Biscotti Mandorle e Semi di Sesamo (Senza Glutine, Senza Farina, Senza Uova)

Biscotti-Mandorle-e-Sesamo-Roma-2_miniBiscotti Mandorle e Semi di Sesamo (Senza Glutine, Senza Farina, Senza Uova ed a Basso Indice Glicemico) si possono fare sia nella versione cruda che cotta e facilmente anche in versione  vegan

Uno dei primi biscotti che ho cercato di reinventare, appena inizato a sperimentare con gli alimenti a basso indice glicemico, erano questi biscotti mandorle e semi di sesamo, che in casa chiamiamo biscotti “Roma”. Il nome di questi biscotti non ha nulla a che fare con la nostra capitale, ti basti sapere che la storiella è piuttosto lunga e quindi, non te la racconto. Il fatto che questi biscotti siano così versatili da poter essere mangiati sia crudi che cotti,  è questa la notizia degna di essere raccontata.

Biscotti Mandorle e Semi di Sesamo (Senza Glutine, Senza Farina, Senza Uova)

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Ingredienti

  • 100g di zucchero di cocco integrale
  • 300g di farina di mandorle
  • 175g di ghee (burro chiarificato)
  • La scorza di un’arancia
  • 30g di cacao
  • 3 cucchiai rasi di farina di semi di lino
  • 2-3 cucchiai di semi di sesamo

Preparazione

Mescola tutti gli ingredienti, anche in un robot da cucina.

Compatta con le mani fino ad ottenere una palla omogenea e stendila tra due fogli di carta da forno.

Lascia riposare nel frigorifero per un pò.

Si può già mangiare (in forma di palline, sottili “tavoletta di cioccolato” crude) oppure puoi cuocere in forno a 180°C per 5-7 minuti.

Non dividere subito i biscotti – cuocere tutto insieme e dividere con il coltello appena uscito dal forno.

Lascia che raffreddino per almeno 15 minuti.

Le prime volte in cui creavo il composto per i biscotti univo la farina di mandorle con gli altri ingredienti secchi, notavo che lo zucchero di cocco che ad una certa temperatura si scioglie iniziava a legare con il ghee liquido creando una sorta di membrana che manteneva solido il biscotto una volta freddo. Ma assaggiando il composto da crudo ero davvero soddisfatta, tant’è vero che diverse volte realizzavo dallo stesso impasto mini tartufini freddi, ricoperti solo di cioccolato fuso o arrotolati in cannella e semi di sesamo. La cosa strana è che il sapore tra crudo e cotto è completamente diverso! Ma qui ho deciso di proporti la versione cotta, perchè leggermente più difficile da realizzare ed anche perchè a Luca così piacciono un sacco (anche se non se lo ricorda).

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A prima vista, ci sono tanti ingredienti con alto contenuti di grassi. Ma ti assicurò che questi grassi sono tutti grassi buoni: grassi saturi del ghee e grassi polinsaturi e monoinsaturi degli altri ingredienti. Detto questo, forse questo non è l’occasione migliore (perché rischio di andare molto fuori tema) ma devo fare subito un chiarimento sui grassi saturi, tanto demonizzati oggi.

I grassi saturi dell’olio extravergine di cocco e del burro di cacao, per esempio, contengono rispettivamente acido laurico (oltre il 50% nel caso del cocco) e acido miristico che sono fondamentali per la salute del sistema immunitario e nel caso delle malattie autoimmuni hanno un ruolo davvero indispensabile. L’insufficienza di acidi grassi saturi nei globuli bianchi ostacola la loro capacità di riconoscere e distruggere gli invasori esterni, come virus, batteri e funghi. Inoltre, i grassi saturi, in piccole quantità (circa 20-30g al giorno) aiutano a stimolare la produzione degli ormoni (indispensabile nel caso di tiroidite autoimmune come la mia)  e sono fondamentali nel corretto utilizzo da parte del cervello, dei rari omega-3.

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I grassi saturi inoltre contengono grassi acidi speciali che sono naturalmente antifungali, antimicrobici e antivirali. Questi acidi grassi importanti sono l’acido laurico (olio extravergine di cocco), l’acido miristico (burro di cacao) e l’acido caprilico (olio extravergine di cocco). Quest’ultimo, inoltre, è anche un potente antifungale che distrugge le cellule della candida.

Quindi, in conclusione, i grassi saturi non vanno eliminati dalla propria dieta. Vanno scelti con massima cura e consumati regolarmente ma in piccole quantità in una dieta naturale e variegata ricca di alimenti crudi e vivi (soprattutto verdure).

I miei grassi saturi preferiti sono il ghee (burro chiarificato) considerato nella medicina ayurvedica come uno dei cibi che promuovono vitalità e longevità. Il ghee inoltre aiuta la digestione e calma i nervi ed è anche un ottimo trasportatore di sostanze nutritive da una cellula all’altra.

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I grassi buoni invece sono i grassi monoinsaturi (o acidi grassi MUFA, dall’inglese MonoUnsaturated Fatty Acids) e i grassi polinsaturi (grassi omega 3). Questi grassi sono considerati grassi “buoni” perché favoriscono la sostituzione del colesterolo cattivo LDL (responsabile delle ostruzioni vascolari e dell’infarto), con il colesterolo HDL, il colesterolo buono che non ha effetti negativi sull’organismo umano. Una delle loro caratteristiche principali è che sono liquidi a temperatura ambiente.

I grassi monoinsaturi sono grassi che in realtà aiutano a bruciare il grasso corporeo ed aiutano a velocizzare il metabolismo, in una dieta naturale dovrebbero essere quelli maggiormente presenti nell’alimentazione quotidiana.

Per leggere un mio corposo approfondimento sui grassi clicca qui.

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