: la carenza di calcio e ferro, la paura, i desideri egoistici, le sedute medianiche, i giochi con il bicchierino, e tutti gli altri eventi in cui l’uomo lascia il controllo di se stesso a qualche essere, vivo o morto che sia.

 

Vi sono alcune persone che elaborano più energia vitale di quanto le sia necessario e possono donarla agli altri diventando pranoterapeuti. Altri invece (ad es. gli ammalati), ne elaborano meno del necessario e tendono a “vampirizzare” coloro che li circondano. Questa è la ragione per cui dopo una visita in ospedale ci si ritrova spesso senza energia.

 

Alcune piante (pino, eucalipto, e altre) sono in grado di elaborare l’energia vitale nello stesso modo del corpo umano, sono perciò dei pranoterapeuti naturali, e la loro vicinanza può considerarsi molto salutare. Talvolta, invece, il pranoterapeuta non è sufficientemente sano nel corpo e nello spirito, per poter offrire dell’energia pura come sarebbe desiderabile.

 

Energia vitale e salute ../0_immagini/up.jpg

 

È stato soltanto poco tempo fa che i vostri eruditi cominciarono a conoscere il delicato insieme delle arterie e delle vene che compone il sistema circolatorio dei vostri corpi. Resta loro ancora da scoprire che c’è un sistema circolatorio molto più delicato che attraversa il corpo e che porta la forza vitale (detta anche “prana”) ad ogni atomo. Attraverso il vostro sistema nervoso questa forza vitale è inviata ad una serie di cellule nel cervello.

 

Queste cellule, a loro volta, fungono da distributore per la forza ed essa è inviata ad ogni atomo del corpo, con il quale ha un’affinità, attraverso i nervi. Agisce anche come protezione per essi. Se la forza vitale viene dissipata, le cellule diventano inerti e non possono essere sostituite da quelle nuove, le quali vengono rigettate al posto di quelle vecchie, destinate a decomporsi gradualmente e a morire. Se la forza vitale viene conservata, le cellule continuano a cambiare rapidamente, mantenendo il corpo giovane e sano.

 

Nell’organismo umano il prana viene assorbito dalla milza, elaborato, e quindi distribuito a tutto l’organismo. Una carenza di energia vitale causa seri disturbi; la Pranoterapia, lo Shiatsu e l’Agopuntura agiscono per riequilibrare i suoi flussi energetici.

 

Il nostro corpo è come una macchina ../0_immagini/up.jpg

 

Provate ad alitare su uno specchio e scoprirete che su questi si depositerà un sottile strato di vapore. Ciò accade perché l’aria espirata contiene vapore e, anche se invisibile, un gas chiamato anidride carbonica. Questo dimostra che il corpo umano è una macchina in grado di produrre energia. Ma per produrre energia necessita:

 

  • ossigeno che, con l’aria inspirata, entra nei polmoni e quindi passa nel sangue che lo trasporta a tutte le cellule del corpo.
  • nutrimenti, che assumiamo con cibi e bevande.
  • energia vitale (prana), che proviene dal Sole e la milza provvede ad assorbire, elaborare e distribuire a tutto l’organismo.

 

Prenderemo in considerazione l’ossigeno ed i nutrimenti negli articoli successivi, in questo ci soffermeremo a considerare la gestione dell’energia vitale. Purtroppo, infatti, vi sono degli individui (ad es. molti ammalati) che ne consumano più di quella che riescono ad assorbire, pertanto diventano delle “spugne” che l’assorbono malcapitati che gli stanno vicini. Questa è la ragione per cui dopo una visita in ospedale ci si ritrova spesso senza energia.

 

Alcune piante (pino, eucalipto, e altre) sono in grado di elaborare l’energia vitale nello stesso modo del corpo umano, sono perciò dei pranoterapeuti naturali, e la loro vicinanza può considerarsi molto salutare. Talvolta, invece, lo stesso pranoterapeuta non è sufficientemente sano nel corpo e nello spirito, per poter offrire l’energia pura come sarebbe desiderabile.

 

Lo snervamento ../0_immagini/up.jpg

 

Se una persona vive in modo equilibrato il suo organismo si adatta bene alle diverse circostanze, riesce a difendersi dagli attacchi interni ed esterni, ed è in grado di conservare la propria integrità. Quando, per eccesso di lavoro fisico o mentale, cattive abitudini, alimentazione scorretta o altro, l’energia vitale si affievolisce, subentra un fenomeno chiamato “snervamento”. Per evitarlo si dovrebbe ricordare che il lavoro stressante e le preoccupazioni, sono un modo molto efficace per dissipare l’energia vitale.

