Anni passati invano. Le api muoiono di nuovo in concomitanza con la semina del mais

api muoiono in concomitanza con la semina del mais

Sembra di essere tornati indietro di sei anni. Come nel 2008 in varie aree della Pianura Padana le api muoiono in concomitanza con la semina del mais. Lo riferisce l’Unaapi (Unione nazionale associazioni apicoltori italiani, sottolineando come da poco tempo siano stati autorizzati nuovi “concianti”, cioè insetticidi con cui trattare la semente. Uno di questi preparati è un neonicotinoide che non rientra nel parziale e temporaneo divieto varato alcuni mesi fa dall’Unione Europea.

albina-shutterstock

Non ripeterò mai abbastanza che dall’impollinazione effettuata dalle api dipende il nostro cibo. E che – verosimilmente – come le api muoiono anche altri insetti: solo che non ce ne accorgiamo. Li chiamiamo campi, in realtà sono un deserto. Pensate anche alle molte piccole vite selvatiche che si nutrono di insetti: le rondini, le rane, i rospi…

Non esistono dati sul numero degli alveari spopolati. Dal Piemonte alla Lombardia ed al Friuli il fenomeno si presenta a “macchia di leopardo” con le medesime caratteristiche: parallelamente alla semina del mais, gli apicoltori notano una drastica riduzione delle api che si affollano all’ingresso dell’arnia cariche di nettare e di polline. E le altre, dove sono finite? Morte in giro per i campi senza riuscire a fare ritorno. Scrive l’Unaapi (io ho aggiunto i link)

Oltre al Mesurol 200 SC, pare additivato in campo con clorpirifos, da poco sono stati autorizzati due nuovi concianti. Il Sonido a base di un neonicotinoide “scordato” dalla Ue, il Thiacloprid, irresponsabilmente “valutato”, e autorizzato dalla Salute a dicembre 2013 (casuale la tempistica?). L’“innovativo” Force 20 CS, a base del piretroide il Teflutrin, di elevatissima tossicità per le api

L’Unaapi invita gli apicoltori a segnalare immediatamente all’Asl gli eventuali alveari spopolati. Pur ammettendo che “risulta una vendita assai limitata” di semente conciata con il neonicotinoide sfuggito al bando del’Ue, l’associazione ha avviato la procedura di accesso agli atti per verificare la “probabile se non certa” mancanza di verifiche rispetto alle api, in vista della richiesta di ritiro dell’autorizzazione.

Foto

Fonte

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.