Il pomodoro biologico? Un toccasana per la salute

Uno studio dell’Ibba-Cnr e dell’Università di Pisa conferma che il consumo del pomodoro riduce il rischio di alcune malattie. L’aumento del valore nutrizionale e nutraceutico, cioè di alimento-farmaco, è influenzato dalle condizioni di coltivazione. Se la pianta è coltivata secondo il metodo biologico e in maniera simbiotica con l’ambiente naturale circostante, aumentano le sostanze antiossidanti che contrastano alcuni tipi di cancro.

di Daniela Sciarra

pomodoro
Il pomodoro, se coltivato con il metodo d’agricoltura biologica, esalta la sua validità come alimento-farmaco

Ci sono nuove argomentazioni scientifiche a sostegno del consumo di pomodoro: un alimento altamente funzionale per la salute. Già noto per ridurre il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e di tumori, il pomodoro, se coltivato con il metodo d’agricoltura biologica, esalta la sua validità nutraceutica, di alimento-farmaco.

È questo il risultato a cui sono giunti biologi, microbiologi e medici dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibba-Cnr) e l’Università di Pisa. I pomodori biologici, infatti, conterebbero un maggior quantitativo di calcio (15%), potassio (11%), fosforo (60%) e zinco (28%).

“I frutti di pomodoro sono una riserva naturale di molecolecome acido ascorbico, vitamina E, flavonoidi, composti fenolici e carotenoidi, tra cui il licopene che, oltre a esercitare una forte attività antiossidante, può modulare le vie metaboliche ormonali e del sistema immunitario”. Così spiega in una nota la professoressa Manuela Giovannetti dell’Università di Pisa, che ha coordinato il lavoro.

La ricerca ha dimostrato che i pomodori coltivati, in ambiente naturale, con microfunghi benefici hanno un più alto contenuto di sostanze minerali vantaggiose per la nostra salute. Se coltivati biologicamente, con i loro simbionti naturali, sono un valido esempio di produzione ecologica e sostenibile, poiché si riduce l’uso di pesticidi e si ottiene un cibo di alta qualità e con alto valore nutraceutico. Un tema quest’ultimo che sta assumendo sempre più rilevanza tra consumatori e produttori.

I risultati della ricerca sono ulteriormente incoraggianti perché dimostrano come l’assunzione di cibi funzionali agisce positivamente nei confronti degli effetti esercitati da molti contaminanti ambientali e industriali a cui gli esseri umani sono esposti attraverso la catena alimentare.

Fonte: www.ilcambiamento.it

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