Colori, Significati e potere delle tinte

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La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca. (Baltasar Gracián y Morales)

Tanto tempo fa, ma non è una fiaba, in una certa fabbrica gli operai si lamentavano con il padrone per il freddo che sentivano nel locale mensa, un locale che aveva le pareti imbiancate con un tono di blu, e chiedevano di aumentare il riscaldamento. Il padrone, non essendo di questa idea, fece invece dipingere le pareti con un tono di arancio: il risultato fu che non solo gli operai non avvertivano più il freddo, ma addirittura venne abbassato il riscaldamento.

Se cerchiamo sul vocabolario la parola “colore” scopriamo due definizioni:

  • la prima, data dagli scienziati studiosi della fisica, ci dice che il colore è una percezione di luce riflessa da un oggetto sui nostri occhi;
  • la seconda, data dai pittori e dagli artisti, ci dice che il colore è una sostanza usata per dipingere.

Sia gli scienziati che i pittori hanno dimostrato, dopo anni di studi e di esperienza, che sono solo tre i colori di base dai quali si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri; questi tre colori, considerati “assoluti”, cioè fondamentali e puri, perché non si possono ottenere con nessuna mescolanza, sono detti colori primari.

Per lo scienziato i colori primari sono il rosso, il blu e il verde; per il pittore sono il rosso (il rosso-magenta), il blu (il blu-ciano) e il giallo.

Mescolando i tre colori primari degli scienziati si ottiene il bianco. Mescolando i tre colori primari dei pittori si ottiene un colore scuro, praticamente il nero.

Nel primo caso parliamo di sintesi additiva, perché si somma luce a luce; nel secondo caso si parla di sintesi sottrattiva, perché si toglie luce a luce.

Mescolando i colori primari a due a due e in parti uguali, otteniamo tre nuovi colori, conosciuti come colori secondari: arancio (rosso + giallo) – verde (giallo + blu) – viola (blu + rosso)

Quando si mescolano colori primari in parti non uguali otteniamo diversi colori in cui prevale quello che usiamo in parte maggiore, ottenendo così quelle che si chiamano “sfumature” dei due colori mescolati.

Ogni colore primario ha il suo colore complementare, che è precisamente quel colore secondario ottenuto dalla mescolanza degli altri due primari: rosso è complementare del verde (giallo + blu) – giallo è complementare del viola (blu + rosso) – blu è complementare dell’arancio (rosso + giallo).

Queste coppie di colori, un primario e il suo complementare, sono considerati in equilibrio tra loro, cioè stanno bene accostati tra loro.

La loro mescolanza in parti uguali crea la stessa tinta, un colore grigiastro, a dimostrazione proprio dell’equilibrio che c’è tra loro. Non a caso quando osserviamo il colore grigio i nostri occhi si trovano in una condizione di equilibrio. Il grigio è anche il risultato della mescolanza del nero e del bianco.

Ma il nero e il bianco sono considerati colori oppure no? Per lo scienziato che studia la fisica no, perché considera il bianco solo come somma di tutti i colori, mentre il nero ne è l’assenza totale.

Al contrario, per un artista sono due colori, per quanto anomali, definiti acromatici, cioè privi di colore: per la precisione, il bianco è considerato primario, perché non si ottiene mescolando altri colori, e il nero secondario, perché si ottiene mescolando altri colori.

Il colore è, per la mente, come le onde per il mare: agisce su di noi come la musica. Ogni persona ha un suo colore preferito.

Esistono circa dieci milioni di sfumature diverse, senza contare quelle che solo alcuni animali possono vedere. Infatti il gatto e la civetta conoscono sfumature per noi inesistenti quali quelle della banda di luce dell’infrarosso, mentre le api vedono anche le tonalità dell’ultravioletto.

Tutti i colori si possono formare mescolando tre tinte di base dette primarie, tipiche delle stampanti a colori: magenta (rosa molto carico), giallo e ciano (un azzurro che tende al turchese).

Significato che si associa comunemente ai colori

rosso fuoco, passione, forza
arancione sole, gioia, magnificenza
giallo sole, luce, fiamma, collegamento
verde vegetazione, natura, silenzio, speranza
blu acqua, cielo, immensità, nostalgia
violetto solennità, mistica, crepuscolo
porpora magnificenza, dignità, potenza

Ogni popolo in ogni tempo ha attribuito ai colori significati simbolici diversi e i nomi dati alle tinte variano da una cultura all’altra. Non esiste in ogni lingua una traduzione dei nostri giallo, rosso, blu e verde. Se in occidente p.es. il colore del lutto è il nero, in Cina è il bianco.

