Controllo mentale nei mass media

Omokkiodi The Vigilant Citizen

Traduzione a cura di Anticorpi.info
I mass media rappresentano il più potente strumento mai utilizzato dalle elite per  la manipolazione delle masse. ‘Ispirano” le opinioni ed i comportamenti, e definiscono ciò che sia da ritenere normale. 

Questo articolo esaminerà il funzionamento dei mass media attraverso il pensiero dei loro maggiori teorici, la loro struttura di potere e le tecniche che utilizzano, al fine di comprendere il loro vero ruolo nella società.

 

 

Molti articoli di questo sito trattano dei simboli occulti celati negli oggetti della cultura popolare. Da questi articoli emergono molte domande legittime relative alla finalità di tali simboli e le motivazioni di coloro che li hanno “integrati” in quei contesti.Ebbene, per me è impossibile fornire risposte soddisfacenti senza menzionare diversi altri concetti e fatti. Ho quindi deciso di scrivere un articolo che fornisca le basi teoriche e metodologiche in merito all’argomento, e che consideri le argomentazioni addotte dai principali studiosi del settore delle comunicazioni di massa.

Forse qualcuno comincerà a pensare che me ne esca con discorsi del tipo: “Lady Gaga vuole controllare le nostre menti”. Naturalmente non è così. Lei è solo una piccola componente dell’enorme meccanismo che è la comunicazione di massa.

PROGRAMMAZIONE ATTRAVERSO I MASS MEDIA .

I mass media sono forme di comunicazione progettate per raggiungere il maggior numero di persone possibili. Comprendono televisione, film, radio, giornali, riviste, libri, dischi, videogiochi ed internet. Molti studi sono stati condotti nel secolo scorso per individuare le più efficaci tecniche con cui tali forme di comunicazione  potessero influire sulla popolazione. Da questi studi è emersa la scienza della comunicazione, utilizzata nel marketing, nelle relazioni pubbliche e nella politica. La comunicazione di massa è uno strumento necessario per assicurare la funzionalità di una democrazia, ma è altrettanto irrinunciabile per una dittatura. Dipende tutto dall’utilizzo che ne viene fatto.
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Nella prefazione del 1958 per il saggio A Brave New World, Aldous Huxley dipinge un ritratto piuttosto cupo della società. Egli ritiene che sia controllata da una “forza impersonale”; una oligarchia che manipola la popolazione con diversi mezzi.
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“Forze impersonali su cui non abbiamo quasi alcun controllo sembrano spingerci in direzione del nuovo incubo del dominio mondiale, e questa spinta impersonale viene consapevolmente accelerata dai rappresentanti di organizzazioni commerciali e politici che hanno sviluppato una serie di nuove tecniche per manipolare, nell’interesse di qualche minoranza, i pensieri e i sentimenti delle masse. ” 

Aldous Huxley, Prefazione di A Brave New World

.Le prospettive poco rosee di Huxley non sono una semplice ipotesi o un delirio paranoico. E’ un fatto documentato dai più importanti studiosi del fenomeno mass media. 
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Di seguito, vado a citare alcuni di essi:

STUDIOSI DEL FENOMENO.

 

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WALTER LIPPMAN

 

 

Walter Lippmann, intellettuale americano, scrittore, due volte premio Pulitzer, fu uno dei primi a produrre uno studio sull’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa in America.
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In “Public Opinion” (1922), paragonò le masse ad un “gregge disorientato” che doveva essere guidato da una classe dirigente. Descrisse l’elite al governo come “una classe specializzata i cui interessi vanno al di là della località, composta da esperti e burocrati.
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Secondo Lippmann gli esperti, spesso indicati come ‘elite’, sono come una macchina di conoscenza che eluderebbe il difetto fondamentale della democrazia, l’ideale impossibile di un “cittadino onnicompetente.” La manipolazione del ‘gregge disorientato’ ha una sua funzione: far si che il cittadino partecipi alla vita sociale come ‘spettatore interessato’, ma non attivo. La partecipazione attiva è doverosa per ‘l’uomo responsabile’, cosa che il cittadino medio non è.
.I mass media e la propaganda sono quindi strumenti che devono essere utilizzati dalle élite per governare il popolo senza dover ricorrere alla coercizione fisica. Un importante concetto sottolineato da Lippmann attiene la ‘costruzione del consenso’, cioè la manipolazione  che induca l’opinione pubblica ad accettare l’ordine del giorno delle elite. È opinione di Lippmann che il cittadino non sia qualificato per ragionare e decidere su questioni importanti. Risulta perciò importante per le elite assumere decisioni ‘per il bene collettivo’ e poi ‘venderle’ alle masse.