 

La condizione di snervamento, in cui l’energia vitale a disposizione degli organi interni è assai ridotta, pregiudica notevolmente il loro funzionamento, ed allora lo stomaco e l’intestino diventano pigri e fanno fatica ad assolvere le loro funzioni. La digestione di qualsiasi cibo diventa pesante, fastidiosa, interminabile. Si diventa stitici. Può anche apparire la sensazione di freddo alle estremità del corpo, particolarmente ai piedi e alle mani, come pure al naso e alle orecchie. Talvolta, se ci si alza bruscamente, si può avvertire uno stordimento momentaneo.

 

Lo snervamento, inoltre, rallenta le funzioni di eliminazione degli intestini e quella di escrezione dei reni, pelle e polmoni. Pertanto tali organi, quando la vitalità è bassa, non possono eliminare gli scarti tossici che si sono creati nell’organismo e i medesimi inizieranno ad accumularsi nelle cellule e nei tessuti. Questo avvelenamento, nel tempo, produce varie problematiche tra cui citiamo: mal di testa, stanchezza cronica, alcune forme depressive e irritabilità.

 

Ricordiamo che qualsiasi cosa che agisce sul corpo richiede un dispendio di energia, ad es. sia il freddo che il caldo richiedono energia vitale che il corpo spende per conformarsi ai cambiamenti. Chi ha passato la mezza età, e desidera vivere a lungo e in buona salute, dovrebbe cercare di mantenersi caldo ed evitare ai piedi o al corpo di raffreddarsi. Se non prenderà simili precauzioni potrebbe dissipare la sua energia vitale in modo molto veloce. Dovrebbe anche lasciar perdere i piaceri della tavola ed esercitare una certa autodisciplina.

 

Chi desidera restare sano dovrebbe perciò usare con prudenza e discrezione l’energia vitale che la natura mette a sua disposizione.

 

Come proteggere il nostro patrimonio energetico ../0_immagini/up.jpg

 

Con le sue ricerche, lo scienziato William Reich, ha appurato che le sostanze organiche (ad es. legno, stoffa, cartone, ecc.), attirano l’energia cosmica che le attraversa accelerando il suo corso. Se, dopo uno strato di organica, se ne pone uno sottile di metallo, l’energia cosmica, essendo accelerata, riuscirà ad attraversare anche il metallo. Partendo da questo principio egli costruì delle grandi “scatole” che chiamò accumulatori orgonici, che usava come ambiente terapeutici ove curare pazienti afflitti da particolari patologie.

 

Noi possiamo utilizzare lo stesso principio per costruire un ciondolo protettivo, che consente all’energia cosmica (prana) di entrare nel nostro plesso solare, ma non permette che la stessa se ne esca quando qualcuno tende a risucchiarcela senza neppure esserne consapevole.

 

Come costruire ed usare il ciondolo protettore
  • Acquistate in una cartoleria o un colorificio una lastrina di rame leggero (quello che usano gli scolari per fare i lavoretti artistici a sbalzo), e ritagliatene un disco di circa 10 cm di diametro,
  • da un cartone piuttosto robusto ritagliate un disco di circa 11 cm di diametro,
  • incollate il disco di rame su quello di cartone,
  • fate due buchini nel disco di cartone e fateci passare una cordicella,
  • appendetevi il disco al collo in modo che si posizioni davanti al plesso solare (bocca dello stomaco).
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Il ciondolo protettore

 

ATTENZIONE: la parte con il rame deve essere verso il vostro corpo, ma non a contatto della pelle! Il rame, infatti, reagendo con il sudore, creerebbe il verderame, un tossico potente che può penetrare nel corpo attraverso i pori della pelle.

 

Ricordiamo anche che questo ciondolo è un protettore energetico, pertanto usatelo solo quando ne sentite la necessità!

 

Bibliografia ../0_immagini/up.jpg

 

  • Désiré Mérien, La Biorespirazione.
    Edizioni A.I.I. via P. Pinetti, 91/4 – Genova
  • Amadues Voldben, Le influenze negative.
    Sugar Edizioni, Milano (1984).
  • Amedeus Voldben, Il protettore invisibile.
    Edizioni Mediterranee.
  • Dion Fortune, Difesa psichica.
    SIAD Edizioni, Milano (1978).
  • Master Choa Kok Sui, Autodifesa psichica per la casa e l’ufficio. Macro Edizioni, Cesena (FO).

Fonte

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