Le tribù della savana africana non distinguono tra verde e azzurro.

Alcune popolazioni della Nuova Guinea non hanno nomi per i colori ed usano solo le espressioni chiaro e scuro.

Gli eschimesi hanno coniato sette termini diversi per indicare il bianco, tonalità dominante nel loro mondo “di ghiaccio”.

In Giappone una fabbrica di automobili ha dipinto le pareti dei bagni di rosso, che crea disagio, per limitare le pause dei suoi dipendenti. Nel Giappone imperiale il giallo poteva essere indossato solo da chi apparteneva alla famiglia reale.

In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e il malato doveva indossare indumenti della stessa tinta. I cinesi scelgono arredi rossi per i loro ristoranti: sembra che mettano appetito. Alcune sfumature di giallo danno nausea e sono proibite sugli aerei.

Nell’antica Grecia il giallo era il colore dei pazzi che, per essere riconosciuti, erano obbligati a vestire di giallo.

In Oriente il giallo è il colore del sole, della fertilità e della regalità.

Molte tribù degli indiani d’America si cerchiavano gli occhi di giallo intenso, pensando in tal modo di ipnotizzare il nemico e indossavano casacche gialle e nere perché tale abbinamento di colore, utilizzando la simbologia del mondo animale (vedi le vespe) serve da avvertimento: chi sfoggia tali tonalità nasconde un pericoloso veleno.

I Masai si preparavano alla battaglia dipingendo il proprio corpo e gli scudi di ocra.

Sembra inoltre che il colore trasformi le nostre percezioni. Kurt Goldstein, ricercatore americano, ha dimostrato che gli oggetti sembrano più grandi e pesanti sotto una luce rossa, più piccoli e leggeri con una luce blu.

In occidente tutto il personale che lavora per la sicurezza delle persone, come i vigili del fuoco, gli addetti al primo soccorso ecc., indossano divise vivaci, con i cosiddetti colori fosforescenti; anche i loro mezzi (macchine, camion, ambulanze) sembra che siano colorati con gli evidenziatori, di giallo, arancione o anche di verde: questo perché in caso di necessità devono essere ben visibili e rintracciabili.

Il verde del semaforo, colore che sta a metà tra il freddo e il caldo, quindi di equilibrio, è usato come segnale di via libera, mentre il rosso, colore decisamente caldo, stimola maggiormente la nostra attenzione, e ci segnala un pericolo; anche gli errori nei compiti sono segnati in rosso; il blu invece tende a “raffreddare” e calmare la mente, quindi i lampeggianti delle forze dell’ordine illuminano le scene di questo colore.

Gli eserciti, se prima portavano colori vivaci per intimorire il nemico, sono poi passati a divise completamente mimetiche, allo scopo di scomparire letteralmente agli occhi degli avversari. Infatti nell’antichità le guerre si combattevano corpo a corpo, e uno aveva bisogno di dimostrarsi il più agguerrito possibile al nemico che aveva davanti agli occhi; con le armi da fuoco, che hanno messo gli eserciti a distanze considerevoli, portare divise sgargianti significava essere un bersaglio ben visibile: molto meglio mimetizzarsi.

Parlando di calcio, è curioso pensare che i portieri, dopo anni passati ad indossare divise scure e anonime per non farsi vedere dagli attaccanti, quasi per mimetizzarsi, negli ultimi anni indossano volentieri una maglia dai colori vivaci e sgargianti, per colpire l’occhio degli attaccanti facendoli distrarre.

Una Ferrari grigio metallizzato sarebbe sempre una Ferrari, ma non avrebbe più quella fondamentale valenza eccitativa della “rossa”… perché?

Prima degli anni Sessanta i chirurghi operavano indossando un camice bianco, e bianco era anche il lenzuolo dove stava il paziente da operare. Il risultato era che gli stessi chirurghi lamentavano un certo abbagliamento, ma non solo: dopo aver fissato il rosso del sangue che usciva dal paziente, dovendo distogliere lo sguardo per prendere uno strumento chirurgico succedeva loro di vedere, sul bianco dei camici e delle lenzuola, una macchia luminosa di colore verde-azzurro assai fastidiosa. Venne così introdotto l’uso di camici color verde-azzurro: la macchia verde su fondo verde non dava più fastidio e l’abbagliamento diminuì, ottenendo un minore stress ottico del chirurgo, a vantaggio del paziente.

Questo espediente fu fatto probabilmente “a occhio”, ignorando il fatto che quel verde-azzurro della macchia luminosa non era altro che il complementare del rosso sangue.