 

.“Nessuno può negare che la fabbricazione del consenso sia capace di grandi raffinatezze. Il processo che fa sorgere le opinioni pubbliche non è certamente meno complesso di quanto non sia apparso in queste pagine, e le ampie possibilità di manipolazione riservate a chiunque conosca il processo appaiono abbastanza chiare. Come risultato la scienza psicologica applicata ai moderni mezzi di comunicazione ha trasformato letteralmente il concetto di democrazia. E’ in atto una rivoluzione infinitamente più importante di qualsiasi spostamento del potere economico. (. . .) Sotto l’impatto della propaganda, non necessariamente nel senso sinistro della parola,  i vecchi capisaldi del nostro pensiero sono diventati modificabili. Non è più possibile, ad esempio, credere nel dogma originario della democrazia, come se le conoscenze necessarie per la gestione delle cose umane possano scaturire autonomamente dal cuore dell’umanità. Questo ordine di pensieri ci espone ad un autoinganno. E’  dimostrato che non si possa contare sulle intuizioni o la casualità degli eventi, se si vuole affrontare il mondo al di là della nostra portata. ” 

Walter Lippmann, Opinione Pubblica.

.E’ interessante notare come Lippmann sia stato uno dei padri fondatori del Consiglio per gli Affari Esteri, ossia uno dei più influenti tink tank mondiali in materia di politica estera. Questo fatto dovrebbe darvi un piccolo suggerimento su quali debbano essere le finalità dei mezzi di comunicazione, secondo il pensiero delle elite.
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“Il potere politico ed economico negli Stati Uniti è concentrato nelle mani di una “classe dirigente” che controlla la maggior parte delle corporazioni multinazionali a base statunitense, i media di comunicazione, le fondazioni più influenti, le principali università pubbliche e private. Fondato nel 1921, il Consiglio per gli Affari Esteri è il legame fondamentale tra le grandi imprese e il governo federale. E’ stato definito una “scuola per statisti” e “si avvicina ad essere un organo di ciò che C. Wright Mills perseguì – un gruppo di uomini dalle vedute interessatamente simili che plasmi gli eventi da una posizione nascosta, perciò invulnerabile. La creazione delle Nazioni Unite è un progetto del Consiglio, così come il Fondo Monetario Internazionale e la  Banca Mondiale. ” 

Steve Jacobson: Controllo Mentale negli Stati Uniti..Alcuni degli attuali membri del CFR sono David Rockefeller, Dick Cheney, Barack Obama, Hilary Clinton,  Rick Warren e gli amministratori delegati di grandi aziende come la CBS , Nike , Coca-Cola e Visa..

CARL JUNG

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Carl Jung è il fondatore della psicologia analitica (nota anche come psicologia junghiana), mediante cui la psiche umana viene  analizzata attraverso i sogni, l’arte, la mitologia, la religione, i simboli e la filosofia.
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Il terapeuta svizzero ha introdotto numerosi concetti psicologici usati oggi, come l’archetipo, il complesso, il personaggio, l’introverso / estroverso e la sincronicità. 
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La sua opera fu fortemente influenzata dal background occulto della sua famiglia. Carl Gustav, suo nonno, era un avido massone (Gran Maestro) e alcuni suoi antenati furono rosacrociani. Questo potrebbe spiegare il suo grande interesse per la filosofia orientale e occidentale, l’alchimia, l’astrologia e il simbolismo. Uno dei suoi concetti più importanti (e fraintesi) è quello di Inconscio Collettivo.
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“La mia tesi, quindi, è la seguente: oltre alla nostra coscienza immediata, personale, che riteniamo essere  la sola psiche empirica, esiste un secondo tipo di coscienza, universale, impersonale, collettiva, la quale è identica in tutti gli individui. Questo inconscio collettivo non si sviluppa individualmente, ma è ereditato. È costituita da forme pre-esistenti: gli archetipi, i quali danno forma definita a certi contenuti psichici.” 

 

Carl Jung, il concetto di inconscio collettivo.

