Il Liberismo: L’ultimo atto di un progetto maligno

di Gianni Tirelli

“Il cuore dell’uomo si è incenerito sotto la luce rovente della “modernità” e le passioni, i sogni, i sentimenti, atmosfere ed emozioni, si sono dissolte come fumo nel vento.
Avremmo dovuto rivolgere il nostro sguardo al cielo, sull’esempio delle grandi e profetiche civiltà del passato, e seguirne il cammino intrapreso, con la necessaria umiltà, deferenza e il dovuto timore”

Affermare dunque che l’uomo di questo secolo, sia un essere evoluto, progredito e civilizzato, è la più colossale impostura dall’alba dei tempi. Un imbroglio architettato ad arte dalla Bestia Sistema Satana, che dopo la sconfitta del progetto nazista, nel quale aveva investito una gran parte del suo potenziale distruttivo, oggi, con il Liberismo, mette in atto il suo più strategico e silenzioso progetto di schiavitù di massa, per sferrare l’attacco finale al pianeta terra.
Banchieri e banche, Nuovo Ordine Mondiale, politica, finanza, industria, lobby, media, e affini, non vanno visti come i soggetti relativi ad una degenerazione dell’umana coscienza, ma sono la rappresentazione più eloquente ed evidente di quel disegno perverso, attraverso il quale il MALIGNO, attua la sua vendetta contro il Grande Sognatore Celeste.

La rimozione dell’impianto etico e lo scardinamento di ogni principio e valore, allo scopo di potere produrre, commercializzare e vendere una mercanzia insanguinata a una umanità di androidi, appartiene a quel progetto di omologazione e relativizzazione, che è all’origine dell’avvento e delle ragioni del Capital/Liberismo.
La prova del nove che sbaraglia il campo da ogni altra considerazione di merito e decreta il Liberismo consumista come la peggiore tragedia nella storia del mondo, si ricava dall’osservazione di tutti gli effetti collaterali e controindicazioni che, lo stesso, ha prodotto sull’eco/sistema, sulla qualità della vita degli individui, e sulla loro totale incapacità di immaginare una realtà diversa e contraria, da quella che sono soliti vivere: la sola opzione che ci consentirebbe di decifrare i fatti della nostra esistenza, di analizzarli nella loro oggettività, prenderne atto, e decidere per la giusta scelta.

La nostra lotta virtuale da internauti nel ciberspazio, in virtù della quale, immaginiamo di contrastare e combattere le mostruosità di questa società, è una battaglia già persa in partenza! Tempo improduttivo che, diversamente, dovremmo impiegare per liberarci da tutto ciò che in qualche modo abbia una qualsiasi correlazione, interazione e dipendenza con il Sistema Bestia. Rinunciare per ricominciare!
Ed è proprio in virtù del mantenimento dell’impianto etico che le illuminate civiltà del passato, hanno conservato la loro grandezza ed evitato che il MALIGNO si insinuasse a dimora nel cuore degli uomini e ne dettasse le condizioni – quei principi e valori fondamentali, innati e connaturati, che monitoravano e armonizzavano i comportamenti umani, preservandoli da ogni degenerazione, fascinazione e dipendenza.

Dobbiamo pertanto prenderne atto! La capacità del MALIGNO di avere sovvertito ogni regola, logica e ragionevolezza a suo esclusivo vantaggio, ha dello straordinario – del sovrannaturale. E’ stato in grado di ridurre in schiavitù e piegare al suo volere la nostra anima e il nostro spirito, di omologare i nostri comportamenti e pensieri e allo stesso tempo ci ha fatto credere di essere liberi. Un eccellente esercizio di illusionismo applicato alla quotidianità dai risultati inimmaginabili e dagli effetti apocalittici prossimi.

Tutte le scoperte di cui oggi la scienza moderna si vanta e che sbandiera a conquiste di progresso e di civiltà, non avrebbero mai avuto patria ne visto la luce in un mondo passato, dove la spiritualità, la trascendenza, il rito magico, il valore, il coraggio, l’onore, e l’accettazione della morte come atto supremo di giustizia e porta di transito verso la felicità eterna, erano tutte, le condizioni fondamentali e inopinabili sulle quali si reggevano le ragioni imperiture dell’umanità. Non avrebbero mai e poi mai permesso, neppure per congettura, che fabbriche fumanti e tecnologia invalidante assemblata direttamente nella fucina di Satana, potesse fare scempio e terra bruciata di tutto ciò che di sacro, era alla base del significato della loro esistenza e collegamento con il divino.
Il livello di conoscenza pura raggiunta da questi popoli del passato, è tale, da rendere ogni nostra pretesa competenza, al pari di una scorreggia in un bombardamento atomico.
Le nostre società, diversamente, hanno cancellato ogni traccia dell’umano senso, e così liberato il MALIGNO dalle sue catene che, da tempo immemore, lo imprigionavano ai confini dell’universo antimaterico.

Una buona parte del vecchio mondo ha resistito fino a un secolo fa, dopo millenni in cui l’uomo (quello veramente sapiens) traeva ogni suo sostentamento, vera gioia e vero dolore dalla madre suprema; la TERRA.
Le nostre paure più perverse, attacchi di panico, depressione, le infinite forme nevrotiche e tanto altro ancora, non sono che il risultato di questo scollamento fra uomo e natura. Le tradizioni, il rito magico, l’iniziazione, il folclore, il timore dell’inconoscibile, erano le fondamenta etiche di un vivere consapevole. Oggi siamo sommersi dal Nulla e avvolti in un dolore pungente dal quale non ci possiamo liberare.
Non servono farmaci, droghe e isterica allegria, per lenire il nostro dolore esistenziale. E’ tempo di pacificazione con la natura; abbandonare le città per affondare le nostre mani nella terra – dissodare, seminare, raccogliere ed, esausti, fare ritorno a casa, pieni di speranza e di futuro. E’ questa la sola e vera conoscenza e panacea per tutti i nostri mali.

Non c’è dunque niente di cui andare fieri – nulla di nulla su cui accreditare gli ipotetici e supposti benefici di quest’epoca dissennata. Non ci sono parole a discolpa e, attenuante, per tutti gli orrendi crimini consumatisi in questo secolo bastardo, dove il male, un tempo riconoscibile e collocabile, ha assunto le sembianze della normalità, espropriando lo spirito dell’uomo, privandolo, così, della consapevolezza, del discernimento e dell’impulso passionale.

Oltrelacoltre

 

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