Dadi da brodo: Non c’è ”schifezza”peggiore – Scarti di macelleria e glutammato

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“Non esiste”schifezza”peggiore dei dadi da brodo. Sono “scarti di macelleria,macinati e cotti a lungo per farli concentrare“.L’allarme di Franco Berrino

L’epidemiologo ha anche osservato come all’aumentare della temperatura aumentino le sostanze cancerogene: “Per cui l’hamburger alla piastra è il peggiore di tutti. L’arrosto arriva a 250 gradi, per cui nell’arrosto ce ne sono molte. Nel bollito, che va solo a 100 gradi se ne formano meno“.

Il dado del supermercato contiene inoltre GLUTAMMATO MONOSODICO (sigla E621) una eccitotossina cancerogena che in Italia ancora dilaga mentre in altri paesi come ad esempio in Regno Unito è stato tolto dai dadi da cucina per i numerosi studi che lo collegano all’insorgenza di tantissime patologie. [La cucina cinese usa largamente il glutammato monosodico per insaporire i suoi piatti]

Nel suo libroExcitotoxins:the taste that kills“, 1997 (260 pagine, citando più di 490 ricerche tra il 1950 e il 1993) il dottor Blaylock (eminente neurochirurgo e nutrizionista americano – in pensione dal 2005) spiega in modo dettagliato i danni che può provocare il Glutammato monosodico, considerato appunto “eccitotossina” cancerogena e che distrugge il sistema nervoso.

Vi riproponiamo un video in cui il dottor Franco Berrino consiglia di non usare mai i dadi da brodo in quanto in essi sono concentrate “sostanze cancerogene.

Al dott. Francesco Perugini Billi sono stati chiesti dei chiarimenti sul dado da cucina:

Cosa consiglia alle persone che sono abituate a insaporire i cibi con i dadi? Esiste un buon sostituto naturale?
“La cosa migliore è farsi da soli un preparato per brodo. Se questo non è possibile, si possono acquistare in commercio dadi privi di glutammato monosodico, spesso di produzione biologica”.

Come mai, secondo lei, si parla così poco di questo argomento nonostante il glutammato si trovi in parecchi cibi?
“Il glutammato monosodico è un esaltatore di sapidità, cioè dà sapore, e purtroppo molti dei cibi pesantemente elaborati dall’industria alimentare sarebbero, se non “corretti”, privi di sapore o addirittura disgustosi. È uno dei tanti additivi utilizzati dall’industria per far apparire le cose come non sono, sia in termini di colore, sapore e sostanza, e rinunciarvi vorrebbe dire non poter più vendere certi prodotti”.

Ho analizzato gli ingredienti dei dadi biologici in commercio e la maggior parte sono pieni di sale, olio di palma e lieviti. Il mio consiglio è quindi quello di tornare al gusto originario dei cibi, cosa che ad alcuni può risultare difficile all’inizio ma che darà grande soddisfazione e leggerezza. Se proprio non potete fare a meno del dado vi consiglio il miso, il gomasio e il sale rosa dell’himalaya.

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