 

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L’inconscio collettivo si evince considerando l’esistenza dei medesimi simboli e figure mitologiche in civiltà diverse. Simboli archetipici che sembrano essere incorporati nel nostro inconscio collettivo, e che suscitano in noi precise reazioni nel momento in cui siamo esposti ad essi. I simboli occulti possono quindi esercitare un grande impatto sulle persone, anche se le stesse persone non sono coscientemente a conoscenza del reale significato esoterico di tali simboli. I grandi teorici dei mass media hanno fondato le loro fortune proprio sullo sfruttamento degli archetipi. .

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EDWARD BERNAYS
Edward Bernays – il ‘padre delle pubbliche relazioni‘ (PR) – seppe mettere a frutto le teorie dello zio Sigmund Freud per manipolare la opinione pubblica attraverso il subconscio.
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Condivideva le idee di Walter Lippmann in merito ad una popolazione irrazionale guidata solo dallo “istinto del gregge”. A suo parere, era necessario che le masse fossero manipolate da un governo invisibile, per assicurare la salute della democrazia.
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“La manipolazione cosciente e intelligente delle abitudini organizzate e delle opinioni delle masse è un elemento importante nella società democratica. Quelli che manipolano questo meccanismo invisibile della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere dominante del nostro paese.
Noi siamo governati, le nostre menti sono modellate, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, in gran parte da uomini che non abbiamo mai sentito nominare. Questo è il logico risultato dell’a nostra organizzazione di stampo democratico. Ed un gran numero di persone devono cooperare in tal senso se si desidera convivere in una società ben funzionante.
I nostri stessi governanti, in molti casi, ignorano l’identità dei loro colleghi del “governo interiore”. 

 

Edward Bernays, Propaganda.

Le campagne di marketing di Bernay sconvolsero il funzionamento della società americana. A Bernays dobbiamo ciò che definiamo “consumismo”, cioè la cultura dell’acquisto di beni per il piacere dell’atto, anzichè per la soddisfazione di reali bisogni. Per questo motivo, Life Magazine lo ha inserito nella classifica dei primi 100 americani più influenti del 20 ° secolo.

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HAROLD LASSWELL 

Nel 1939-1940, l’Università di Chicago tenne una serie di seminari in materia di comunicazione occulta. Gruppi di studio furono finanziati dalla fondazione Rockefeller e coinvolsero i ricercatori più importanti nei settori della comunicazione e della sociologia.
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Uno di questi studiosi era Harold Lasswell, tra i principali politologi e teorici della propaganda statunitensi. Tanto per cambiare, anche egli era del parere che un governo democratico non possa sostenersi senza una elite che formi la opinione pubblica mediante la propaganda.

Nella sua Enciclopedia delle Scienze Sociali, Lasswell spiegò che quando le elite non hanno la forza necessaria per costringere all’obbedienza, allora devono rivolgersi a “nuove tecniche di controllo”, che in parte si concretizzano nella propaganda. Il tutto coronato dalla solita motivazione secondo cui  le masse sarebbero stupide e ignoranti e sia impensabile affidarsi  al dogmatismo democratico che vorrebbe gli uomini capaci di autogovernarsi.Nel suo saggio Contenuti della Comunicazione Lasswell spiega che, al fine di comprendere il significato di un messaggio (ad esempio un film, un discorso, un libro , ecc), si dovrà tener conto della frequenza con cui compaiono alcuni simboli nel messaggio, le modalità con cui i simboli influiscono sul parere del pubblico, e l’intensità dei simboli utilizzati.
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Lasswell era famoso per il suo modello di analisi dei media basato su:

“Chi (dice) Che Cosa (a) Chi (in) Che Modo (con) Quale Effetto.”

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Con questo modello Lasswell indica che per analizzare correttamente un prodotto mediatico è necessario guardare chi ha prodotto il prodotto (le persone che hanno ordinato la sua creazione), quale sia lo scopo del prodotto (il target) e quali siano gli effetti desiderati (informare, convincere, vendere, ecc) sul pubblico.
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ESEMPIO: Un videoclip di Rihanna.

Chi lo ha prodotto: Vivendi Universal

Che cosa: l’artista pop Rihanna

A chi: ai consumatori di età compresa tra 9 e 25,

A che scopo: la vendita dell’artista, della sua canzone, della sua immagine e del suo messaggio.