Gli studiosi di cromoterapia hanno stabilito che il rosso (colore caldo) scalda il corpo e stimola la produzione di sangue ed è indicato per combattere la depressione, ma anche utile per curare il raffreddore e il mal di gola; il verde (colore neutro) è rilassante, favorisce la riflessione e la calma ed è utile in caso di mal di testa.

La moda, ovviamente, non tratta a caso i colori, e tanto meno la loro disposizione: il nero snellisce, ma indica anche un po’ di voglia di solitudine; il rosso si indossa per attirare attenzione; il bianco è sinonimo di purezza.

L’ architettura e l’urbanistica dipingono i muri degli ospedali di azzurro per rilassare i pazienti, mentre il marrone è il colore più comune per i pavimenti, perché ci ricorda la terra, e dà una sensazione di stabilità.

Anche i fiori per noi hanno colori con un certo significato.

Bianco è il simbolo della purezza, dell’innocenza e del pudore. Esprime un sentimento puro e sincero. Viene utilizzato anche quando si attendono nuove notizie.

Giallo viene comunemente associato all’infedeltà ed al tradimento, ma è anche simbolo di lusso, gloria e successo.

Arancione è un colore che simboleggia la gioia, l’allegria e la piena soddisfazione per un successo già raggiunto. Anche sentimentalmente esprime un amore già consolidato ed appagante.

Rosa è simbolo della giovinezza ed esprime un amore appena nato. Il rosa è associato anche a grande ammirazione.

Rosso è notoriamente l’espressione dell’amore ardente e passionale, del coraggio e del forte desiderio di vittoria. È però anche simbolo di collera e di temperamento volitivo.

Rosso scuro simboleggia la costanza, la continuità e l’immortalità.

Viola esprime sentimenti di modestia, generosità ed umiltà. È simbolo di una insormontabile timidezza.

Lilla rappresenta un amore sincero e privo di interessi, anche se diretto semplicemente ad amici.

Azzurro chiaro è simbolo di difficoltà ed inquietudine dovuta a problemi di diversa origine (soldi, salute).

Il turchese è invece una gratificazione per chi si occupa con grande ingegno di arte o scienze.

Verde simboleggia la speranza o un pericolo già scongiurato. Rappresenta anche la gioia e l’ottimismo.

Quindi è evidente che quando si regalano corolle rosse, in particolare se di rosa, si vuole esprimere amore ardente. Anche a Natale l’usanza vuole che la scelta cada sul colore rosso: tutto ciò che si trova di quel colore porta allegria.

Un fiore giallo è spesso simbolo di tradimento.

Il bianco, di solito, è riservato alle spose, o a ricorrenze quali battesimi, comunioni o cresime, ma è comunque sempre un colore raffinato, associato alla purezza.

E’ importante però ricordare che la natura resta la maestra più grande nell’uso dei colori: pensiamo al fascino dell’autunno, stagione del ricordo e del rimpianto, della riflessione, che coi suoi colori rilassanti, effetto della contemporanea presenza delle svariate tonalità di rosso e marrone delle foglie e dell’azzurro del cielo ha ispirato tanti poeti.

L’estate è invece tanto piena di vita quanto piena di sole, con il suo giallo (colore associato alla vitalità, alla vivacità, alla leggerezza) che splende in un cielo azzurrissimo.

Noi siamo costantemente influenzati dai colori della natura. Non solo gli scienziati, i pittori, gli psicologi e i comunicatori dei vari linguaggi multimediali l’hanno capito, ma anche i poeti.

IL SIGNIFICATO SIMBOLICO DEI COLORI

I – II

Il riso sulla sua bella faccia pareva l’arcobaleno e io la baciai ancora. (Italo Svevo)

Il rosso è il primo colore dell’arcobaleno e si ritiene sia anche il primo colore percepito dai bambini, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome. In latino “rubens” (rosso) è sinonimo di colorato.

Il rosso è il colore del cuore e dell’amore, del dinamismo e della vitalità, della passione e della sensualità, dell’autorità e della fierezza, della forza e della sicurezza, della fiducia nelle proprie forze e capacità.

E’ il colore del fuoco, del sangue, degli slanci vitali e dell’azione. Chi si veste di rosso si fa senza ombra di dubbio notare.

Chi lo ama è ottimista, deciso, impulsivo, combattivo, competitivo, passionale, entusiasta, estroverso, autonomo. Cerca il prestigio e vuole dominare, ha bisogno di affermarsi professionalmente. E’ dotato di un’intelligenza pratica e spirito di sacrificio.

Il rosso può essere legato anche ad aggressività o incontinenza sessuale.

