Cervello Olografico

IL CERVELLO OLOGRAFICO

Dove risiede la mente? Dove si annida la  coscienza? E’ solamente un prodotto del nostro cervello, oppure è qualcosa di esterno ad esso? Un biologo direbbe probabilmente di sì alla prima ipotesi, perchè il cervello è la sola cosa che uno scienziato può vedere, esaminare, e farci esperimenti. Se la mente, o coscienza, è soltanto generata del cervello, come possiamo spiegare i casi straordinari di persone perfettamente funzionali che hanno metà cervello o molta poca materia grigia?  Una 39-enne Cinese -con grande sorpresa dei dottori-, ha metà cervello, solo il lobo il destro.
Il lato sinistro é completamente mancante, eppure vive una vita completamente normale, avendo terminato – a tempo debito- gli studi liceali con buoni voti.
Il solo motivo per cui i dottori lo hanno scoperto è perché la donna era andata da loro lamentando un leggero senso di debolezza.

Un 44-ene Francese ha solo un guscio sottile al posto del cervello, visto che la maggior parte del suo cranio è riempito di liquido cerebrale che lascia giusto il posto per un sottilissimo foglietto di tessuto neuronale. Sebbene abbia un QI (Quoziente d’Intelligenza) sotto la media (75) è ugualmente abile al lavoro ed è regolarmente sposato e padre di due bambini.
Un QI basso non è sempre il risultato di questa anomalia, comunque. Uno studente universitario di matematica a Sheffield, (G.B.), nonostante un QI di 126, non ha quasi traccia di cervello, dato che una TAC ha mostrato che  possiede 
meno di un millimetro di corteccia cerebrale. 
Se il cervello  è realmente la sede della coscienza e della personalità, allora queste persone dovrebbero essere simili a vegetali o, al più, severamente disabili. Certamente, molte vittime di traumi cerebrali causati da incidenti sono disabili, o peggio, divengono come vegetali (o muoiono) mentre costoro stanno bene. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che la loro “anormalità” non è il risultato di un trauma, ma è avvenuta lentamente nel tempo, o alla nascita. Questo ha permesso al cervello di adattarsi, trasferendo le sue funzioni a vestigia sempre più piccole di materia grigia.
Anche così, come può esistere una mente pienamente funzionale, perfettamente normale?
La risposta potrebbe essere trovata nella coscienza piuttosto che nel cervello.
La coscienza di queste persone, che non è stata evidentemente soggetta ad influssi dovuti ai loro cervelli quasi inesistenti, suggerisce che le due cose possono essere separate. Il cervello può essere un meccanismo che esprime la coscienza, e come nel caso della radio che ci permette di ascoltare una trasmissione che esiste indipendentemente dall’apparecchio, si tratta  di due cose diverse.
Se ciò è vero, come può un cervello quasi inesistente continuare ad esprimere la coscienza?  Michael Talbot formula una teoria nel suo libro 
“L’Universo Olografico”.
Il cervello, dice (rifacendosi alla ricerca del Neuro-fisiologo Karl Pribram), 
potrebbe lavorare come un ologramma. Un ologramma è una fotografia tridimensionale, e se lo si fa in pezzi, ciascun pezzo contiene la fotografia intera originale. Così farebbe anche il cervello: non importa quanta materia grigia sopravviva.  Ma… cosa c’entra tutto questo col paranormale?
“La cosa più sbalorditiva del modello olografico,” scrive Talbot, “è che improvvisamente ci ha spiegato una vasta serie di fenomeni inspiegabili. Questi includono la telepatia, la precognizione, i sentimenti mistici di unicità con l’universo, e la psicocinesi.
La chiave di tutto questo risiede nel fatto che il cervello olografico non è un oggetto isolato.
Il tuo cervello olografico- un’analogia per la tua coscienza- si mescola e lavora non solo con quelli degli altri, ma con l’universo stesso. In un certo senso siamo tutti una parte della Coscienza Universale (
chiamatela Dio se più vi piace), il che può spiegare gli ESP ed ogni altro fenomeno psichico. 
Torniamo ora alle persone straordinarie menzionate all’inizio di questo articolo.
I loro cervelli olografici- la loro coscienza- possono creare le sembianze di un “normale” cervello, completo con lingua, memoria ed altre funzioni superiori. Questo avviene perché il cervello olografico può attingere alla coscienza più grande (di cui è parte) e riempire – o creare- i pezzi mancanti.
Talbot nel suo libro usa l’esempio di quelle famose illusioni ottiche in cui il cervello aggiunge  elementi ad un quadro, anche se non sono realmente presenti nel disegno.
Il cervello crea gli elementi mancanti perché sono quello che si aspetta di vedere. 
Tutto questo ci fa pensare: se il cervello può creare quello che desidera vedere in un quadro a due dimensioni, può la mente olografica creare quello che vuole, o si aspetta di vedere, nel mondo tridimensionale? Con riguardo al paranormale, questo potrebbe includere le apparizioni spettrali, gli UFO e persino gli abominevoli uomini delle nevi.
Siamo dell’idea che queste creazioni della coscienza non sono illusioni o finzioni dell’immaginazione, ma creazioni tridimensionali simili alla realtà fisica, creazioni provvisorie (ologrammi?) che possono essere viste anche da altri, e che lasciano impronte, muovono  oggetti e hanno altri effetti fisici. 

Non voglio dire che tutti i fantasmi, gli UFO e gli avvistamenti dello Yeti o di Bigfoot sono creazioni della coscienza umana, ma qualcuno potrebbe esserlo, mentre altri potrebbero esser giusto quel che sono, ovvero navi aliene e primati sconosciuti.
In alcuni casi però, potrebbe trattarsi di quello che ci aspettiamo di vedere, creato dalla forza della nostra potente volontà, immagini abbastanza reali da comparire su pellicola fotografica, videotapes e foto digitali 
e  qui entra in discussione il concetto stesso di realtà…. ma questa é una domanda troppo grande per potervi rispondere  in questo breve articolo.

Bye

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