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Le analisi di video e film su The Vigilant Citizen pone grande importanza sul “chi ci sia dietro” i messaggi comunicati al pubblico. Il termine “Illuminati” è spesso usato per descrivere questa segreta elite dirigente. Anche se il termine sembra piuttosto caricaturale e cospirazionistico, descrive bene le elite e le loro dirette connessioni con le società segrete e le conoscenze occulte.

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Tuttavia, io personalmente detesto usare il termine “teoria della cospirazione” per descrivere ciò che accade nei mezzi di comunicazione di massa. Se tutti i fatti concernenti la natura elitaria del settore sono prontamente disponibili al pubblico, può ancora essere considerata una “teoria del complotto”?

LA STANDADIZZAZIONE DEL PENSIERO UMANO

 

La fusione di grandi società messmediatiche negli ultimi decenni ha generato una piccola oligarchia di conglomerati dei media. Ciò che vediamo in tv, la musica che ascoltiamo, i film che guardiamo,  i giornali che leggiamo negli Stati Uniti sono prodotti da cinque società in tutto (negli USA stanno messi meglio che in Italia … – n.d.t.).

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I proprietari di questi conglomerati hanno stretti legami con le oligarchie mondiali e, per molti versi, essi stessi fanno parte delle elite.

Potendo contare sulla forza mediatica, tali conglomerati hanno il potere di creare nella mente delle persone una visione del mondo unica e coesa, generando una ‘standardizzazione del pensiero umano.’
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Anche i movimenti o stili considerati marginali sono, infatti, le estensioni del pensiero mainstream. Sono gli stessi mass media a produrre le proprie controparti espressione di ribellione. Artisti, creazioni e idee che non rientrano nel tradizionale modo di pensare sono respinti senza pietà e messi al bando dai conglomerati, che ne sanciscono la scomparsa dalle scene.
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“Il cinema americano è il più grande vettore inconsapevole di propaganda nel mondo di oggi. Si tratta di un grande distributore di idee e opinioni. Il film può standardizzare le idee e le abitudini di una nazione. Perché le immagini sono fatte per soddisfare le richieste del mercato, esse riflettono ed enfatizzano le tendenze popolari, piuttosto che stimolare nuove idee e opinioni. Il film si avvale solo di idee e di fatti che sono in voga. I giornali cercano le notizie più adeguate per i lettori, il cinema fa lo stesso con l’intrattenimento. “

Edward Bernays, Propaganda.

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Tutte queste problematiche sono state segnalate come pericoli per la libertà umana nel 1930 dai pensatori della scuola di Francoforte, come Theodor Adorno e Herbert Marcuse. Essi hanno identificato tre principali problemi con l’industria culturale.
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L’industria può:

– ridurre gli esseri umani allo stato di massa, ostacolando lo sviluppo di individui emancipati, che siano capaci di prendere decisioni razionali.

 

– sostituire la legittima autonomia e consapevolezza di se nella pigra sicurezza del conformismo.

 

– avvalorare l’idea che gli uomini in realtà cerchino di sfuggire al mondo assurdo e crudele in cui vivono per perdersi in un ipnotico stato di continua evasione.

 

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La nozione di evasione è ancora più rilevante oggi, con l’avvento dei videogiochi online, film in 3D e Home Cinema.

Le masse, costantemente in cerca dello stato dell’arte dello intrattenimento, non fanno che ricorrere a gadget costosi che possono essere prodotti solo dai più grandi gruppi mediatici del mondo.
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Prodotti contenenti precisi messaggi e simboli che altro non sono che propaganda divertente. L’opinione pubblica è stata talmente ben addestrata ad amare la sua propaganda da spendere interi stipendi per essere esposta ad essa. La propaganda insomma non è più la forma di comunicazione autoritaria o coercitiva adoperata nelle dittature: è diventata sinonimo di divertimento e piacere.

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“Per quanto riguarda la propaganda, va detto che i primi sostenitori della alfabetizzazione universale e della libertà di stampa previdero unicamente due possibilità: la propaganda può essere vera, o può essere falsa. Tuttavia esisteva una terza possibile via di sviluppo, soprattutto nelle nostre democrazie occidentali. Un vasto settore delle comunicazioni di massa non particolarmente interessato a produrre verità o bugie, quanto a produrre irrealtà, irrilevanza. In una parola, non hanno tenuto conto della inclinazione umana verso il superfluo, l’intrattenimento puro.”

