Gran Bretagna, lo Stato si impegna a pagare l’energia nucleare a prezzo doppio

accordo sul prezzo dell'energia nucleare in gran bretagnaL’abbiamo scampata bella e possiamo solo ringraziare il referendum che ha chiuso la porta al nucleare in Italia. No, non mi riferisco a questioni tipo Chernobyl o Fukushima, ma al vil denaro: la Gran Bretagna ha appena firmato con Edf (Électricité de France) l’accordo preliminare per la costruzione della centrale nucleare Hinkley Point C.

Lo Stato si è impegnato a pagare l’energia elettrica che verrà prodotta dall’impianto ad un prezzo doppio rispetto all’attuale prezzo di mercato. Come se non bastasse questo prezzo sarà anche indicizzato, cioè agganciato all’aumento del costo della vita, e l’accordo avrà una durata di 35 anni..

L’accordo preliminare è sul sito del Governo inglese dal 16 ottobre scorso: bisogna leggerlo con la stessa tecnica impiegata per le clausole delle polizze assicurative, prestando attenzione ai codicilli in fondo e saltando i proclami iniziali. E, no, in quest’impresa non mi sono cimentata da sola, bensì col supporto del Financial Times, la Bibbia della City londinese e del mondo degli affari.

Il contratto stabilisce che il Governo britannico pagherà ad Edf 92,50 sterline (circa 108 euro) al megawatt ora per l’elettricità prodotta dalla centrale nucleare di Hinkley Point C. Lo stesso Financial Times scrive che il prezzo è all’incirca il doppio rispetto all’attuale prezzo di mercato. Il prezzo sarà indicizzato e sarà anche garantito per 35 anni di funzionamento della centrale.

Il meccanismo prevede che il Governo versi ad Edf la differenza fra le 92,50 sterline indicizzate e il prezzo di mercato. Nella – mi sentirei di dire – remotissima ipotesi che il prezzo di mercato superi le 92,50 sterline indicizzate, sarà Edf a versare al Governo la differenza. Qualora, oltre a Hinkley Point C, Edf riesca a costruire anche la centrale nucleare di Sizewell C il prezzo garantito dal Governo scenderà a 89.50 sterline indicizzate al megawatt ora, circa 105 euro. In ogni caso il prezzo è comprensivo del decommissionamento dell’impianto, o degli impianti.

La centrale nucleare di Hinkley Point C sarà ultimata – nelle previsioni – nel 2023;. L’impianto avrà due reattori da 1.600 megawatt l’uno, produrrà il 7% dell’energia elettrica di cui ora ha bisogno la Gran Bretagna, costerà 16 miliardi di sterline (quasi 19 miliardi di euro).

Lo stesso Financial Times sottolinea la forte probabilità (no, non osa parlare di certezza…) che il prezzo garantito dell’energia elettrica faccia aumentare le bollette domestiche.

Vi ricordate i piani atomici di Berlusconi? Non guasta un ripassino: accordo con la Francia per costruire quattro centrali nucleari in cinque anni (in Gran Bretagna prevedono di impiegarne 10…) con la promessa che avremmo pagato l’energia elettrica più o meno al prezzo delle patate. Ecco, e adesso l’Italia deve ringraziarci tutti, uno per uno, noi che al tempo del referendum abbiamo detto no al nucleare.

Condividi!
Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.