Il rosso è il colore che può muoversi più rapidamente trattenendo legato a sé lo sguardo.

E’ stato dimostrato che l’esposizione al rosso accelera i battiti cardiaci, quindi è indicato per problemi circolatori (stasi, geloni, freddolosità, ecc.) e stimola la produzione d’adrenalina. Fa salire di poco la pressione arteriosa. E’ molto utile in caso di malinconia e depressione, perché rende loquaci, aperti, premurosi, passionali. Molto indicato nelle malattie da raffreddamento, nel mal di gola, nella tosse cronica e nell’asma. Utilissimo per trattare paralisi parziali e totali.

Il rosso è stato abbinato a Marte, il dio della guerra e il pianeta rosso, per la sua natura aggressiva e per la sua associazione al colore del sangue.

Nell’arte paleocristiana si dipingevano di rosso gli arcangeli e i serafini.

Il blu è il colore del silenzio, della calma e della tranquillità, della tenerezza, della gioia di vivere. È il colore della contemplazione e della spiritualità. Induce alla quiete, alla placida e profonda soddisfazione o adattamento o armonia.

L’azzurro è il colore del mare e del cielo. Per i cinesi il blu è il colore dell’immortalità.

È associato alla forma geometrica del cerchio, simbolo dell’eterno moto dello spirito, un mix di quiete e dinamicità.

In una stanza blu i battiti cardiaci diminuiscono e la sensibilità al freddo aumenta, mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri.

Il carattere “blu” è dolce e gentile, tenero, romantico, semplice e sensibile, ama la natura, gli animali e i bambini. Ha grandezza d’animo, buona fede, ingenuità e dedizione, in genere ha un aspetto giovanile, ed emana un forte senso di calma. Apprezza la sincerità e l’onestà, cerca rapporti cordiali e duraturi, ama studiare, riflettere, è attratto dal mistero. Sa comunicare molto bene e si esprime con grande facilità. E’ una persona degna di fiducia e fedele. Riesce molto bene in attività intellettuali. Un buon compagno, comprensivo e tollerante, affettuoso e per nulla geloso.

E’ un colore ampiamente usato, dal blu scuro al blu marine. E, come tale, significa il classico, il tradizionale. Il turchese però ha un aspetto di modernità e vivacità.

Il blu riflette anche il significato di pulizia perché è il colore dell’acqua, quindi è immediato il suo riferimento al cielo e al mare: indicato per pubblicizzare i viaggi.

Il blu è il colore più importante nella percezione visiva di sicurezza e solidità.

Da solo o associato al bianco è stato molto utilizzato per i marchi di prodotti collegati alla finanza, all’attività bancaria o ai trasporti.

Polizia e Carabinieri vestono divise blu e azzurre, così com’è il colore delle loro macchine, per dare un senso di tranquillità, di pace e quindi di fiducia.

Il verde è il colore della vegetazione, della natura, della rinascita primaverile e della vita stessa. E’ il colore della natura, specie se associato al blu e al marrone.

Il verde significa forza, perseveranza, equilibrio, stabilità, solidità, costanza ed un comportamento caratterizzato dalla perseveranza.

E’ il colore della speranza, di chi vuole crescere, affermarsi, comandare. La scelta del verde indica autostima.

La persona “verde” è calma e tranquilla, amante della stabilità, di una vita senza scosse ed imprevisti. Molta onesta, equa e realista, desidera sicurezza e continuità, è competitiva e un po’ arrivista, ha difficoltà a collaborare con gli altri, non disdegna di mirare ad una certa affermazione personale. Prefissato un obiettivo, lo segue fino in fondo con decisione, grinta ed agilità mentale. Molto efficiente ed abile sul lavoro, in casa ama l’ordine e la pulizia. Un intellettuale dotato di grande moralità e di buon senso.

Il verde è associato a Venere, dea dell’amore e della fertilità.

Talvolta il verde è anche associato ad una simbologia negativa. È il colore della rabbia e della putrefazione, del veleno e dell’invidia; nel corpo umano il verde è segno di grave malattia e di morte.

Il verde, al livello internazionale, è il simbolo del permesso (passare ai semafori), per cui viene usato nei siti che pubblicizzano prodotti alimentari a base vegetale, prodotti naturali per bellezza, ecc.

Il giallo è il colore del sole, dell’oro, dell’allegria, della felicità e della fantasia, caldo, gaio, tonico, dinamico, creativo.

Rappresenta l’ottimismo, l’intelligenza, la saggezza, la parola, la vivacità, l’estroversione, la leggerezza, la crescita.

Rimanda alla radiosità che risveglia e dà calore, all’espansione e al movimento, alla libertà e all’autosviluppo.