Aldous Huxley, Prefazione di A Brave New World
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Piccole dosi di propaganda mediatica di norma non sortiscono effetti duraturi sulla psiche. Tuttavia i mass media – per loro stessa natura onnipresenti – ci cuciono addosso un ambiente di vita che sperimentiamo quotidianamente. Definiscono quale sia la normalità e le situazioni indesiderabili. Come si fa con i cavalli,  i media mettono un “paraocchi” alle persone, in modo tale che esse possano considerare solo ciò che i media ritengono sia appropriato considerare.

“E’ stata la nascita dei mass media a rendere possibile l’uso di tecniche di propaganda su scala sociale. L’orchestrazione di stampa, radio e televisione per creare una influenza continua, duratura, rende l’influenza della propaganda praticamente invisibile proprio perché viene orchestrata nell’ambito di una realtà fittizia. I mass media costituiscono il legame essenziale tra l’individuo e le esigenze della società tecnologica. ” 

 

Jacques Ellul.
Uno dei motivi per cui i mass media godono di un tale ascendente sulle masse è rintracciabile nella vasta quantità di ricerche sulla natura umana che sono state applicate al fenomeno.
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TECNICHE DI MANIPOLAZIONE

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Lo scopo di vendere prodotti e idee per le masse ha portato ad una quantità senza precedenti di studi sul comportamento umano e sulla psiche umana. Scienze cognitive, psicologia, sociologia, semiotica, linguistica e altri settori connessi sono stati e sono tuttora utilizzati, mediante gruppi di studio ben finanziati

 

“Nessun gruppo di sociologi può approssimare gli studi per la raccolta ed elaborazione dei dati sfruttabili. I gruppi di studio dispongono di miliardi da spendere ogni anno per la ricerca e la sperimentazione di reazioni, ed i loro prodotti sono distillati delle esperienze e dei sentimenti di tutta la comunità. “

 

Marshal McLuhan, Le Estensioni dell’Uomo
I risultati di tali studi si applicano a pubblicità, film, video musicali e altri mezzi di comunicazione, al fine di renderli il più possibile “identificabili”. L’arte del marketing è molto misurata e scientifica pochè deve raggiungere sia l’individuo che la coscienza collettiva. Un semplice video non è mai solo un video. Immagini, simboli e significati sono collocati strategicamente al fine di suscitare un preciso effetto desiderato.

 

“E’ con la conoscenza dell’essere umano, le sue tendenze, i suoi desideri, i suoi bisogni, i suoi meccanismi psichici, i suoi automatismi che affinano le loro tecniche di propaganda.” 

 

Jacques Ellul, Propaganda (libera traduzione)

 

Oggigiorno è raro che la propaganda usi argomenti razionali o logici. Essa attinge direttamente agli istinti e ai bisogni primordiali dell’essere umano al fine di generare una reazione emotiva e irrazionale.

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Se tutti noi fossimo continuamente razionali e ragionevoli, probabilmente la metà delle cose che possediamo non le avremmo mai acquistate. 
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Vi è una precisa ragione se nelle pubblicità rivolte alle donne appaiano spesso neonati e bambini: alcuni studi hanno dimostrato che le immagini dei bambini scatenano nelle donne un bisogno istintivo di nutrire, di prendersi cura e proteggere; in ultima analisi suscita in loro una distorta simpatia nei confronti dello spot.
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Il sesso è onnipresente nei mass media in quanto attira e mantiene viva l’attenzione dello spettatore. Si collega direttamente al nostro naturale istinto di riproduzione che – quando attivato – fa passare immediatamente in secondo piano qualsiasi altro pensiero nel nostro cervello..

PERCEZIONE SUBLIMINALE

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Tali messaggi sono in grado di raggiungere direttamente il subconscio degli spettatori senza che nemmeno se ne rendano conto. Questo è l’obiettivo della percezione subliminale.
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La definizione “pubblicità subliminale” fu coniata nel 1957 dal ricercatore di marketing americano James Vicary, il quale affermò di essere in grado di indurre chiunque a bere Coca-Cola e mangiare popcorn solo facendo lampeggiare sullo schermo per una frazione di secondo alcuni messaggi, inavvertibili dagli spettatori.
“La percezione subliminale è un processo creato intenzionalmente dagli specialisti della comunicazione con cui la gente riceve delle informazioni e risponde alle stesse informazioni senza alcuna consapevolezza di farlo.” 

