Crudismo intelligente: come praticarlo

raw-dietIl crudismo o “raw food” è l’arte della massima salute e longevità, ma è necessario conoscere a fondo come praticare questa nutrizione, per evitare di abbandonare delusi questo percorso virtuoso.

I benefici che derivano da una alimentazione crudista sono enormi, ma, secondo la nostra esperienza, il percorso di avvicinamento al crudismo deve essere lento e graduale, per evitare di incorrere in effetti disintossicanti troppo forti e sgradevoli, che spesso spaventano le persone e fanno credere loro di non essere sulla strada giusta.

Sempre più persone sono interessate a una nutrizione crudista e se ne parla sempre più spesso, in quanto, ritornando ad uno stile di vita veramente naturale, è possibile per l’uomo riacquistare quella sensazione di sensazionale benessere e di armonia con la natura, ormai perduti da tempo.

Quello che però non è noto a chi si incammina nel mondo del raw food è che fare di frutta e verdura cruda la base della propria alimentazione attiva un intenso processo di disintossicazione; infatti una delle proprietà del cibo non sottoposto a cottura è quello di aiutare l’organismo a eliminare facilmente le tossine e a ripulire i vecchi depositi incrostati di muco dal nostro apparato digerente, dal sangue e dalla linfa.

Ciò che avviene quindi quando passiamo ad una dieta crudista è che le tossine, il vecchio materiale ( anche di anni ) indigerito viene velocemente rimesso in circolo, con la possibilità di spiacevoli effetti di disintossicazione quali nausea, ginfiore, pesantezza, acne, candida, flatulenza, ecc…

Enorme differenza tra dieta onnivora e crudismo

A causa di questi effetti spiacevoli, molte persone abbandonano il percorso crudista, pensando di non avere una costituzione adatta o che non sia un regime alimentare veramente salutare, sbagliando.
Quello che dobbiamo tenere in considerazione è l’enorme differenza tra quello che mangiano le persone onnivore fin dalla nascita ( cibo devitalizzato, cotto, fritto, aromatizzato, fumo, alcool, caffè…) e quello che rappresenta un perfetto e ideale regime crudista ( frutta, verdura, bacche, erbe, noci, semi, alghe e germogli )..

Dobbiamo tenere in considerazione l’enorme quantità di fibre vegetali che si introducono in una giornata di crudismo vegano e il fatto che il nostro corpo, dopo anni di abusi e cibo devitalizzato, non è abituato a digerire e smaltire velocemente tutto questo nuovo materiale crudo, senza contare la potente disintossicazione che ciò porta a galla…

Il nuovo concetto di “Crudismo Intelligente”

Dopo diversi anni di esperienza con una nutrizione vegana e crudista abbiamo coniato questo nuovo termine:crudiste ricetteCrudismo Intelligente”. Abbiamo notato, infatti, che il miglior modo di avere successo con una dieta vegana crudista è quello di approcciarsi gradualmente.

Il concetto più importante da tenere bene a mente è che passando ad uno stile di vita veramente naturale quale il crudismo, stiamo facendo compiere al nostro corpo una vera e propria metamorfosi, in cui il sistema immunitario dovrà piano piano ripulire ogni organo dai pesanti residui della vecchia alimentazione sostenuta per anni.

I 6 errori da evitare

Ci sono alcuni errori sicuramente da evitare nel fare questo percorso virtuoso e conoscerli ti renderà sicuramente la strada più facile, evitando di perdere tempo:

  1. L’errore più comune è quello proprio di avere un eccessivo entusiasmo e inserire dall’oggi al domani enormi quantità di frutta e verdura cruda della dieta… Questo rischia di creare processi fermentativi, dovuti non alla frutta e verdura in sé, ma dai vecchi residui che entrano in contatto con le fibre vegetali;
  2.  Un altro errore comune è quello di pensare che crudo = salutare… niente di più lontano dalla verità; è imperativo evitare di consumare una eccessiva quantità di grassi quali semi, noci, avocado, noci di cocco; questi alimenti vanno inclusi, ma bisogna dare priorità a frutta e verdura;
  3.  Non rispettare le giuste associazioni di cibi può rivelarsi un errore sgradevole; la frutta và necessariamente consumata da sola e il modo migliore di digerire e assorbire i nutrienti è quello di seguire un regime dissociato, quindi stare attenti a non mischiare proteine e carboidrati;
  4.  Confrontare la quantità di energia del cibo crudo usando le calorie come unità di misura può rivelarsi ingannevole: spesso i cibi cotti industriali ritenuti più ricchi di energia e nutrienti ( come la pasta bianca), sono in realtà cibi morti, mentre nutrirsi di una quantità inferiore di cibi vivi e naturali può apportare una quantità e qualità di energia effettiva decisamente superiore;
  5.  Spaventarsi di eventuali effetti disintossicanti quali eccessiva magrezza iniziale, pesantezza, mal di testa. Molto spesso, come già sottolineato nell’articolo, il regime crudista “scioglie” i depositi di muco e tossine accumulate o di minerali inorganici depositati, e questo può portare a degli sgradevoli effetti disintossicanti…
  6. Anche se ultimo, l’errore più fatale si rivela spesso quello della eccessiva rigidità mentale: disintossicarsi dalla dipendenza dal cibo cotto è difficile e può esserci una richiesta del nostro organismo di fare un passo indietro e rallentare il processo di cambiamento. Importante assecondare e ascoltare la saggezza del nostro corpo, cercando di trattarlo con saggezza e aiutandolo a trovare il suo giusto equilibrio, che può variare da persona a persona.

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