Il giallo è il colore dell’illuminazione e della redenzione. Chi preferisce il giallo tende perciò al cambiamento e alla ricerca del nuovo, della liberazione dagli schemi.

Chi lo ama ha un carattere aperto, ottimista, estroverso, divertente e scanzonato, sereno e cordiale. E’ entusiasta della vita e s’infiamma facilmente. Tiene molto ad affermarsi e a conseguire posizioni di prestigio personale, cerca sempre esperienze nuove. Ha bisogno di una vita piena e intensa, pensa sempre al futuro in modo gioioso. E’ molto convincente, ambizioso, vanitoso, coraggioso ma anche generoso, deve sentirsi importante.

E’ per luogo comune il colore della gelosia.

Insieme al verde è più facilmente percepito dall’occhio umano, che riesce a distinguere varie gradazioni di verde e di giallo.

Chi indossa giallo si sente bene con se stesso, denota una forte personalità; è infatti il colore associato al senso di identità, all’Io, all’estroversione.

Il giallo stimola la razionalità e l’emisfero sinistro del cervello, migliora le funzioni gastriche, stimolando la digestione e tonifica il sistema linfatico. Stimola l’attenzione e l’apprendimento, acuisce la mente e la concentrazione. Aiuta ad eliminare le tossine attraverso il fegato e l’intestino.

L’arancione è il colore dell’ottimista ad oltranza, della persona sincera e aperta. Per natura è allegro e vivace, il suo atteggiamento è in genere brillante, positivo ed energico. Il modo di ragionare è semplice, chiaro e lineare, molto coerente, affabile, abitualmente loquace, estroverso e socievole. Apprezza in pieno la vita, esprimendo sempre e ovunque coraggio, spontaneità e buonumore, ottimi i rapporti con gli altri. Rispetta tutti ed è dotato di grande umanità, ha sempre bisogno di conoscere ed essere coinvolto da interessi diversi.

Il viola, che nasce dalla mescolanza di rosso e blu, è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia, preferito dai bambini, dalle donne incinte e dalle personalità immature.

E’ il colore tradizionale della mistica, della spiritualità ma anche della fascinazione erotica.
Indica l’unione degli opposti, la suggestionabilità.

E’ il colore dell’arte, della fantasia, del sogno, dell’altruismo e della guarigione.

E’ sinonimo di dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza.

Il carattere “viola” è un po’ difficile con tendenze opposte e inconciliabili. Ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione. E’ molto disponibile e comunicativo, possiede grande umanità, coltiva interessi ad alto livello, colto e sensibile. Desidera aiutare gli altri in modo significativo, ha inclinazione per l’occulto, il magico e l’arcano. Ha buon gusto e cura molto il suo aspetto fisico. Raffinato cultore della bellezza e dell’arte, di una vita eccitante.

Il marrone corrisponde alla sensazione della corporeità. Il forte bisogno, l’indifferenza o il rifiuto verso questa tinta indicano pertanto un preciso atteggiamento verso ciò che è corporeo e materiale e verso i piaceri fisici.

E’ il colore della terra, del tronco degli alberi, della sicurezza, dell’amore per le proprie origini, della prudenza, della pazienza e tenacia. Desidera molto la tranquillità della casa, affettivamente ha bisogno di un rapporto stabile e sicuro e cerca un partner che ami le stesse cose.

E’ una persona fidata, calma, riflessiva, passiva, integra.

Il carattere è semplice e lineare, con grande forza d’animo, crede nelle tradizioni e non ama troppo le novità, ha concentrazione, perseveranza, logica, ricchezza interiore e capacità lavorativa.

Il grigio è il colore della perfetta neutralità, una terra di nessuno priva di vita. Chi lo sceglie tende alla distanza e al non coinvolgimento.

E’ il colore della nebbia, dell’ombra e del crepuscolo, dell’eleganza e della distinzione.

Indica incertezza, purezza, franchezza, sensibilità, superficialità e mancanza d’autostima.

L’intelligenza è notevole, ma ha un carattere inflessibile e tende a giudicare severamente gli altri.

Solitario, cerca di tenersi a distanza dalla confusione, un po’ introverso, può sembrare freddo, inavvicinabile e poco cordiale, timido e chiuso, ha paura di affrontare la vita.

Teme l’imprevisto e gli stimoli esterni, detesta il compromesso e non accetta di lasciarsi coinvolgere, ama la verità ed è pieno di speranza.

Il nero rappresenta la negazione assoluta, il “no” radicale, è la tinta dell’opposizione dietro la quale può esprimersi una rivendicazione di potere.

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