 

Steve Jacobson, Controllo Mentale negli Stati Uniti
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Questa tecnica viene spesso usata nel marketing. Sappiamo tutti che il sesso vende.

 

Sebbene alcune fonti sostengano che la pubblicità subliminale sia inefficace o addirittura un mito urbano, l’uso documentato di questa tecnica nei mass media dimostra che molti specialisti del settore ripongono invece molto affidamento in essa. Recenti studi hanno anche provato la sua efficacia, soprattutto quando il messaggio veicolato è negativo.

 

“Ci sono state molte speculazioni sul fatto che le persone possono elaborare le informazioni emozionali inconsciamente, ad esempio mediante immagini, volti e parole”, ha affermato il professor Nilli Lavie, che ha guidato la ricerca. “Abbiamo dimostrato che le persone possono percepire il valore emozionale dei messaggi subliminali e abbiamo dimostrato definitivamente che le persone sono molto più in sintonia con le parole negative.” Fonte

 

Un esempio famoso di messaggi subliminali nelle comunicazioni politiche è quello dello spot elettorale di George Bush contro Al Gore nel 2000.

 

Subito dopo il nome di Gore la scritta: “topi” balenava sulla parte finale della parola “burocrati”.

 

La scoperta di questo inganno suscitò molto scalpore, e sebbene ancora non esistano precise leggi contro i messaggi subliminali negli Stati Uniti, la cosa ha avuto un forte impatto nel mondo della pubblicità.

 

Come abbiamo avuto modo di vedere in numerosi articoli di The Vigilant Citizen,  nei film e video musicali si fa spesso uso di messaggi semisubliminali per comunicare messaggi ed idee agli spettatori.

 

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DESENSIBILIZZAZIONE
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In passato, quasi ogni volta che fu imposto un cambiamento alla popolazione in forma esplicita, la cosa sollevò proteste ed insurrezioni. La ragione principale di tutto ciò risiedeva nel fatto che i governanti – facendo affidamento sulla comprensione del popolo – esprimevano chiaramente l’intenzione di effettuare il dato cambiamento.

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Oggi, se le elite hanno bisogno che il popolo accolga il loro ordine del giorno, lo fanno mediante la desensibilizzazione.

L’ordine del giorno, il quale potrebbe andare contro gli interessi pubblici, è lentamente, gradualmente, ripetutamente sottoposto alle masse mediante il cinema, i video musicali (che lo rendono fresco e sexy) o la notizia (che lo presenta come una soluzione ai problemi di attualità).

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Dopo anni di esposizione camuffata le elite presentano apertamente il concetto, il quale – grazie al lungo processo di programmazione mentale – è accolto nella indifferenza generale, ed accettato passivamente. Tecnica che deriva dalla psicoterapia.

“Le tecniche di psicoterapia – ampiamente praticate e accettate come terapia dei disturbi psicologici – sono anche metodi di controllo. Esse possono essere utilizzate sistematicamente per influenzare pensieri e comportamenti. 
La desensibilizzazione sistematica è un metodo utilizzato per sciogliere l’ansia in modo che il paziente (il pubblico) non sia più tormentato da una paura specifica, la paura della violenza, per esempio. […] L’adattamento alle situazioni spaventose è direttamente proporzionale alla prolungatezza dell’esposizione ad esse.”
Steven Jacobson, Controllo Mentale negli Stati Uniti
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La programmazione intuitiva è riscontrabile spesso nel genere della fantascienza. Esso presenta una specifica immagine del futuro – quella desiderata dalla elite – che lentamente entra a far parte della coscienza collettiva.
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Un decennio fa, il pubblico fu desensibilizzato rispetto alla guerra contro il mondo arabo.
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Oggi, la popolazione sta gradualmente prendendo coscienza di essersi trovata esposta ad un controllo mentale esercitato da alcune elite transumanistiche. Questi concetti sono riscontrabili ormai ovunque nella cultura popolare. Questo è ciò che Alice Bailey definisce la “esteriorizzazione della gerarchia”: I governanti occulti stanno lentamente diventando riconoscibili.

