Grazie alle rinnovabili domenica per la prima volta in Italia l’energia costava zero

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Domenica per la prima volta le rinnovabili da sole hanno coperto per un’ora l’intero fabbisogno di energia elettrica dell’Italia. In quell’ora, fra le 14 e le 15, il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso era pari a zero. Zero tondo, zero spaccato.

rnergie rinnovabili

Se n’è accorto Qualenergia, su cui potete trovare un’accurata analisi tecnica ed economica dell’evento e dei suoi risvolti. Io mi limito a sviluppare una considerazione molto più terra terra: le rinnovabili sono amiche delle bollette. Esattamente il contrario di ciò che amano farci credere.

Alla fine dei conti le rinnovabili ci fanno risparmiare, e questo conti non si fondano affatto sulla prima (e per adesso unica) ora in cui hanno garantito l’intero fabbisogno italiano.

Come sottolinea anche Qualenergia, la disponibilità di rinnovabili incide sul prezzo “di picco” dell’energia elettrica, sul prezzo massimo che essa raggiunge nell’arco della giornata: è dimostrato che

il solo fotovoltaico già nel 2012 aveva spostato i valori delle medie orarie dei prezzi, tanto che oggi il picco di prezzo non coincide più con la massima domanda di elettricità. L’analisi considerava sia i minori prezzi nelle ore solari, stimati in 1.420 milioni di euro (erano 396 milioni del 2011) sia i maggiori prezzi nelle ore non solari, pari a 586 milioni: il peak shaving netto nel 2012 risultava così di 838 milioni di euro

In pratica, la sola energia solare nel 2012 ha consentito all’Italia di risparmiare 838 milioni sulle bollette dell’elettricità.

Oh, certo, le rinnovabili risucchiano incentivi dalle bollette. Ma le rinnovabili – tutte le rinnovabili e non soltanto l’energia solare – secondo gli ultimi dati disponibili ricevono incentivi annui pari a 918 milioni. Vorrete mica dirmi che non se li sono guadagnati?

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