Agricoltura in fermento contro i tagli Pac

Copa-Cogeca annuncia una mobilitazione europea degli agricoltori se la spesa per il settore non rimarrà ai livelli attuali

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Nel corso di un Praesidium straordinario svoltosi ieri a Bruxelles, poche ore prima dell’avvio del vertice europeo dedicato alle prospettive finanziarie dell’Unione europea, il Copa-Cogeca ha ribadito la ferma opposizione ai tagli significativi al bilancio agricolo contenuti nella proposta del presidente del consiglio dell’Ue Van Rompuy.

In linea con la posizione espressa nei giorni scorsi dall’Alleanza delle cooperative agroalimentari, il sindacato europeo dei produttori e delle cooperative agricole giudica inaccettabili ulteriori riduzioni delle risorse destinate alla Pac, e si è detto pronto ad una grande mobilitazione volta a difendere un settore strategico in termini di crescita e occupazione nella strategia 2020 dell’Unione europea.

Questo il commento del presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Maurizio Gardini: «La trattativa sulle risorse finanziarie è una battaglia durissima che vede il nostro Paese impegnato in prima linea. Attendiamo l’esito del bilaterale previsto nel pomeriggio di oggi a Bruxelles tra Van Rompuy e il premier Monti, che è accompagnato dal ministro dell’agricoltura Catania. In caso di mancato accordo, le cooperative italiane daranno piena adesione alla mobilitazione europea».

Il sostegno alla proposta di Gardini è arrivato anche da Confagricoltura tramite una dichiarazione del presidente Mario Guidi: «Siamo pronti anche noi a mobilitarci per la ferma opposizione ai tagli significativi al bilancio agricolo e per la difesa del settore primario, strategico in termini di crescita e occupazione. Diamo perciò pieno e concreto sostegno alle iniziative di mobilitazione che il Copa-Cogeca, il coordinamento delle organizzazioni agricole europee, è pronto a realizzare. Confagricoltura e tutti gli agricoltori europei ribadiscono la richiesta di mantenere la spesa agricola dell’Ue ai livelli attuali, per continuare a fornire derrate alimentari sane e sicure a 500 milioni di consumatori. La spesa per la politica agricola comune ammonta a meno dello 0,5% del Pil dell’Unione europea, e da molti anni è costantemente diminuita, mentre altri paesi come gli Stati Uniti, la Cina e il Brasile stanno portando avanti politiche e investimenti nei rispettivi settori agricoli per mantenere la competitività e la crescita economica e per una popolazione in continuo aumento».

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