SIMBOLISMO OCCULTO NELLA CULTURA POPOLARE
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Praticamente non esiste una vera e propria letteratura sul simbolismo occulto. Ciò non dovrebbe essere una sorpresa dal momento che il termine stesso: “occulto” significa letteralmente: “nascosto”. Nascosto, nel senso di informazione “riservata a coloro che sanno”, a coloro i quali siano ritenuti degni di sapere. Non è insegnato nelle scuole né è discusso sui media. E’ considerato un fenomeno marginale o addirittura ridicolo da parte del cittadino medio.
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La conoscenza dell’occulto non è tuttavia ritenuta ridicola nello ambito delle società segrete. E’ anzi  considerata sacra e arcana.
C’è una lunga tradizione di discipline occulte tramandate mediante sette segrete risalenti allo antico Egitto, al misticismo orientale, ai cavalieri Templari, fino alla moderna massoneria. 

Anche se gli elementi più profondi di tale conoscenza sono probabilmente andati alterandosi e modificandosi nel corso dei secoli, le scuole misteriche hanno conservato le loro caratteristiche principali, cioè il simbolismo, i rituali e le discipline metafisiche. Queste caratteristiche, che furono parte integrante delle antiche civiltà, sono state cancellate dalla società moderna, per essere soppiantate dal materialismo pragmatico. 

 

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“Se tali dottrine sono sempre state nascoste alle masse, per  le quali fu elaborato un codice semplificato, non è forse probabile che gli esponenti di ogni ramo della civiltà odierna – filosofico, etico, religioso e scientifico – siano basilarmente ignoranti in merito agli stessi principi su cui si fondano le loro discipline?” 

 

Manly P. Hall, Insegnamenti Segreti di Tutte le Epoche.

 

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Il “codice semplificato” pensato per le masse ha a che fare con varie forme di religione. La religione in voga attualmente viene professata nel tempio dei mass media e fonda i suoi sermoni quotidiani su principi quali il  materialismo estremo, la vacuità spirituale ed una esistenza egocentrica ed individualistica. Questo è esattamente l’opposto dei valori da sviluppare per diventare individui veramente liberi, come insegnano tutte le grandi scuole di pensiero filosofico. Sarà che una popolazione grezza risulta più facile da ingannare e manipolare?
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“Alcuni di questi schiavi lobotomizzati sono perfino definiti “liberi” e “altamente istruiti” nonostante sia estremamente semplice, attraverso la manipolazione mentale, sconvolgere la loro realtà facendo in modo che si comportino proprio come un qualsiasi contadino medievale che inizia a correre urlando di panico, di fronte a qualcosa che non comprende o controlla. I simboli che l’uomo moderno abbraccia con la fiducia ingenua di un bambino equivalgono pressappoco al manifesto della sua riduzione in schiavitù, e proseguono la tradizione della schiavitù ignorante, contadina, dell’antichità.” 

 

Michael A. Hoffman II, Società Segrete e Guerra Psicologica
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CONCLUSIONI
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Questo articolo ha esaminato i pensatori più importanti nel campo dei mass media, le strutture di potere dei mass media e le tecniche utilizzate per manipolare le masse. Credo che questo tipo di informazioni siano fondamentali per la comprensione degli argomenti discussi da The Vigilant Citizen. La contrapposizone tra la base della popolazione e la classe dirigente descritta in molti articoli non è una “teoria della cospirazione” (odio questo termine), ma una realtà chiaramente dimostrata nelle opere di alcuni dei più influenti uomini del Ventesimo secolo.
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Lippmann, Bernays e Lasswell hanno affermato limpidamente che il popolo non sarebbe in grado di  decidere il proprio destino, cioè di esercitare la democrazia. Al contrario, hanno propugnato l’istituzione di una occultocrazia, un governo nascosto, una classe dirigente responsabile del “gregge disorientato”. In che misura le loro idee continuino ad essere applicate alla società risulta sempre più evidente. Una popolazione ignorante non costituisce problema per i governanti: è anzi una cosa auspicabile e necessaria per assicurare una leadership assoluta. Una popolazione ignorante non conosce i propri diritti, non cerca una maggiore comprensione delle questioni e non discute le decisioni delle autorità. La cultura popolare è progettata per mantenere ed incrementare l’ignoranza ed il torpore mentale mediante l’entertainment.
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Molte persone mi chiedono: “C’è un modo per fermare tutto ciò?” Sì, c’è. Non comprare più la loro merda e leggere libri.

Articolo in lingua inglese, pubblicato sul sito The Vigilant Citizen

Link diretto all’articolo:
http://vigilantcitizen.com/?p=3571

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Traduzione a cura di Anticorpi

Fonte

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