Dopo Piacenza e Mantova, anche Torino adesso ha la sua isoletta sul Po, ma c’è poco di cui rallegrarsi. A differenza delle altre due, l’Isola Serafini e l’Isola Boschina, quella all’ombra della Mole non è infatti il lussureggiante spazio verde formatosi nel corso degli anni, ma un grosso accumulo di rifiuti di vario genere, eredità delle piogge torrenziali dell’ultimo periodo.
Una sorta di “tappo” incagliato sotto la passerella Turin Marathon fatto di bottiglie di plastica, bidoni di latta, gomme d’auto, pezzi di cemento e ceramica, oltre a grossi tronchi d’albero, terra e pietre, che ostruisce il corso del Po al di sotto della passerella, il ponte pedonale all’interno del Parco Valentino che collega le due sponde del fiume all’altezza dello staff college dell’Onu. Continua>